MotoGP test, Day 2. I commenti dei piloti

MotoGP test, Day 2. I commenti dei piloti
Giovanni Zamagni
Ecco i commenti dei piloti dopo il secondo giorno di test sul circuito thailandese di Buriram
17 febbraio 2018

MÁRQUEZ: “IL MIGLIOR MODO DI FESTEGGIARE IL 25° COMPLEANNO”

«Oggi celebro il mio 25° compleanno: per me non c’è modo migliore di festeggiarlo, se non guidando una MotoGP. Io mi sento ancora giovane, ma la verità è che mi sto avvicinando ai 30 anni…Per quanto riguarda il lavoro in pista sono soddisfatto di quanto stiamo facendo: mi piace anche la nuova carenatura che abbiamo provato oggi. Siamo sicuramente più competitivi di quanto lo fossimo in questo periodo nel 2017».


MILLER: “MAI COSI’ BENE IN MOTOGP”

«Mi trovo veramente bene con questa moto, tutto mi viene relativamente facile: non mi era mai capitato in MotoGP. Diciamo che mi sembra di essere tornato ai tempi della Moto3…».


VIÑALES: “PENSO SOLO A ME”

«Fino a 30 minuti dalla fine abbiamo faticato a trovare la giusta strada; poi, però, abbiamo imboccato la giusta direzione, e i tempi sono venuti più facilmente di quanto mi aspettassi. Abbiamo lavorato tanto per migliorare la gestione elettronica, specie nella prima parte dell’accelerazione, e sono soddisfatto dei progressi fatti, che però devono essere confermati domani. Il mio stile di guida è molto differente da quello di Rossi e Zarco: non mi interessa cosa stanno facendo loro, penso solo ad adattare la Yamaha a me. Per me è stata una giornata positiva, mi trovo meglio con la M1».


DOVIZIOSO: “C’E’ CHI GUARDA AL TEMPONE E CHI A FARE LE SCELTE GIUSTE”

«E’ sempre difficile fare una valutazione precisa durante i test, perché i piloti lavorano in maniera differente. Qualcuno pensa solo al “tempone” per far parlare di sé, altri si concentrano sul lavoro e sull’analisi di pezzi nuovi, come, nel nostro caso, carenatura e telaio. Bisogna essere molto attenti, analizzare bene tutti i dati, perché le scelte fatte qui possono condizionare tutta la stagione. Nonostante le tante prove fatte, siamo veloci: questo è sicuramente positivo».


ROSSI: “SIAMO INDIETRO COME NEL 2017”

«Avevamo iniziato abbastanza bene, riuscivo a girare con buoni tempi: poi però sono emersi i problemi di elettronica. L’anno scorso avevamo capito di essere abbastanza in difficoltà, sotto questo aspetto, specie nella seconda parte di campionato: dopo la pausa, gli altri, in particolare la Honda, perché la Ducati era già a posto, avevano fatto un grande salto in avanti. I nostri giapponesi hanno lavorato molto per rendere la M1 più competitiva, ma sinceramente tutto quello che abbiamo provato, sia in Malesia sia qui, non ci ha fatto  migliorare come speravamo, anche se c’è qualcosa di positivo. Sono un po’ preoccupato, stiamo soffrendo, anche se queste sono solo prove. Ormai la prestazione è suddivisa al 50% tra meccanica ed elettronica, che ti aiuta a conservare la gomma. I test sono sempre un po’ particolari, perché hai molto più tempo a disposizione, ma quello che emerge è sempre piuttosto vicino alla realtà. Non sarà facile colmare la differenza: siamo tutti vicini, ma ci sono 4 Ducati e 3 Honda piuttosto competitive, anche se, alla fine, Zarco e Viñales non sono andati così male».