MotoGP. Piero Taramasso, Michelin: “Nel 2021 si spingerà dal primo all’ultimo giro”

MotoGP. Piero Taramasso, Michelin: “Nel 2021 si spingerà dal primo all’ultimo giro”
Giovanni Zamagni
Durante i primi test in Qatar, il responsabile della Michelin ha fatto il punto della situazione gomme: “Abbiamo cercato di migliorare la tenuta e stabilità della soffice posteriore. L’asimmetrica anteriore verrà usata in più circuiti. Mi aspetto un miglioramento generale delle prestazioni”
9 marzo 2021

Durante l’ultima giornata del primo test in Qatar, Piero Taramasso, responsabile Michelin, ha fatto il punto della situazione sulle gomme portate a Losail.

“I piloti hanno a disposizione tre mescole sia per l’anteriore sia per il posteriore: queste gomme saranno le stesse anche per i test2 e per i due GP. Per quanto riguarda l’anteriore, abbiamo portato la soffice del 2020, che sarà in lista anche in molti circuiti. Poi abbiamo una dura con più grip rispetto a quella dell’anno scorso e una media asimmetrica, con mescola dura sulla parte destra, e media al centro e a sinistra. In passato, potevamo l’asimmetrica anteriore in tre circuiti - Sachsenring, Phillip Island e Valencia - ma per il 2021 abbiamo deciso di introdurre su più tracciati”.

E per il posteriore?
“Nei test del 2020 su questa pista avevamo verificato che la soffice era troppo soffice e così abbiamo deciso di eliminarla. Quindi, la media del 2020 è diventata la soffice del 2021; la dura del 2020 la media del 2021 e abbiamo introdotto una nuova gomma dura. Nel 2020 abbiamo visto in tante gare i piloti “azzardare” la soffice al posteriore, per poi lamentarsi per il consumo: abbiamo provato a migliorare questo aspetto, stiamo cercando di dare ai piloti più stabilità”.

Non ci saranno altre novità?
“Per la verità, ma i piloti non lo sanno ancora, faremo provare loro una dura posteriore di diversa costruzione: non verrà usata nel 2021, è una gomma per la prossima stagione”.

Le moto sono cambiate poco rispetto all’anno scorso e anche le gomme, come hai spiegato, sono simili; ti aspetti comunque dei miglioramenti nelle prestazioni?
“Nel 2020 abbiamo raccolto un sacco di dati in condizioni critiche, perché abbiamo corso in alcuni circuiti, come a Jerez, con temperature elevatissime, e in altri, come a Le Mans con il freddo. Spesso le gomme non erano perfettamente centrate per quelle situazioni: quest’anno dovremmo avere meno problemi sotto questo aspetto: credo che i piloti potranno spingere di più dal primo all’ultimo giro. Inoltre, i piloti conoscono meglio la gomma posteriore, la sfrutteranno di più: mi aspetto dei miglioramenti delle prestazioni”.

Sul calendario rimangono ancora dei dubbi, inevitabilmente: voi siete pronti per tutte le gare?
“Sì, tranne che per la Finlandia, perché è stato fatto un solo test in pessime condizioni. Quindi, se si dovesse correre sul quel tracciato, andremo a provare 3-4 settimane prima del GP”.

Quando deciderete le gomme per ogni GP?
“Dopo i test in Qatar. Se poi dovessero cambiare delle gare, faremo delle modifiche”.

Fino a quando dura il vostro contratto con la Dorna?
“Fino al 2023. Ma stiamo già trattando il rinnovo, questo è un campionato che ci dà molto in termini di tecnologia”.

Durante i primi test, si è parlato pochissimo di gomme: buon segno. Solo Aleix Espargaro e Johann Zarco non si sono detti completamente soddisfatti della scelta fatta da Michelin.
Ma, come si sa, è impossibile accontentare tutti. Speriamo veramente che nel 2021 si parli poco o niente degli pneumatici…

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