MotoGP. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP delle Americhe 2019

MotoGP. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP delle Americhe 2019
Giovanni Zamagni
Cos'è successo a Jorge Lorenzo, ritiratosi all’11° giro mentre era decimo? Altre due penalizzazioni per partenza anticipata, a Viñales e Mir: giuste? E come va valutata la prestazione di Andrea Iannone?
15 aprile 2019

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP delle Americhe.

 

Quali sono state le chiavi del GP?

  1. L’errore di Márquez. Naturalmente, la caduta al nono giro di Marc Márquez: è l’episodio che ha deciso questo GP;
  2. La serenità di Rins. D’accordo, era sicuramente più veloce di Rossi, ma per Rins non era facile vincere: non essendo mai salito sul gradino più alto del podio, avrebbe potuto essere colpito dal famoso “braccino”, la paura di vincere; inoltre, è dura tenere la calma quando sai che alle tue spalle c’è Valentino Rossi, uno che ha vinto tutto e che nell’ultimo GP aveva battuto all’ultimo giro uno come Dovizioso.
  3. L’equilibrio della Suzuki. La moto giapponese ha ormai una base eccellente: è competitiva in ogni condizione. Così, anche se si è un po’ in ritardo con la messa a punto, o le qualifiche - sempre un po’ difficili per Rins - non vanno proprio a meraviglia, in gara Alex sa di poter essere comunque veloce;
  4. Yamaha difficile da fermare. Nel finale, è parso evidente che Valentino Rossi faticasse a fermare la moto, anche se uno dei due “lunghi” che, forse, gli sono costati la gara, è stato per un errore del pilota, come ammesso dallo stesso Valentino;
  5. La consapevolezza di Dovizioso. Dopo i tanti problemi avuti nelle prove, Andrea avrebbe potuto innervosirsi; invece ha saputo reagire, conquistando un risultato importante.

 

I dati della caduta di Márquez

Marc Márquez ha rivelato alcuni dati della sua caduta: «Ho frenato tre metri più tardi in una staccata da 300 metri; ero 2 km/h più lento del mio giro più veloce; ero inclinato di due gradi in più; ho dato un po’ più di pressione sul freno».

 

Cosa è successo, invece, a Jorge Lorenzo, ritiratosi all’11° giro mentre era decimo?

Problema tecnico, non specificato. E’ stato detto solo che non si trattava dello stesso inconveniente del sabato, quando gli era caduta la catena (come già successo a Márquez in Argentina).

 

Marquez e Crutchlow a terra, Lorenzo ritirato: è casuale, o c’è qualche problema alla Honda?

Risponde Marquez: «No, non è un caso che io e Crutchlow siamo caduti. C’è un problema che dobbiamo cercare di risolvere. Credo che gli ingegneri sappiano di cosa si tratti, e a Jerez non dovrebbe ripresentarsi, anche perché non ci sono curve da prima marcia. Diciamo che è dipeso da qualcosa legato all’elettronica».

 

Altre due penalizzazioni per partenza anticipata a Viñales e Mir: giuste?

Sì, la regola è questa, e viene applicata nel modo corretto. Durante la Safety Commission di venerdì si è discusso non sulla regola - ritenuta giusta da tutti i piloti - quanto sulla penalità da infliggere. Si è parlato di far effettuare al pilota la nota “allungatoia”, ma Rossi ha raccontato che Crutchlow si è opposto, dicendo che non sarebbe stato giusto nei suoi confronti, colpito con il “ride trough” in Argentina. Quindi, per il momento, rimane tutto così. E finché è così il regolamento parla chiaro: in caso di partenza anticipata, anche di un millesimo di secondo, quella è la pena da scontare.

 

Come va valutata la prestazione di Andrea Iannone?

Purtroppo in maniera negativa: Iannone è stato battuto anche da Viñales, costretto ad effettuare un ride trough al settimo giro. Al nono giro Iannone aveva 17”371 di vantaggio su Maverick: significa che in 11 giri, Andrea ha perso 1”579 dal pilota della Yamaha. Un’eternità.

 

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Márquez 2’04”277 (4); Miller 2’04”434 (4); Rossi 2’04”495 (4); Crutchlow 2’04”573 (4); Rins 2’04”605 (4); Viñales 2’04”615 (8); Dovizioso 2’04”939 (3); Morbidelli 2’05”068 (3); Mir 2’05”579 (15); Petrucci 2’05”636.

 

Le tre più belle frasi del GP

3) Petrucci: “Cosa significa tre volte sesto? Che prendo la sufficienza, niente di più, niente di meno”.

2) Rins: “Rossi è uno che ha vinto un sacco di gare e nove titoli mondiali: per vincere ho pensato che avrei dovuto fare qualcosa di spettacolare”.

1) Rossi: «Quando ho visto Márquez cadere mi sono emozionato. Ho pensato: quando ricapita un’occasione così?».