MotoGP. Rossi: "Il mio potenziale è più alto"

MotoGP. Rossi: "Il mio potenziale è più alto"
Giovanni Zamagni
"Non sono riuscito a sfruttare la seconda gomma morbida e così sono indietro. Ma ho un buon passo, me la posso giocare, anche se sono in tanti ad andare forte. Dovizioso? Bravo" | G. Zamagni, Losail
6 aprile 2013

Punti chiave


LOSAIL – Prova a mascherare la delusione con il solito sorriso, ma è evidente – e ovvio – che Valentino Rossi si aspettasse ben di più dal primo turno di qualifiche del 2013: settimo a 0”997 dal compagno di squadra, mezzo secondo più lento della Ducati di Andrea Dovizioso. Una delusione, evidentemente, dovuta al fatto che, nei quattro turni di libere, Valentino aveva messo in mostra un potenziale decisamente migliore, da terzo, quarto posto, con un passo gara da podio.


«Lorenzo e Crutchlow sono andati veramente molto forte, io avrei potuto lottare con Pedrosa e Dovizioso per la prima fila. Però il passo non è male: domani bisogna fare una buona partenza e poi vedremo. Purtroppo non ho potuto sfruttare la seconda gomma morbida a causa del traffico: avevo dietro di me Pedrosa, Marquez e Bautista, e se avessi continuato a spingere avrei rischiato di fare un giro tirando quelli dietro, che poi fanno un tempo migliore del tuo. In teoria in 12 dovremmo distribuirci bene lungo la pista, invece siamo tutti insieme… Il mio problema è stato che non ho potuto usare la seconda gomma, con la quale hanno migliorato tutti, ma non io.

Se avessi continuato a spingere avrei rischiato di fare un giro tirando quelli dietro, che poi fanno un tempo migliore del tuo

Lorenzo riesce a essere molto veloce fin dal primo giro e questo è un vantaggio anche in prospettiva gara: quindi sarà dura. Bisognerà vedere domani cosa succederà al primo giro, nelle prime cinque curve, se riesco a partire bene, cosa succede davanti, se riesco a superare subito qualcuno. Come passo non siamo messi male, ce la possiamo giocare, anche se ce ne sono 4-5 che vanno veramente forte: bisognerà inventarsi qualcosa. Partire dalla terza fila rende tutto più difficile: dobbiamo cercare di mettere a posto il grip al posteriore, perché dopo pochi giri mi scivola tanto. Ma sono piuttosto veloce, ce la possiamo giocare. Insomma, il passo ce l’ho, ma ancora non ce la faccio a tirare fuori l’ultimo secondo dalla moto come fanno Lorenzo e Crutchlow: mi ci vuole più feeling. Con la seconda gomma avrei potuto tirare giù mezzo secondo: non l’ho sfruttata e così mi ritrovo in terza fila».


Ti aspettavi di essere dietro alla Ducati di Dovizioso?

«E’ andato forte: 1’55”1 è un tempo di tutto rispetto».