MotoGP. Rossi: “Cadalora potrebbe darmi una mano”

MotoGP. Rossi: “Cadalora potrebbe darmi una mano”
Giovanni Zamagni
Nel box Yamaha si è visto Luca, con tanto di giacca “ufficiale” VR46. “E’ un grande appassionato: stiamo pensando a una collaborazione tecnica. Ma ancora non è stato definito nulla per il futuro”. Sulla giornata: “Noiosa, ma comunque utile per raccogliere indicazioni”
17 febbraio 2016

Ventisette giri in totale, più tempo passato al box che in pista: obiettivamente, c’è poco da dire sulla prima delle tre giornate di test in programma a Phillip Island. Ecco, quindi, che l’argomento principale diventa Luca Cadalora: che ci fa il tre volte iridato in Australia?

«Vediamo, ancora non è stato deciso nulla. Certo, uno come Luca potrebbe farmi comodo: mi piace molto perché ha una grandissima passione per la moto, è (Valentino usa ancora il presente… NDA) un pilota molto tecnico. Quindi, perché no? Mi potrebbe dare un aiuto: è venuto a questo test, vedremo in futuro. Nel caso, sarebbe un supporto tecnico, su quello che accade in pista: negli ultimi mesi abbiamo girato spesso insieme (a Misano con la R1 stradale e al Ranch, NDA), ci siamo scambiati molte idee interessanti. Io non ho mai avuto questa figura al mio fianco, però non abbiamo ancora fatto nessun programma per il futuro».

 

Per quanto riguarda la giornata di oggi, cosa puoi dire sulle Michelin “rain” ?

«Rispetto alle Bridgestone, ci sono più o meno le stesse differenze emerse sull’asciutto, anche se, per la verità, qui a Phillip Island, sono più marcate le disuguaglianze tra le slick che non tra le rain. Sul bagnato, le Michelin sono più simili alle Bridgestone anche come tempo sul giro, mentre sull’asciutto, per quel poco che abbiamo girato, la prima sensazione è che qui bisognerà lavorare maggiormente sulla moto per adattarla alle gomme rispetto a quanto fatto a Sepang. Il modo di guidare e le sensazioni sono differenti: ma ho fatto solo 7 giri con le slick, è difficile capire bene. Per questo sarebbe importante avere domani e dopodomani condizioni meteo stabili per lavorare con profitto».

 

In definitiva, si può parlare di giornata buttata?

«Sicuramente noiosa. Il meteo è cambiato tante volte durante la giornata, ma non è stata completamente buttata, perché siamo riusciti a fare un po’ di giri sul bagnato e sull’asciutto, importanti per capire su cosa lavorare.

 

Quale M1 hai usato?

«Sia la ibrida sia la 2016: anche qui sembra funzionare meglio quella con il telaio 2015».

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