MotoGP, Petrucci: “Due giorni per ambientarsi, tre per andare forte”

MotoGP, Petrucci: “Due giorni per ambientarsi, tre per andare forte”
Giovanni Zamagni
Alla vigilia del debutto con la KTM, Danilo è ovviamente molto motivato: “Nel team Tech3 ho trovato un ambiente familiare ma molto competitivo: rispetto alla squadra ufficiale cambiano solo i colori. Ho lavorato duro durante l’inverno: dopo un 2020 complicato, sono fisicamente a posto”
5 marzo 2021

Danilo Petrucci è carico, come tutti in questo momento. E quando si inizia con una squadra nuova, l’entusiasmo è sempre alle stelle. Danilo non fa eccezione: ecco qual è il programma di questi primi test del 2021.

“La priorità è trovare le migliore posizione sulla moto, lavorare sull’ergonomia. In questi mesi sono salito tante volte sulla Ktm, ma da fermo, in pista è sempre tutto differente. Oggi c’è moltissimo vento, speriamo cali nei prossimi giorni. Devo trovare una buona base per guidare, abbiamo tempo per farlo, cinque giorni sono abbastanza. Qui è tutto nuovo per me, ho un po’ di cose da imparare, da capire bene ma sono molto fiducioso. Direi che i primi due giorni di test serviranno per ambientarsi, gli altri tre per lavorare al meglio sulla moto”.

Che ambiente hai trovato?

“Molto familiare, ci voleva per me. Ma anche una squadra molto preparata: non dimentichiamo che nel 2020 hanno vinto due gare. Sono convinto che ce la possiamo giocare: rispetto alla squadra ufficiale cambiano solo i colori, tutto il resto è uguale al team interno. Per me cambia tutto, da tanto tempo aspetto questo momento, sono curioso di cominciare”.

 

Come arrivi a questi test fisicamente e psicologicamente?

“Il 2020, dopo l’incidente a Jerez, è stato per me piuttosto complicato, soprattutto alla fine dell’anno, ho pagato molto i problemi al collo. Dopo aver fatto il rally di Sardegna mi sono fermato, perché a causa del collo non avevo più controllo del braccio destro. Tra dicembre e gennaio abbiamo fatto tanti esercizi per il collo, le spalle e negli ultimi due mesi mi sono allenato con grande intensità, tanto che per me fare 24 ore di quarantena in hotel (obbligatorie per tutti quelli che sono arrivati in Qatar, NDA) è stato un sollievo, ne avrei fatte altre 24… Mi sono preparato molto bene, il centro Red Bull è davvero di grande livello per tutto e anche a casa ho lavorato con efficacia con il mio gruppo. Insomma, mi sento bello in forma”.

 

Cinque giorni di test e due gare sulla stessa pista: cosa potrà fare la differenza?

“Bisogna mettersi a posto e capire la gomma per la gara soprattutto per gli ultimi 5 giri: qui ci sono sempre state gare di gruppo e sarà ancora più equilibrato quest’anno”.

 

Hai visto il debutto di Dovizioso nel motocross?

“Non so come è andato, ma so che si diverte. Durante l’inverno ci siamo trovati a girare una volta, ci ritroveremo ancora più avanti”.