MotoGP, Motegi 2015. Pedrosa vince il GP del Giappone

MotoGP, Motegi 2015. Pedrosa vince il GP del Giappone
Giovanni Zamagni
Trionfo di Pedrosa davanti a Rossi e Lorenzo. Quinto Andrea Dovizioso, ritirati Iannone e Danilo Petrucci: Rossi adesso ha 18 punti di vantaggio su Lorenzo
9 ottobre 2015


MOTEGI – Trionfo di Dani Pedrosa davanti a Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Quinto Andrea Dovizioso, ritirati Andrea Iannone e Danilo Petrucci: Rossi adesso ha 18 punti di vantaggio su Lorenzo.

Gara decisiva per il mondiale? Forse. Certamente per Lorenzo non sarà facile recuperare 18 punti a questo Rossi, sempre concreto, sempre capace di raccogliere il massimo risultato possibile. Eppure, fino al 15esimo giro Jorge sembrava destinato a una vittoria importantissima, addirittura inaspettata, perché ottenuta con la pista bagnata, mentre Valentino non riusciva a difendersi dagli attacchi di Pedrosa. Al 16esimo giro la situazione era: Lorenzo primo, Pedrosa secondo, Rossi terzo, per un distacco in classifica ridotto a soli 5 punti. Ma in tre giri è cambiato tutto: mentre Dani volava con una Honda perfettamente a posto in queste condizioni, i piloti Yamaha arrancavano con gomme praticamente distrutte dall’asfalto ormai solo umido, con Lorenzo ancora più in difficoltà di Rossi, ormai nella sua scia. Al ventesimo giro, un piccolo dritto di Jorge, passa Valentino, con Pedrosa ormai imprendibile: risultato, in pochi passaggi si è passati da +5 a +18.

UN PEDROSA DA APPLAUSI

Al di là delle difficoltà della Yamaha, Pedrosa ha fatto un’altra gara straordinaria, dopo quella di Aragon: all’11esimo giro, Pedrosa era a 4”1 da Lorenzo, ma da lì in poi è stato inarrestabile, fino al sorpasso decisivo al 18esimo giro.


«Non è andata come mi aspettavo: all’inizio non avevo feeling con la gomma posteriore, ho perso molto, non guidavo bene. Poi ho preso un buon ritmo, ho cercato di stare quarto, sono stato costante: forse gli altri hanno un po’ bruciato le gomme e il mio passo alla fine è stato più veloce. Grazie a tutti» ride il “robottino”, che conquista così la sua prima vittoria stagionale, 27esima in MotoGP, 50esimo della carriera. Numeri da campione, altro che da comprimario.
 


ROSSI, UN BEL PASSO IN AVANTI

Quando Dani ha passato Valentino (16esimo giro), sembrava che, come ad Aragon, potesse diventare il miglior alleato di Lorenzo. Ma Pedrosa è alleato solo di se stesso e Jorge ha dovuto subire anche il sorpasso di Valentino.

«E’ un vero peccato. La mia gomma anteriore era messa peggio di quella di Rossi: non riuscivo a seguirli e a un certo punto ho pensato solo a sopravvivere, ad arrivare al traguardo. Adesso ho un solo obiettivo: vincere le gare per provare a recuperare», è il primo commento di Lorenzo, consapevole che adesso si fa veramente dura: con Rossi sempre secondo al traguardo, non gli basterebbero tre successi per ribaltare la situazione a suo favore.
 

«E’ stata una gara molto lunga e difficile, era facile fare errori. All’inizio, Lorenzo era meglio di me: poi il nostro passo è stato simile, il distacco immutato, ma quando la pista si è asciugata è stato veramente difficile controllare la moto. Lorenzo ha rallentato: per il campionato è un buon risultato» esulta Valentino, che in prova aveva dimostrato di potersela giocare alla pari anche sull’asciutto.

DUCATI: GIORNATA DIFFICILE

Al quarto posto, Marc Marquez, evidentemente in difficoltà per il dito mignolo sinistro fratturato settimana scorsa con la MTB. Marquez, comunque, ha effettuato una buona rimonta, fino al sorpasso su Andrea Dovizioso a pochi giri dalla fine: il Dovi, come i piloti Yamaha, è andato presto in difficoltà con le gomme e dopo essere stato terzo a lungo ha dovuto pensare solo a limitare i danni. E’ andata peggio ad Andrea Iannone, ritirato per probabili problemi tecnici mentre era in settima posizione, e a Danilo Petrucci, caduto senza conseguenze mentre era ottavo.

CLASSIFICA

Pos. Punti Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora/Distanza
1 25 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 147.5 46'50.767
2 20 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 147.1 +8.573
3 16 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 146.9 +12.127
4 13 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 146.1 +27.841
5 11 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 145.7 +35.085
6 10 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 145.6 +37.263
7 9 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 145.6 +37.667
8 8 21 Katsuyuki NAKASUGA JPN Yamaha Factory Racing Team Yamaha 145.2 +44.654
9 7 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 145.0 +48.572
10 6 45 Scott REDDING GBR EG 0,0 Marc VDS Honda 144.9 +50.121
11 5 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 144.4 +1'00.535
12 4 72 Takumi TAKAHASHI JPN Team HRC with Nissin Honda 144.4 +1'01.211
13 3 69 Nicky HAYDEN USA Aspar MotoGP Team Honda 143.9 +1'11.261
14 2 68 Yonny HERNANDEZ COL Octo Pramac Racing Ducati 143.7 +1'13.896
15 1 63 Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Ducati 143.7 +1'15.421
16   19 Alvaro BAUTISTA SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 143.4 +1'20.507
17   50 Eugene LAVERTY IRL Aspar MotoGP Team Honda 142.9 +1'31.224
18   6 Stefan BRADL GER Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 142.1 +1'46.833
19   64 Kousuke AKIYOSHI JPN AB Motoracing Honda 141.5 +2'00.072
20   24 Toni ELIAS SPA Forward Racing Yamaha Forward 139.1 1 Giro
Non classificato
    44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 144.9 2 Giri
    43 Jack MILLER AUS LCR Honda Honda 144.0 8 Giri
    25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 145.9 11 Giri
    76 Loris BAZ FRA Forward Racing Yamaha Forward 139.5 11 Giri
    29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 146.1 14 Giri
    9 Danilo PETRUCCI ITA Octo Pramac Racing Ducati 145.7 16 Giri

 


LORENZO CONQUISTA LA POLE

MOTEGI – Pole position per Jorge Lorenzo, davanti a Valentino Rossi e Marc Marquez. Seconda fila per le Ducati di Andrea Dovizioso (4°) e Andrea Iannone (5°). Male Danilo Petrucci, solo 17esimo, ma che paura per Alex De Angelis, volato nelle FP4.

 

LORENZO CHE POLE, ROSSI CHE TEMPO

Si torna in pista per la fine delle FP4, con Lorenzo sempre davanti, ma Rossi nettamente più vicino, decisamente più a suo agio con la M1. Ma, si sa, Jorge è fenomenale nel giro secco, Valentino un po’ meno, c’è la possibilità che perda parecchie posizioni. Questa volta, però, non è così, Rossi sfrutta bene le due gomme morbide (con la prima ottiene il momentaneo primo tempo con il compagno di squadra davanti a lui di una curva a fare da riferimento), con la seconda ferma il cronometro su un ottimo 1’43”871. Lorenzo, intanto, fa il suo terzo tentativo e strabilia con un 1’43”790, 0”081 più veloce di Valentino. Per entrambi una prestazione da applausi, il terzo, Marquez con la Honda, è distaccato di 0”426: una vita. Alla fine, il più soddisfatto è Rossi, mentre Lorenzo mastica un po’ amaro.
 

«Abbiamo risparmiato le gomme fare tre uscire: dovrei essere contento della mia prestazione, ma la verità è che il sapore non è tanto dolce perché ho conquistato il miglior tempo per pochissimo e nel pomeriggio ho perso tanto in alcuni punti della pista, specie nella curva 1 e nella 5, a causa di una maggiore umidità che faceva funzionare in maniera differente il traction control. Valentino, seguendo me e altri piloti è riuscito a stare più vicino: sono contento, ma non è la pole più euforica della mia vita. Forse, se avessi fatto una strategia diversa, nel primo giro non avrei fatto vedere le linee migliori a Rossi e sarebbe stato mezzo secondo più lento e avrebbe anche potuto essere in seconda fila. Domani dipenderà dal meteo: se pioverà sarà uno sport quasi diverso, sull’asciutto ho un buon ritmo, ma gli altri si sono avvicinati tanto» dice un po’ nervoso, consapevole che un Rossi così competitivo su una pista teoricamente a lui non così favorevole, significa che Valentino è a posto. In effetti lo è.
 

«Stamattina abbiamo migliorato un po’, ma soprattutto nel pomeriggio abbiamo fatto delle buone mosse, abbiamo migliorato la frenata, ho tenuto un buon ritmo con le gomme consumate. Sono partito per le qualifiche convinto, ma nell’ultimo giro ho fatto un errore e mi sono perso un decimino: peccato, la pole è sempre bella, ma sono molto soddisfatto. Quando perdi la prima posizione per così poco ti spiace, ma è un secondo posto per il quale avrei messo la firma. E’ importante perché viene dopo un buon FP4: questa è una delle piste favorite di Lorenzo, dove è sempre andato fortissimo, andare come lui è un buon segno. Siamo rimasti molto concentrati: ieri era difficile, oggi siamo lì. Jorge dice che ho fatto una buona strategia? Diciamo che ero al posto giusto nel momento giusto… Ma è più facile fare le strategie buone quando sei competitivo: la realtà è che abbiamo lavorato al meglio in prova. Adesso manca l’aspetto più importante, la gara: al momento me la posso giocare con lui. Dicono che pioverà, speriamo che sia asciutto», si augura Rossi, evidentemente molto a posto e convinto di potersela giocare con il compagno di squadra.
 


HONDA CHE BATOSTA, BENE LA DUCATI

Così, in Casa Honda ci sono due Yamaha davanti a tutti, con un margine non preventivabile alla vigilia: 0”426 sono davvero tanti. D’accordo, Marc Marquez non è al meglio delle condizioni fisiche, ma il limite più grande sembra la competitività della RC213V: in tutti i turni, Marc è parso molto in difficoltà, in particolare in accelerazione, ma anche in ingresso curva.


«La mano non è male, mi ha dato un po’ di fastidio, è più gonfia di ieri, ma non è un grande problema e domani userò antidolorifici. Stiamo lavorando molto con il set up, fatichiamo più del previsto: le Yamaha sono un passo avanti, al momento lottiamo con le Ducati e con Pedrosa» è la corretta analisi di Marquez, comunque bravissimo a conquistare la prima fila, con un piccolo vantaggio sulle Ducati di Dovizioso e Iannone, entrambi veloci anche sulla distanza. In qualifica, i due Andrea hanno utilizzato entrambi (nelle FP4 lo aveva fatto solo Iannone) due nuove appendici aerodinamiche poste sul cupolino (come la Yamaha vista a Silverstone, o quella del collaudatore Nakasuga in alcuni turni qui), che si aggiungono alle due tradizionali sulla carenatura, per un impianto aerodinamico davvero importante. Dato per scontato che i due piloti Yamaha occuperanno la prima e la seconda posizione, sia Doviziso sia Iannone hanno la possibilità di giocarsi l’ultimo gradino del podio. Sesto Dani Pedrosa: anche lui sta faticando parecchio a controllare la Honda.

CLASSIFICA

Pos. Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora Distanza1Prev./st
1 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 302.9 1'43.790  
2 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 303.3 1'43.871 0.081 / 0.081
3 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 306.4 1'44.216 0.426 / 0.345
4 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 309.7 1'44.322 0.532 / 0.106
5 29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 312.4 1'44.436 0.646 / 0.114
6 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 308.9 1'44.582 0.792 / 0.146
7 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 296.7 1'44.809 1.019 / 0.227
8 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 302.7 1'44.932 1.142 / 0.123
9 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 304.7 1'45.067 1.277 / 0.135
10 25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 300.2 1'45.081 1.291 / 0.014
11 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 301.8 1'45.219 1.429 / 0.138
12 45 Scott REDDING GBR EG 0,0 Marc VDS Honda 301.0 1'45.333 1.543 / 0.114

 


LORENZO DOMINA LE LIBERE DEL VENERDI'

MOTEGI – Jorge Lorenzo chiude al comando le libere, davanti a Dani Pedrosa e Andrea Iannone. Quarto Andrea Dovizioso, ottavo Valentino Rossi, 16esimo Danilo Petrucci.

Pochi giri di pista e il primo, grande dubbio della vigilia viene sciolto: Lorenzo sta bene, la lesione di primo grado alla spalla sinistra, conseguenza di una caduta sabato in allenamento, non dà fastidio al pilota, non gli impedisce di guidare come sa. Come sempre, quindi, basta un giro e Jorge è subito velocissimo, per un dominio mai in dubbio, dalle FP1 alle FP2. Lorenzo, che non ha utilizzato alcun antidolorifico, può spingere anche in frenata e quando rientra ai box, non si tocca mai la spalla sinistra, non evidenzia alcun dolore, non parla con nessuno di eventuali limiti. I tempi sul giro lo confermano: nelle FP1 Lorenzo è nettamente il più veloce (1’45”432, 0”395 più veloce del secondo), nelle FP2 è costantemente il riferimento, anche nel passo e soltanto nel finale, quando molti montano una gomma nuova al posteriore, gli avversari si avvicinano. Ma Jorge rimane il pilota da battere: è la risposta che tutti gli appassionati si aspettavano.

LORENZO/ROSSI: SOLITA SFIDA

La sfida Lorenzo-Rossi è la stessa degli ultimi GP: Jorge è subito davanti a dettare il ritmo, Valentino cerca la migliore messa a punto della sua M1. Nelle FP1, Rossi chiude al terzo posto (a 0”412), nelle FP2 scende all’ottavo a 0”823. Apparentemente un passo indietro per Valentino, che però nel finale ha continuato con le gomme usate: anche nel passo, però, il campione della Yamaha è al momento costretto a rincorrere il compagno di squadra. Una situazione nota, non certo sorprendente: attenzione, però, perché da domani pomeriggio è annunciata la pioggia.
 


BENE PEDROSA, PIU’ IN DIFFICOLTA’ MARQUEZ

In Casa Honda, il più veloce è Dani Pedrosa, quinto al mattino e secondo (a 0”128) al pomeriggio, anche lui dopo aver montato una gomma nuova. Che, probabilmente, non ha montato Marc Marquez, solo settimo (in entrambi i turni), in difficoltà fisica: il quinto metacarpo della mano sinistra, rotto settimana scorsa in allenamento e operato a Barcellona, limita il pilota spagnolo, che proprio qui, nel 2014, conquistò il secondo titolo in MotoGP. Marquez, che utilizza anche una manopola speciale per agevolare il movimento della mano sinistra, deve soffrire: per il momento, si prospetta una gara difficile per Marc, che però è capace di ribaltare la situazione in ogni momento.
 


DUCATI: BUONE PROSPETTIVE

In Casa Ducati si celebra la buona prestazione di Andrea Iannone, secondo al mattino, terzo al pomeriggio dopo aver montato la gomma extra soffice (banda verde) a sua disposizione.


«Siamo stati costanti, abbiamo modificato l’ammortizzatore posteriore, riesco a guidare più pulito e anche nel pomeriggio abbiamo fatto un passo avanti. Sinceramente mi aspettavo che la gomma super soffice mi desse qualcosa in più: 1’45”0 riuscivo a farlo probabilmente anche con la soffice (banda bianca, NDA), la stessa che usano le “Factory”» è la prima analisi di un Iannone decisamente soddisfatto. Qui Andrea ha vinto in 125 e in Moto2, la Ducati sembra competitiva: c’è la possibilità di fare bene.

Anche per Dovizioso, naturalmente, che qui, con la GP14.2, nel 2014, conquistò la pole position e fu protagonista di una buonissima gara. Con la GP15 sembra più in difficoltà, perché in frenata non riesce a sfruttare tutto il suo potenziale, ma il quarto tempo a 0”328 da Lorenzo e a soli 0”016 dal compagno di squadra, conferma il buon potenziale su questo tracciato.

 

CLASSIFICA

Pos. Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora Distanza1Prev./st
1 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 298.8 1'44.731  
2 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 305.2 1'44.859 0.128 / 0.128
3 29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 308.2 1'45.043 0.312 / 0.184
4 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 309.6 1'45.059 0.328 / 0.016
5 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 304.1 1'45.250 0.519 / 0.191
6 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 300.2 1'45.348 0.617 / 0.098
7 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 303.4 1'45.492 0.761 / 0.144
8 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 297.1 1'45.554 0.823 / 0.062
9 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 301.5 1'45.597 0.866 / 0.043
10 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 305.4 1'45.645 0.914 / 0.048
11 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 304.5 1'45.846 1.115 / 0.201
12 45 Scott REDDING GBR EG 0,0 Marc VDS Honda 299.5 1'46.074 1.343 / 0.228
13 25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 299.3 1'46.464 1.733 / 0.390
14 43 Jack MILLER AUS LCR Honda Honda 299.5 1'46.477 1.746 / 0.013
15 68 Yonny HERNANDEZ COL Octo Pramac Racing Ducati 303.7 1'46.563 1.832 / 0.086
16 9 Danilo PETRUCCI ITA Octo Pramac Racing Ducati 301.5 1'46.648 1.917 / 0.085
17 6 Stefan BRADL GER Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 295.0 1'46.649 1.918 / 0.001
18 72 Takumi TAKAHASHI JPN Team HRC with Nissin Honda 299.7 1'46.650 1.919 / 0.001
19 50 Eugene LAVERTY IRL Aspar MotoGP Team Honda 295.8 1'46.770 2.039 / 0.120
20 69 Nicky HAYDEN USA Aspar MotoGP Team Honda 292.0 1'46.827 2.096 / 0.057
21 63 Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Ducati 299.4 1'46.934 2.203 / 0.107
22 19 Alvaro BAUTISTA SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 298.2 1'46.974 2.243 / 0.040
23 21 Katsuyuki NAKASUGA JPN Yamaha Factory Racing Team Yamaha 298.4 1'47.096 2.365 / 0.122
24 76 Loris BAZ FRA Forward Racing Yamaha Forward 292.5 1'47.219 2.488 / 0.123
25 24 Toni ELIAS SPA Forward Racing Yamaha Forward 300.1 1'47.689 2.958 / 0.470
26 15 Alex DE ANGELIS RSM E-Motion IodaRacing Team ART 292.1 1'48.572 3.841 / 0.883
27 64 Kousuke AKIYOSHI JPN AB Motoracing Honda 291.7 1'48.769 4.038 / 0.197