MotoGP, Motegi 2015. Spunti, domande e considerazioni dopo il GP

MotoGP, Motegi 2015. Spunti, domande e considerazioni dopo il GP
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi del GP? Perché Iannone è stato costretto al ritiro all’11esimo giro? Marquez è stato limitato dalla rottura del metacarpo?
11 ottobre 2015

Quali sono state le chiavi del GP?

1) Il cambio gomma (da dura a morbida) effettuato sulla griglia di partenza da Dani Pedrosa. Non tanto per una questione tecnica, quanto perché con il pneumatico nuovo Dani non ha forzato subito all’inizio, ci ha messo un po’ a prendere il ritmo e ha conservato “involontariamente” le gomme. Secondo Rossi, inoltre, «la Honda fa più fatica a scaldare le gomme: quello che solitamente è un limite, questa volta si è rivelato un vantaggio».
 

2) La capacità di Rossi di reagire immediatamente alle difficoltà. Prima del 16esimo giro, quando è stato sorpassato da Pedrosa, girava più o meno negli stessi tempi di Lorenzo – 13esimo giro: Rossi 1’56”807, Lorenzo 1’56”618; 14esimo: Rossi 1’56”698, Lorenzo 1’56”749; 15esimo: Rossi 1’57”873, Lorenzo 1’57”810 -, un ritmo che Valentino è riuscito a tenere, mentre Lorenzo rallentava vistosamente.


3) L’incapacità di Lorenzo di correre diversamente. Asciutto o bagnato, Jorge ha una sola tattica: spingere come un forsennato all’inizio, prendere vantaggio e fare gara solitaria. Ma a Motegi, anche prima del via, si era visto che l’asfalto si poteva asciugare velocemente, come ha confermato la gara della Moto2: spingere in maniera «brutale», per usare le parole di Lorenzo, nei primi giri è stata una tattica sicuramente sbagliata, al di là del fatto che poi ha smesso di piovere.


Cosa ha detto Dani Pedrosa dopo il 50esimo successo in carriera, 27esimo in MotoGP?

Pedrosa: «Quando sono arrivato sullo schieramento di partenza, ho visto che tutti avevano scelto la morbida posteriore invece della dura montata da me. Sono stato a lungo indeciso sul da farsi, poi ho scelto di correre ad armi pari con i miei avversari. All’inizio, con una gomma completamente nuova, sono stato prudente, mentre i piloti Yamaha andavano velocissimi. Poi ho preso un buon ritmo, mi sentivo bene sulla moto: ho passato Dovizioso e ho pensato che il terzo posto sarebbe stato un buon risultato. Ma Rossi e Lorenzo erano sempre più vicino, li ho passati, e negli ultimi giri mi sono goduto un sapore che non provavo da tempo».


Qual è stato il distacco massimo accumulato da Pedrosa?

Al settimo giro, Pedrosa era a 8”844 da Lorenzo, poi è iniziata la sua rimonta: 8”133 al 10, 7”679 all’11esimo, 6”258 al 13esimo, 4”039 al 15esimo; 2”747 al 16esimo, 0”842 al 17esimo. Dal 18esimo giro fino al traguardo, Dani ha guadagnato altri 8”573.


Marc Marquez è stato limitato dalla rottura del quinto metacarpo della mano sinistra, rimediato settimana scorsa mentre si allenava?

Risponde Marquez: «No, perché con il bagnato la mano non era troppo sollecitata. Piuttosto, non ero a posto con la moto: nel warm up non mi sentivo a mio agio, ma non ce la siamo sentita di fare un cambiamento importante per la gara. Le piccole modifiche apportate non mi hanno consentito di spingere più forte, non mi trovavo bene, specie con l’anteriore».
 


Cosa è successo ad Andrea Dovizioso, facilmente quarto per dieci giri, e in seguito in affanno fino al quinto posto finale?

Risponde Dovizioso: «Sono contento della velocità iniziale, ma la gomma anteriore è calata troppo velocemente: non me lo aspettavo, anche perché stavo guidando in maniera intelligente, attento a non forzare troppo, consapevole che ci sarebbero potuti essere problemi nel finale. Ma già dopo 8 giri non potevo più guidare, ho dovuto frenare molto prima, a metà curva non avevo aderenza. E’ un vero peccato, perché con l’acqua siamo forti, come si è visto nei primi giri».


E Andrea Iannone, perché è stato costretto al ritiro all’11esimo giro mentre era in settima posizione?

Risponde Iannone: «Ho avuto un problema meccanico al motore: fin dal primo giro non spingeva, finché non si è fermato definitivamente. Potevo essere competitivo anche sull’acqua».


Giri veloci in gara.

Lorenzo 1’54”867 (al 3° giro); Dovizioso 1’55”187 (6); Rossi 1’55”221 (6); Pedrosa 1’55”394 (8); Marquez 1’56”129 (6); Crutchlow 1’56”412 (5); Smith 1’56”524 (10); A.Espargaró 1’56”525 (5); Miller 1’56”596 (4); Viñales 1’56”748 (5).

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