MotoGP, Misano 2015. Spunti considerazioni e domande dopo la gara

MotoGP, Misano 2015. Spunti considerazioni e domande dopo la gara
Giovanni Zamagni
Le chiavi del GP, le strategia dei piloti e la sfortuna di Michele Pirro
13 settembre 2015

Quali sono state le chiavi del GP?

1) Ovviamente le condizioni meteo: dopo due giorni di asciutto si è corso in condizioni completamente differenti, con l’incognita che sul bagnato non si era mai provato. Inoltre, non ci sembra di ricordare un altro GP con un doppio cambio di moto e pneumatici: un’altra “novità” non facile da amministrare;

2) La situazione del campionato: mentre Rossi e Lorenzo pensavano al mondiale Marquez, non avendo nulla da perdere, ha potuto prendere qualche rischio in più così come, a maggior ragione, Smith, bravo a controllare la moto sul bagnato con le slick. Ma un pilota che si gioca il titolo non poteva certo fare quello che ha fatto il pilota della Yamaha Tech3;

3) L’incapacità di Lorenzo di prendere dei rischi in più: dovendo recuperare punti su Rossi, toccava a lui anticipare le mosse, invece Jorge si è limitato a marcare a uomo il compagno di squadra. Poi l’errore di guida, la caduta, ma il suo errore è stato prima di tutto tattico.

Marc Marquez, sul bagnato, ha fatto passare volutamente Rossi e Lorenzo: perché?

Risponde Marquez: «Non volevo stare primo, in quelle condizioni è sempre una situazione delicata, e mi ricordavo di quanto successo l’anno scorso ad Aragon. Inoltre volevo anticipare il rientro, perché prima della gara avevamo fatto una strategia con la squadra e quando loro mi hanno segnalato dai box “Dry”, ho capito che la pista era asciutta e sono rientrato».

Bradley Smith ha rischiato moltissimo rimanendo in pista con le slick mentre tutti gli altri montavano le rain?

Sì, a detta di tutti i suoi rivali e anche dello stesso Smith: «E’ stato un vero e proprio azzardo, ma ho capito che poteva essere l’occasione giusta: non ce ne sono tante per un pilota di una squadra satellite. Era giusto provarci, è andata bene, ma è stato difficilissimo guidare in quel modo».

Come ha fatto Scott Redding a conquistare il terzo posto, nonostante una caduta al settimo giro?

Proprio la scivolata è stata la “fortuna” di Redding, che dopo la scivolata è tornato ai box a montare le “rain”. Rientrato nelle ultime posizioni, Scott, non avendo più niente da perdere, ha deciso di anticipare il passaggio alle slick al 14esimo giro, prendo qualche rischio come Smith. Lì è iniziata la sua rimonta: 20esimo al 16esimo giro; 17esimo al 17esimo; decimo al 18esimo; sesto al 20esimo; quarto al 21esimo; terzo dal 25esimo fino al traguardo.

A che giro hanno cambiato gomme gli altri piloti?

Marquez al 7° e al 18°; Baz al 6° e al 13°; Rossi al 7° e al 21°; Petrucci al 7° e al 19°; Iannone al 7° e al 18°; Dovizioso all’8° e al 19°; Pedrosa al 7° e al 20°.

Perché i piloti Ducati non sono rientrati ai box, ignorando la segnalazione del team?

Iannone: «All’inizio ero veloce, avevo un buon feeling con la moto: potevo giocarmi il quarto posto con Pedrosa. Poi, dopo il cambio moto, quando mi hanno segnalato di ritornare ai box per rimontare le slick, non mi sono fidato, perché nella parte posteriore la pista era ancora bagnata. Non era facile capire la situazione, avrei dovuto rientrare un giro prima».

Dovizioso: «Avremmo potuto essere competitivi in queste condizioni estreme, ma ho sbagliato strategia in entrambi i cambi moto, rientrando con un giro di ritardo al primo e con due al secondo. Questo mi ha fatto perdere un sacco di secondi e la possibilità di conquistare il podio, alla mia portata. Prima della gara avevamo fatto una strategia ai box, con una serie di segnalazioni concordate sulla tabella, ma ho sbagliato la riga da leggere: un mio errore grave di cui chiedo scusa alla squadra».

Perché Michele Pirro è stato costretto a partire dalla pit lane, invece che dalla quinta casella conquistata in qualifica?

Risponde Pirro: «Si è rotta la pompa della benzina: sarebbe stato troppo bello poter fare una gara intera dopo aver conquistato un grande risultato in prova. Mi sarebbe piaciuto confrontarmi con questi piloti: quando giri da solo, come faccio io nei test, non puoi sapere qual è il tuo reale potenziale. Purtroppo non è stato possibile».

E Pedrosa? Perché non è rientrato ai box quando gli è stato segnalato?

Dani dice di non aver visto la tabella. Mah…