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Max Verstappen protagonista di un momento inaspettato nel post-gara del Gran Premio del Qatar di Formula 1. Dopo aver conquistato la vittoria sul circuito di Losail, il pilota olandese della Red Bull è stato messo alla prova in un'intervista particolare pubblicata sui canali social ufficiali di Redbull e MotoGP.
La sfida? Elencare quanti campioni del mondo della classe regina delle due ruote riuscisse a ricordare, proprio sul tracciato che per anni è stato teatro iconico delle gare notturne di MotoGP. E perché proprio Max? Il legame del Campione con le due ruote è ben noto: dalle interviste con Marc Marquez fino alla notizia/scoop dell'ipotetico acquisto di un team di MotoGP.
Verstappen dimostra una cultura motociclistica tutt'altro che superficiale. Il quattro volte campione del mondo di Formula 1 inizia la sua carrellata partendo dai protagonisti più recenti: "Marquez, Bagnaia, Martin". Tre nomi che rappresentano l'attualità della MotoGP, con Marc Marquez nove volte iridato, Francesco Bagnaia Campione in carica fino al 2023, e Jorge Martin fresco vincitore del titolo 2024. Verstappen prosegue senza esitazioni: "E Quartararo... uh, Lorenzo... e ovviamente Rossi".
Il riferimento a Valentino Rossi viene sottolineato con un "ovviamente", quasi sottinteso. Fabio Quartararo, campione 2021, e Jorge Lorenzo, cinque volte iridato, completano il quadro dei campioni dell'era moderna.
La vera sorpresa arriva quando Verstappen decide di fare un salto indietro nel tempo. "Bene... Doohan, Kevin Schwantz", dice l'olandese, citando due pilastri della storia motociclistica. Mick Doohan, australiano cinque volte campione consecutivo con Honda tra il 1994 e il 1998, e Kevin Schwantz, texano campione nel 1993 con Suzuki, rappresentano l'epoca d'oro della classe 500.
Ma Verstappen non si ferma qui. "Ora sto provando ad andare ancora più indietro nel tempo", ammette mentre continua l'elenco: "Gardner, Wayne Rainey, Agostini, ovviamente". Wayne Gardner, primo australiano campione nel 1987, Wayne Rainey, dominatore americano di inizio anni '90 con tre titoli consecutivi, e Giacomo Agostini, con i pazzeschi 15 titoli mondiali complessivi tra 350 e 500.
Verstappen chiude in bellezza citando altri due americani leggendari: "Nicky Hayden, Eddie Lawson". Nicky Hayden, scomparso tragicamente nel 2017, campione nel 2006 in una stagione indimenticabile, ed Eddie Lawson, quattro volte iridato tra gli anni '80 e '90, completano un elenco impressionante di quindici campioni del mondo.
L'intervista, ha immediatamente generato migliaia di interazioni sui social. Gli appassionati si sono divisi tra chi ha apprezzato la cultura motociclistica di Verstappen e chi ha ironizzato sul "caso Stoner", con i tifosi australiani particolarmente sorpresi dalla dimenticanza iniziale.
Questa iniziativa crossover tra le due categorie regine del motorsport conferma la volontà di creare ponti tra mondi paralleli ma affascinanti, uniti dalla passione per la velocità. Non resta che attendere la prossima puntata: sarà un campione MotoGP a dover elencare i campioni di Formula 1?
Immagine: ANSA/SPO