MotoGP. Le pagelle del GP di Francia 2018

MotoGP. Le pagelle del GP di Francia 2018
Giovanni Zamagni
Dieci a Marquez, 9 a Petrucci e 7 a Rossi. Quattro a Dovizioso e 8 a Zarco, entrambi caduti
21 maggio 2018


MARC MARQUEZ VOTO 10

Basta vedere dove sono gli altri piloti Honda per capire che la differenza la fa soprattutto lui. Come sempre, oltre alla sua velocità, colpisce la capacità di controllare la moto in modo unico: anche a Le Mans si è salvato da una caduta quasi certa, facendo parecchi metri con lo sterzo completamente chiuso. Funambolo.


DANILO PETRUCCI 9

Ha nelle sue mani la possibilità di convincere i vertici Ducati a dargli la (ex?) moto di Lorenzo. Lo sa e disputa un GP di grande sostanza e velocità, dimostrando di avere le qualità necessarie per il team ufficiale. Se si pensa da dove è partito, come ha iniziato in MotoGP, in un team che avrebbe fatto smettere chiunque, la sua crescita è impressionante. Convincente.


VALENTINO ROSSI 7

Non entusiasma, ma porta a casa il massimo risultato possibile. Colpisce soprattutto per la capacità e la serenità con la quale affronta i tanti problemi della Yamaha: non si arrende mai, continua a lavorare durissimo, prova in tutti i modi a trovare una soluzione. Sotto questo punto di vista è entusiasmante. Mai pago.


JACK MILLER 8

Ero tra quelli che pensava che non fosse così bravo, che aver saltato la Moto2 per passare direttamente dalla Moto3 alla MotoGP fosse un azzardo. Invece ha ragione lui: ha tutte le qualità per stare con i grandi di questo sport. Oltre le (mie) aspettative.


DANI PEDROSA 6

Fatica moltissimo in prova perché non è ancora a posto fisicamente, ma in gara si difende, anche se la differenza con il compagno di squadra è enorme. Non entusiasma, ma non fa nemmeno così male. Solito Pedrosa.
 


JORGE LORENZO 5

Fa sempre gli stessi errori: attaccare subito, per poi crollare da metà gara (anche prima) in poi. Da fuori sembra una tattica suicida, ma lui dice che non è così. Intanto, però, ancora una volta è il peggiore tra i piloti Ducati di un certo livello. Sconcertante.


ANDREA DOVIZIOSO 4

«E’ un errore inaccettabile, non da Dovizioso» ha detto Andrea dopo la caduta, sintetizzando al meglio la situazione. Uno sbaglio enorme che costa 20 punti sicuri, probabilmente anche 25: veramente inspiegabile. Tutti, però, commettono a volte un errore, anche Marquez (mi viene in mente, per esempio, il GP d’Argentina 2017) o Rossi (proprio a Le Mans nella passata stagione). In ogni caso ha ragione: inaccettabile.


JOHANN ZARCO 8

Mi sembra di leggere già le critiche: come, 8 a uno che è caduto? Per me sì, perché considero il suo errore una naturale conseguenza di una pressione pazzesca, inimmaginabile: a Le Mans c’era un intero autodromo solo per lui, anzi aveva gli occhi addosso dell’intera nazione motociclistica. Zarco non ha ancora vinto in MotoGP, trovo umano che abbia commesso un errore, seppure grande. Secondo me, però, conta di più la velocità messa in mostra, la capacità di sfruttare benissimo la sua Yamaha. Perlomeno in prova… Avrà altre occasioni.
 


MAVERICK VINALES 4

Un disastro: non riesce ad accettare psicologicamente la crisi della Yamaha e va in confusione totale. Nel 2017 ha dimostrato di essere un pilota fantastico, ma per tornare a quei livelli deve lavorare soprattutto su se stesso. Perso.


CAL CRUTCHLOW 7

Dall’ospedale direttamente in pista: il suo coraggio va premiato. Certo, però, cade troppo e la botta presa in prova è stata durissima. Senza limiti.


ALEIX ESPARGARO 6

E’ difficilissimo da giudicare: Redding (voto 4) è come se non ci fosse e si fatica a capire il suo esatto valore.


ALEX RINS 5

Ha come unica scusante che non aveva mai corso a Le Mans con la MotoGP.
 


ANDREA IANNONE 4

Si è probabilmente giocato le ultimissime possibilità di rimanere in Suzuki con un errore da principiante. La sensazione è che in prova fatichi a preparare bene la gara. Delusione.


FRANCO MORBIDELLI 6

Arriva molto indietro, non si vede mai, ma fa comunque meglio dei piloti con la sua stessa moto.


DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 9,5

A Le Mans era certamente la moto più competitiva. Davvero una bella sorpresa.


HONDA RC213V VOTO 9

E’ probabilmente la più equilibrata, ma non è così facile da portare al limite.


YAMAHA M1 VOTO 6

Da bordo pista, si vedono in maniera evidente i problemi: la moto è nervosa nella prima apertura del gas, fatica a prendere la corda, i piloti sembrano sempre attaccati a un filo. C’è da lavorare.


APRILIA RS-GP VOTO 5

Siamo ben al di sotto delle aspettative.


KTM RC16 VOTO 5

Almeno in prova fa vedere qualcosa di buono, ma in gara scompare. Boh…


SUZUKI GSX-RR VOTO 8 

La moto è equilibrata e competitiva: Iannone in prova è stato veloce e aveva un buon passo. Purtroppo la sua gara è finita troppo presto. 

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