MotoGP. Le pagelle del GP delle Americhe 2016

MotoGP. Le pagelle del GP delle Americhe 2016
Giovanni Zamagni
Lode per Marquez, sbalorditivo. 8 a Lorenzo, non esalta ma quando va male fa 2°; e 8 anche a Iannone che conquista un podio importante. 4 a Rossi: errore evitabile
11 aprile 2016


MARC MARQUEZ VOTO 10 E LODE

Perfetto: non ha fatto nessun errore, pur essendo (nettamente) il più veloce. Impressionante il venerdì: due giri e subito davanti con tempi sbalorditivi. Qualcuno si avvicinava (si fa per dire)? Lui “bam” subito un altro tempone: avvilente per gli avversari. Ma anche sabato, quando Lorenzo gli è arrivato a soli 69 millesimi in qualifica sembrava avere la situazione ampiamente sotto controllo. E lo ha dimostrato in gara. “Born in the USA”.


JORGE LORENZO 8

Va via da Austin con 20 punti importantissimi e il morale piuttosto alto, perché in un solo GP ha dimostrato di tenere botta anche nelle situazioni difficili ed è tornato davanti al compagno di squadra in classifica generale. Dopo le qualifiche, sembrava addirittura in grado di giocarsi la vittoria e, sotto questo aspetto, la sua prestazione non è stata esaltante: ma se quando fai male fai secondo… Concreto.
 


ANDREA IANNONE 8

E’ stato un GP di alti e bassi: dopo FP3 da protagonista, ha faticato in qualifica; dopo un warm up eccellente, in gara è stato meno brillante. Ma ha fatto il suo dovere e, obiettivamente, non era facile reagire dopo una settimana difficile e piena di critiche, che Andrea ha vissuto come un fatto personale e non come la normale conseguenza di due errore importanti in due GP. Un podio sicuramente importante, soprattutto dal punto di vista psicologico. Tenace.


VALENTINO ROSSI 4

Avrebbe potuto essere, di gran lunga, la sua migliore prestazione ad Austin, invece il campione della Yamaha lascia gli Stati Uniti con il rammarico di un errore evitabile – come tutti gli errori -, ma anche con la consapevolezza di avere la velocità per giocarsela. L’anteriore Michelin, però, gli sta creando qualche problema in più del dovuto: bisogna correre ai ripari. Tradito dalla frenesia.


ANDREA DOVIZIOSO 8

In prova sembrava in difficoltà, ma in gara era lì a giocarsela: nella sua analisi sarebbe arrivato almeno terzo, probabilmente anche secondo. Considerando il personaggio, c’è da credergli. Sicuramente è meno spettacolare di altri, ma è veloce e molto concreto. Si dice che la sfortuna non esista nello sport, ma è una regola che non vale per il Dovi. Paperino.
 


DANI PEDROSA 4

Il suo errore è stato evidente, ma non così esagerato, anche se le conseguenze, purtroppo sono state devastanti. E’ in difficoltà, ma in gara non stava facendo male: poi ha sbagliato, ma ci può stare. E le sue scuse sono state immediate e sincere. Brava persona.


MAVERICK VINALES 7

Ha sbagliato la partenza (era decimo alla fine del primo giro), ma poi ha fatto una bella rimonta e ha vinto una spettacolare battaglia con il compagno di squadra, ottenendo il miglior risultato della Suzuki da quando è tornata a correre. Manca qualcosina, ma è sempre lì. In evidenza.


ALEIX ESPARGARO 7

Finalmente una gara all’altezza della sua velocità passata. E che bello vederlo lottare alla pari con il compagno di squadra, considerato da tutti come il futuro del motociclismo. Ben tornato.


SCOTT REDDING 6

Non ha entusiasmato, anche se la posizione finale è certamente positiva: non ha girato con grandi tempi.


POL ESPARGARO 5

Arriva al traguardo, ma va piano.


MICHELE PIRRO 6

Ha faticato, ma era al debutto su questa pista difficilissima. Considerando che è un collaudatore, fa anche troppo.


HECTOR BARBERA 5

Lontanissimo dai migliori.


STEFAN BRADL 7

Sta guidando bene, sfruttando al meglio il materiale a sua disposizione. In questo momento, è un buon punto di riferimento per l’Aprilia.


ALVARO BAUTISTA 6

Non fa male, ma sia in prova sia in gara prende paga dal compagno di squadra.


CAL CRUTCHLOW 4

In prova era andato bene, sembrava finalmente poter disputare una buona gara, invece è caduto nuovamente. Povero Cecchinello.


BRADLEY SMITH 4

Purtroppo ti accorgi che c’è solo per le cadute.


HONDA RC213V VOTO 9

In accelerazione – dice Marquez – perde il confronto con Ducati e Yamaha, ma nel complesso sembra competitiva, anche se è soprattutto il pilota a fare la differenza. Ma la gara di Pedrosa dice che non è poi nemmeno così male.


YAMAHA M1 VOTO 9

Su una pista che in passato ha creato tante difficoltà, la Yamaha questa volta è sembrata competitiva ed efficace, come sempre equilibrata.


DUCATI DESMOSEDICI GP VOTO 8

Un fine settimana di alti e bassi, con qualche problemino tecnico che ha rallentato il lavoro. Rispetto alle rivali, qui è sembrata un po’ in difficoltà nei cambi di direzione e in frenata.


SUZUKI GSX-RR VOTO 8

E’ in crescita costante e il suo telaio rimane da riferimento. Manca ancor in po’ di potenza, ma adesso, Ducati a parte, la differenza è minima.


APRILIA RS-GP VOTO 6

E’ in crescita costante: per il momento va bene così, le prime tre gare dovevano servire soprattutto per fare esperienza e conoscenza con una moto che ha pochi mesi di vita. Si spera che in Europa sia più vicina.

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