MotoGP. Marquez in pole position a Jerez

MotoGP. Marquez in pole position a Jerez
Giovanni Zamagni
Quarta pole position stagionale per Marc Marquez, con Jorge Lorenzo a 0”421 e Dani Pedrosa a 0”510. Quarto Valentino Rossi, sesto Andrea Dovizioso | G. Zamagni, Jerez
3 maggio 2014

Punti chiave

JEREZ DE LA FRONTERA – Quarta pole position stagionale per Marc Marquez, con Jorge Lorenzo a 0”421 e Dani Pedrosa a 0”510. Quarto Valentino Rossi, sesto Andrea Dovizioso, solo 15esimo Andrea Iannone.
E’ il solito ritornello: ogni volta, Marquez riesce a stupire sempre di più, a spostare ancora più in alto un’asticella già altissima. A Jerez, Marc non ha mai vinto in nessuna categoria (unica pista sulla quale ha corso nel mondiale), ma a vederlo guidare non si direbbe: in alcuni punti (curva 2, 5, 12 e 13) riesce a fare una differenza mostruosa, che si traduce in un’altra pole con un vantaggio abissale – considerando la lunghezza del tracciato – di 0”421, per un tempo di 1”38”120, che rappresenta il miglior giro assoluto mai realizzato con una moto a Jerez, meglio dell’1’38”189 di Lorenzo del 2008, quando ancora c’erano le gomme da tempo.
«Qui, per la verità, sto facendo più fatica rispetto agli altri GP: conquistare la pole è sempre una bella motivazione in più. In gara, però, sarà un po’ più complicato, perché sia Pedrosa sia Lorenzo hanno un ottimo passo, anche migliore del mio» è l’analisi di Marquez, che per conquistare la sua quarta pole position consecutiva ha addirittura cambiato moto nella seconda uscita con la seconda gomma morbida: una mossa inusuale in qualifica.


LORENZO, GRAN PASSO

Marquez ha ragione quando dice che la gara dovrebbe essere più equilibrata, perché soprattutto Lorenzo ha messo in mostra un gran passo. Nella FP4, il campione della Yamaha ha effettuato un “long run” di 18 giri consecutivi (il GP è di 27) con tempi da riferimento. Eccoli nel dettaglio: giro di partenza, 1’39”652, 1’39”929, 1’39”772, 1’39”866, 1’39”979, 1’40”220, 1’40”294, 1’40”402, 1’40”274, 1’40”368, 1’40”616, 1’40”460, 1’40”493, 1’40”806, 1’40”586, 1’40”701.
«E’ la mia seconda fila consecutiva: è un buon segnale di costanza e competitività. Ho la possibilità di lottare per la vittoria, anche se non sarà facile perché Marquez non va forte solo per un giro, ma ha anche un buon passo. Il mio, nelle FP4, è stato più che buono, mi sentivo bene sulla moto, anche fisicamente».
Dopo aver provato ieri il telaio evoluzione per un paio di giri, oggi Lorenzo si è concentrato su quello “standard” del 2014, scegliendolo definitivamente per questo GP: ulteriori test sono rimandati a lunedì.


PEDROSA NON LONTANO

Nella sua breve analisi del dopo qualifiche, Lorenzo non nomina Pedrosa, che però non è lontano: Dani ha chiuso a 0”510 dal compagno di squadra e a meno di un decimo dal rivale della Yamaha, ma anche lui ha un buon ritmo, molto simile a quello di Lorenzo, anche se con Dani è sempre difficile capire esattamente qual è il suo passo. Il vincitore del 2013 è comunque più che competitivo, pronto a provare a conquistare il suo primo successo stagionale: dovrà però essere più efficace in partenza, come gli riusciva in passato, ma mai quest’anno.


ROSSI NON MALE

Con il quarto posto a 0”737 da Marquez e a tre decimi dal compagno di squadra, Valentino Rossi ha centrato il primo obiettivo: mettersi dietro i piloti “Open” – Aleix Espargaro, il migliore, è quinto – avvantaggiati in qualifica dalla gomma extra soffice, ma con un passo gara decisamente più lento rispetto a quello delle “Factory”. A differenza di Lorenzo, anche oggi Rossi ha continuato a provare il telaio nuovo, quello meno rigido per migliorare la stabilità in frenata, mettendo in mostra un buon passo, simile a quello di Lorenzo, ma con meno giri consecutivi effettuati. Eccoli nel dettaglio: 1’39”685, 1’39”831, 1’39”969, 1’39”918, 1’40”209, 1’40”408. Sosta ai box e ripartenza sempre con il telaio “evoluzione”: 1’40”465, 1’40”531, 1’40”793, 1’40”561, 1’40”810, 1’40”936. Insomma, non è male, anche se i tre spagnoli sembrano avere qualcosina in più.


DUCATI, CHE FATICA

Dietro Aleix Espargaro, caduto due curve dopo aver ottenuto il suo quinto tempo («volevo provare a raggiungere i primi, è normale prendere qualche rischio» si è giustificato lo spagnolo) c’è Andrea Dovizioso, miglior “ducatista” in qualifica. «Il tempo sul giro non è male, ma sulla distanza fatichiamo moltissimo» è la lucida analisi del Dovi, consapevole che sarà una gara molto, molto difficile per lui e la Ducati. Lo sarà ancora di più per Cal Crutchlow (14esimo, ma comunque soddisfatto di poter quanto meno disputare il GP, nonostante la mano destra dolorante) e Andrea Iannone, solo 15esimo e costretto, quindi, a partire dalla quinta fila.


CLASSIFICA



Pos. Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time Gap 1st/Prev.
1 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 292.1 1'38.120  
2 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 287.5 1'38.541 0.421 / 0.421
3 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 292.7 1'38.630 0.510 / 0.089
4 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 289.4 1'38.857 0.737 / 0.227
5 41 Aleix ESPARGARO SPA NGM Forward Racing Forward Yamaha 284.8 1'39.007 0.887 / 0.150
6 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 291.0 1'39.222 1.102 / 0.215
7 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 291.1 1'39.243 1.123 / 0.021
8 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 289.2 1'39.293 1.173 / 0.050
9 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 290.6 1'39.390 1.270 / 0.097
10 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 291.8 1'39.751 1.631 / 0.361
11 5 Colin EDWARDS USA NGM Forward Racing Forward Yamaha 286.3 1'39.814 1.694 / 0.063
12 69 Nicky HAYDEN USA Drive M7 Aspar Honda 280.0 1'39.826 1.706 / 0.012



LA CRONACA



 
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