MotoGP, il Diavolo e l'Acqua santa: mercato piloti, i rivali di Márquez, la stagione all'avvio

Giovanni Zamagni
Puntata pre inizio campionato del Diavolo (Carlo Pernat) e l’Acqua Santa (Simone Battistella). Questa volta, non c’è un solo argomento, ma sono stati affrontati diversi temi, in attesa del primo responso della pista. Come sempre, due punti di vista molto interessanti
15 luglio 2020

Parte Battistella, facendo il punto della situazione sulle condizioni fisiche di Andrea Dovizioso e sulla trattativa con la Ducati.

“Fisicamente Andrea sta bene, ha recuperato nel modo migliore possibile. Si è allenato due volte al giorno, più la fisioterapia dal secondo giorno dopo l’operazione. Il tono muscolare è buono, adesso bisogna fare la verifica sulla moto nelle condizioni estreme che si troveranno a Jerez. Per quanto riguarda il contratto, non c’è nessuna novità: vogliono aspettare 4-5 GP per eventualmente parlarne (“eventualmente”: come dire, non è nemmeno sicuro che venga fatta un’offerta… NDA). Andrea è tranquillo e focalizzato sulla stagione.

Pernat: “Siamo alla follia pura da parte della Ducati, ma cosa aspettano? Sfiora il ridicolo”.

Si corre a porte chiuse e senza giornalisti.

Pernat: “Vedere il calcio senza pubblico è ridicolo, sembrano partite giocate su Marte… Ma la tristezza che ho visto in F.1, quelle interviste con la mascherina, senza nessuno nel paddock, ma che tristezza. Lo so che bisogna iniziare, ma è una tristezza infinita”.

Battistella: “La vedo diversamente: il calcio è effettivamente triste, ma la F.1 mi è piaciuta, non noti l’assenza del pubblico. E il Motorsport offre delle riprese che il calcio non può offrire”.

Puig/Pol Espargaro/Alex Marquez/HRC.

Pernat: “E’ una follia. Questa operazione andava fatta al contrario: nel 2020 mettevi Alex Márquez da Cecchinello e Crutchlow in HRC. Credo che Puig abbia tirato un gran pacco a Márquez, non credo fossero d’accordo. Vorrei essere a Jerez per vedere il primo giorno che Alberto mette piede nel box”.

Battistella: “Se era già tutto previsto, perché non farlo prima? Bisognava fare un anno di transizione con un altro pilota, Zarco o Crutchlow; se vuoi bene a quel pilota, ad Alex Márquez non lo devi mettere in quel team lì. La scelta di oggi è giusta, ma arriva con un anno di ritardo”.

 

Si è comportata peggio la Honda con A.Márquez o la Ducati con Petrucci?

Battistella: “La Ducati ha fatto una scelta con Petrucci, gliel’ha detto chiaramente e nei tempi giusti; è più imbarazzante la situazione Honda”.

Pernat: “-100 alla Honda e +80 alla Ducati. Ducati ha ritenuto che Petrucci abbia raggiunto il suo massimo, ha fatto una scelta che ha una sua logica. Invece alla Honda hanno fatto un casino pazzesco, perché Marc è attaccabile solo sul fratello”.

Morbidelli/Rossi nel team Petronas.

Battistella: “Per Morbidelli è un bene avere Rossi in squadra, perché Franco è cresciuto sotto la sua ala protettrice. Può imparare molto.

Pernat: “È positivo per Morbidelli, perché Rossi è a fine carriera. È un bene al 100%, scelta giusta: Franco può fare il salto di qualità definitivo”.

Petrucci, Pol Espargaró​​​​​​​ e Crutchlow da separati in casa.

Pernat: “È la prima volta che si inizia il mondiale con tre piloti che sanno già che cambieranno squadra. Potrebbe essere positivo e negativo: Crutchlow è già stato fatto fuori dalla Honda, gli rimane l’Aprilia”.

Battistella: “È un male: la motivazione, lo spirito di squadra possono solo essere compromesse da una situazione del genere”.

Márquez attaccante o ragioniere.

Battistella: “Attaccante, bisogna portare a casa più punti possibile all’inizio per gestire poi”.

Pernat: “Non devi cadere nelle prime due gare, all’inizio saranno conservativi, ci saranno sorprese nei primi due GP”.

Rivale di Márquez.

Pernat: "Viñales"

Battistella: “Dovizioso, non solo per obblighi contrattuali. Poi metto Rins”.