MotoGP. Gresini: “Aprilia può fare un buon campionato”

Giovanni Zamagni
Il due volte campione del mondo, oggi team manager impegnato in tutte le categoria, parla delle difficoltà di questo momento, ma è convinto che il mondiale, in qualche modo si farà. “Sarà una stagione anomala, ci saranno delle sorprese: a Noale hanno fatto un gran lavoro”
6 maggio 2020

Oggi, con Skype, vi porto a casa di Fausto Gresini, ex pilota, due volte Campione del Mondo, oggi team manager impegnato in tutte le categorie. Ecco un estratto di quanto trovate, integrale, nell’intervista video.

“Vincere il titolo da pilota è più emozionante, da team manager è più complicato, ci sono tante persone che lavorano per arrivare a quel risultato”.

Parliamo un po’ della situazione attuale.
“Dorna ha fatto in modo di salvare i team, non solo quelli della MotoGP: non essendoci introiti, è fondamentale l’aiuto di Ezpeleta. In questa fase tutte le parti in causa hanno collaborato molto per fare delle regole, guardando oltre il 2020: tutti abbiamo bisogno di lavorare e di corse. Questo virus cambierà un po’ tutto: dobbiamo cercare di trovare degli aspetti positivi per ripartire. Nel motomondiale abbiamo il vantaggio di avere un unico referente, che è Carmelo Ezpeleta, che negli anni ha dimostrato di essere lucido e di collaborare con tutti. Ascolta ogni consiglio: è autorevole e capace. A noi dà una grande sicurezza. Ha il supporto di tutte le parti in causa e se la MotoGP è diventata grande è merito di Ezpeleta. Ho vissuto i cambiamenti da pilota e da team manager, ho visto almeno tre grandi rivoluzioni: ho ben chiaro quanto è stato importante il ruolo della Dorna”.

Cosa cambia un campionato di 10 GP invece di 20?
“Cambia tutto. Io sono fiducioso che il campionato in qualche maniera si farà, credo che quando Ezpeleta uscirà con un calendario avrà molte certezze. Sarà un campionato diverso, con sorprese: premierà più lo “sprint” della costanza. Essere più a posto nelle prime gare ti darà sicuramente un vantaggio e ci possono anche essere delle sorprese, perché i test invernali ci hanno fatto vedere cose diverse rispetto al passato. Quest’anno sono cambiate anche le gomme, potrebbe esserci qualcuno che ha ancora bisogna di tempo per adattare la ciclistica: chi è già a posto, può sfruttare i primi GP. Sarà tutto meno scontato”.

Parliamo di Aprilia.
“Ha fatto un grande lavoro, sorprendente: rispetto alla moto vecchia è un’atra cosa. Siamo andati fortissimo in Malesia e ci siamo ripetuti anche in Qatar: Romano Albesiano è stato molto bravo. Il limite è avere fatto pochi chilometri, ci sono inevitabili problemi di gioventù, ma il potenziale c’è. In MotoGP oggi si fa fatica anche a fare decimo, la differenza con i primi è minima, ma credo che Aprilia possa fare un buon campionato e ottenere risultati importanti”.

Valentino Rossi ha detto che gli piacerebbe un MotoGP delle Nazioni, come nel cross. Cosa pensi?
“Sì, come aveva fatto il dottor Costa a Imola. Per me è un’idea meravigliosa, in un momento così particolare sarebbe bellissimo chiudere il campionato con un GP delle Nazioni. Io a Imola ero super emozionato, è una grandissima idea”.

Grandi imprese: più clamorosa la vittoria di Biaggi al debutto in 500 nel 1998 o quella di Rossi nel 2004 al debutto con la Yamaha?
“Secondo me quella di Rossi, senza dubbio, perché ha vinto con una moto nettamente inferiore. Mi ricordo che tutti ridevano quando Valentino scelse di andare alla Yamaha: è stata un’impresa grandissima”.