MotoGP. Gigi Dall’Igna: “L’errore dei giapponesi? Seguire un solo pilota”

MotoGP. Gigi Dall’Igna: “L’errore dei giapponesi? Seguire un solo pilota”
  • di Lorenzo Adamoli
Il campione spesso non dice la verità e copre i problemi della moto con il suo talento. Così pensa il direttore generale di una Ducati che a suo tempo fece lo stesso errore, e ora invece è una moto con cui tanti piloti possono vincere
  • di Lorenzo Adamoli
22 giugno 2023

Con tutto quello che i piloti Ducati stanno combinando quest’anno, Gigi Dall’Igna avrebbe molti motivi per vantarsi: il direttore generale di Ducati Corse è l’uomo che ha reso reale questo dominio tecnico mettendo a punto nel corso degli anni una grande squadra e un metodo di lavoro vincente. La Desmosedici ora va forte dappertutto e con tutti i piloti.

Ora, in un’intervista a La Stampa, si scopre un po’ di più.

“Ho detto ai ragazzi che devono essere orgogliosi, perché ottenere risultati del genere non è normale. Capita pochissime volte, soprattutto in una categoria competitiva come la MotoGP. Il merito di risultati così fuori dal comune è di tutti: piloti, team, persone a casa e staff Ducati in pista. Stanno giocando tutti al meglio, anche gli uomini e le donne di Borgo Panigale, impegnati sul doppio fronte per potersi confermare sia in MotoGP che in SBK, come già avvenuto in maniera storica lo scorso anno”.

Il discorso si è poi spostato sulla crisi dei marchi giapponesi: dopo l’abbandono di Suzuki lo scorso anno, c’è Yamaha con due sole moto in pista e risultati insoddisfacenti, e poi la Honda che sembra aver perso la strada dal 2020 con tutti i problemi di Marquez. L’analisi di Dal’Igna è chiara.

Il loro errore strategico - dichiara - è stato quello di seguire un pilota solo: hanno basato lo sviluppo sui risultati e sulle sensazioni del pilota di punta del marchio. Spesso, quello che ti dice il campione non rispecchia la verità, il suo talento copre i problemi della moto. Paradossalmente, per sviluppare bene un progetto bisogna ascoltare tutti i piloti”.

I risultati di oggi parlano chiaro: non sono più i tempi di Stoner che dal 2007 vinceva da solo e mandava gli altri piloti dallo psicologo... Ducati sta dominando con ben quattro piloti nelle prime quattro posizioni nella classifica generale. Anche se a fine anno potrebbe diventare un problema... 

“Io voglio bene a tutti i miei piloti e mi piacerebbe che avessero tutti le soddisfazioni che meritano. Però è chiaro che a fine anno sarà campione solo uno.

L’importante è che la sfida tra di loro sia corretta e leale, questa è la cosa che maggiormente mi interessa. Se uno dei nostri piloti si giocherà il titolo contro un avversario di marca diversa... allora faremo il possibile per aiutarlo. Diversamente ognuno dei piloti Ducati sarà libero di giocarsela”.