MotoGP. Dovizioso: “Una pole… fatta due volte”

MotoGP. Dovizioso: “Una pole… fatta due volte”
Giovanni Zamagni
Andrea temeva di aver sbagliato strategia montando gomme differenti rispetto ai rivali, invece è stato il più veloce sia con la morbida sia con la dura posteriore. “Non me l’aspettavo: sul bagnato siamo competitivi, sull’asciutto ci manca qualcosa”. Iannone: “Il dolore è sopportabile”
29 ottobre 2016

SEPANG – Un attimo prima di scendere in pista per le qualifiche, Andrea Dovizioso è stato travolto dai dubbi. «Avrò montato la gomma giusta?» si è chiesto quando ha saputo che tutti i rivali avevano optato per la dura posteriore, invece della morbida scelta da lui e dal suo team. Poi, però, è arrivata la pole position, addirittura doppia, perché Andrea ha fatto il miglior crono sia con la morbida (2’11”511), sia con la dura (2’11”485).


«Appena prima delle qualifiche ho scoperto che tutti avevano montato la dura da bagnato al posteriore, mentre io avevo la morbida, con la quale avrei voluto fare tutto il turno. Ho temuto di aver sbagliato strategia, e nel primo giro tirato sono stato attento a non sbagliare, perché la moto si muoveva molto in ingresso di curva. Nonostante questo, però, sono riuscito a fare un buon crono, e lì per lì sono stato indeciso sul da farsi: rientro a cambiare o no? Ci ho pensato per tutto il giro, non ho effettuato il taglio per anticipare il rientro ai box, e solo alla fine ho deciso di cambiare. Mancava però poco tempo: generalmente, la dura richiede tre giri per rendere al meglio, io ne ho potuto fare solo due. Ma sono riuscito comunque a migliorarmi».


Sei sempre andato forte sul bagmato?

«Con le minimoto sì, vincevo tutte le gare, ma con le ruote grandi ho faticato all’inizio. Poi, dall’ultimo anno in 125 ho cominciato a prendere più confidenza e dalla stagione successiva in 250 sono sempre andato forte».


Per come è andata oggi, ti auguri una gara bagnata?

«Effettivamente nelle FP3 ho faticato, abbiamo ancora dei problemi da risolvere. Io spero che il warm up sia asciutto per trovare un buon assetto, e un pilota spera sempre che si corra con le slick. Ma se dovesse piovere, io sono pronto».


Com’è la situazione dell’asfalto con l’asciutto?

«E’ evidente che è stato sbagliato qualcosa, perché rimangono delle chiazze in traiettoria: non è normale, considerando anche il caldo che fa qui. Oltretutto, con l’asfalto così nero non si vedono».


Ma se ci passi sopra con le slick cosa accade?

«Cadi sicuro».

IANNONE: “SODDISFATTO”.

Sesto al rientro dopo 4 GP: Andrea Iannone è giustamente soddisfatto.

«Ieri non ho girato con l’acqua ed è quindi stato più complicato prendere il feeling. Anche per questo non sono stati troppo efficace in qualifica: non avevo mai provato la dura posteriore, che invece si è rivelata migliore. Si poteva fare meglio, ma sono soddisfatto: sono sempre stato vicino ai migliori, nonostante abbia saltato gli ultimi 4 GP. In questi due giorni non ho mai preso antidolorifici e la schiena mi fa un po’ più male, soprattutto alla sera quando vado a dormire, ma sta andando meglio delle aspettative».