MotoGP, chiuso per nebbia!

MotoGP, chiuso per nebbia!
Giovanni Zamagni
A Motegi non ci sono le condizioni di sicurezza per effettuare le prove che vengono, giustamente, annullate. Il tutto, però, con la solita approssimazione e la mancanza totale di informazioni | G. Zamagni, Motegi
25 ottobre 2013

Punti chiave

 

MOTEGI – Non c’è pace per la MotoGP: dopo i tanti problemi di Phillip Island, ecco la nebbia di Motegi, che impedisce agli elicotteri di volare. Mancano quindi le normali condizioni di sicurezza per il trasporto dei piloti in caso di incidente grave e le prove, inevitabilmente, vengono annullate. Prima quelle del mattino, poi quelle pomeridiane: tutto è rinviato a domani, quando, si spera, l’uragano “Francisco” – inizialmente annunciato con certezza, poi ridimensionato, fino alle ultime previsioni che dicono che non toccherà per nulla Motegi – non si faccia effettivamente “vedere”.


TUTTO APPROSSIMATIVO, COME SEMPRE

Come sempre, però, il caos è regnato sovrano, in una gestione della situazione a dir poco approssimativa. D’accordo, non si può prevedere se e quando la nebbia si alzerà rendendo possibile il volo dell’elicottero, ma è a dir poco delirante che l’annullamento della sessione pomeridiana venga prima annunciata con un twitter “ufficiale” dall’account della MotoGP, attorno alle 13.15 locali (le 6.15 in Italia), per poi essere “tolto” poco dopo, quando i team chiedevano informazioni, senza aver ricevuto nessuna comunicazione sull’annullamento delle prove. Così si è andati avanti senza nessuna notizia – se non con il passaparola del paddock, con verità che inevitabilmente si mescolavano a falsità e illazioni di ogni genere - fino a quando, effettivamente, sono state annullate le prove. Senza però nessuna comunicazione ufficiale: siamo veramente allo sbando.
All’ufficio stampa Dorna si risentono se si dice che la gestione è da “dilettanti”, ma, i fatti, purtroppo, confermano che è così: nessun altro sport è sovrinteso in maniera così poco puntuale.


COSA SUCCEDE ADESSO?

Persa la prima giornata di prove – “Un vero peccato, perché le condizioni meteo permettevano di girare, ma, purtroppo, mancando l’elicottero non si poteva certo provare” ha sintetizzato Valentino Rossi -, bisogna capire cosa succede domani, quando potrebbe arrivare il ciclone “Francisco”. Cosa si farà in caso anche la seconda giornata verrà annullata? Si può fare tutto in un solo giorno?
“Sì, credo di sì, come facevamo con le minimoto: warm up, qualifiche e gara tutto in un giorno. Oppure anche decidere lo schieramento che so, per esempio, in base alla classifica del mondiale” dice Rossi. Se ne saprà di più alle 16.45, quando la “Race Direction” farà sapere le sue decisioni. Come è già successo tante volte in passato – Qatar quando si corse di lunedì, Indianapolis quando venne cancellata la gara della Moto2, tanto per citare gli esempi più recenti -, è chiaro che la precedenza assoluta verrà data alla MotoGP, a discapito delle altre classi, anche se in ballo ci sono i titoli da assegnare. Siamo nelle mani di “Francisco”: speriamo che almeno lui abbia un po’ di pietà per questa povera MotoGP.