MotoGP. Buriram test 2018 in Thailandia. Day 2, HRC ancora in testa

Giovanni Zamagni
Dominio HRC, con Marc Márquez davanti a Dani Pedrosa. Al terzo posto un sempre più convincente Jack Miller, decisamente a suo agio con la Ducati. Il migliore degli italiani è Danilo Petrucci (6°)
17 febbraio 2018

Punti chiave

Dominio HRC con Marc Márquez davanti a Dani Pedrosa. Al terzo posto un sempre più convincente Jack Miller, decisamente a suo agio con la Ducati. Il migliore degli italiani è Danilo Petrucci (6°), con Andrea Dovizioso 9°, Andrea Iannone 11°, Valentino Rossi 14° e Franco Morbidelli 18°.

Nel giorno del suo 25° compleanno Márquez si conferma dunque come il pilota da battere, e la Honda come la moto più competitiva, perlomeno in questo momento e su questa pista. La fotografia di oggi – ripeto: di oggi – è piuttosto nitida: il campione del mondo non solo è stato l’unico a scendere sotto l’1’30”, ma ha girato con un passo impressionante, nettamente più veloce di tutti gli altri. Se il GP si corresse oggi, il vincitore sarebbe (quasi) scontato. Solo il compagno di squadra Dani Pedrosa potrebbe provare a infastidirlo: davvero una brutta notizia per Ducati, Yamaha e Suzuki. Il motore “evoluzione” 2018, in pratica la seconda versione già vista a Sepang, sembra aver fatto fare un salto in avanti alla RC213V, e oggi i piloti hanno anche potuto provare nuove appendici aerodinamiche. A questo proposito, un inciso: mai come quest’anno si sta lavorando sullo sviluppo delle carenature: eppure l’intenzione del regolamento introdotto nel 2017 era quello di limitare in qualche modo i costi. Obiettivo decisamente fallito.


DUCATI: BENINO, MA NON BENISSIMO

Tornando alle prove, il terzo tempo di Jack Miller (con la GP17) è certamente ottimo, e conferma come l’australiano si trovi particolarmente bene con questa Ducati. Sul passo Miller non è così competitivo, ma nel complesso, anche oggi – come era già accaduto nei precedenti test – Jack ha girato con ottima costanza. «Farà molto bene con questa moto» ha scritto su twitter Wayne Gardner, iridato della 500 nel 1987: un opinione sicuramente autorevole. E’ andato bene anche Danilo Petrucci («La GP18 mi è piaciuta da subito), anche se il passo più costante ce l’ha Andrea Dovizioso, tra i pochi a non aver tentato un “time attack” nel finale.Sulla distanza, il Dovi è ipoteticamente quarto dietro a Márquez, Pedrosa e Zarco, mentre Jorge Lorenzo, decimo in classifica a 235 millesimi dal compagno di squadra, ha faticato anche oggi a trovare una buona costanza. Insomma, c’è da lavorare nel box Ducati, anche se la base sembra comunque competitiva.


YAMAHA: NIENTE DI CHE

Per tutta la giornata, il più efficace in Casa Yamaha è stato – nettamente – Johann Zarco, che ha anche girato con una buona costanza. Poi nel finale è stato superato da Maverick Viñales – quarto assoluto a 0”305 – che nelle ultime due uscite sembra aver trovato una buona direzione riuscendo a girare con buona costanza in 1’30” alto. Niente di che, ma un progresso comunque incoraggiante, mentre Valentino Rossi ha faticato molto più di ieri (e già non era stato velocissimo…) finendo a 0”919 da Márquez (e a sei decimi dal compagno di squadra) senza riuscire a fare nemmeno un acuto. Insomma, una giornata negativa per il nove volte campione del mondo: la Yamaha non sembra aver risolto i problemi del 2017.


SUZUKI: CONVINCENTE

Buon settimo posto per Alex Rins (a 0”477), sempre nelle prime posizioni e costantemente davanti al compagno di squadra (11° a 0”806): mentre Alex sembra sempre più a suo agio con una Suzuki in crescita, Andrea Iannone continua invece a faticare più del previsto. Sempre in grande difficoltà l’Aprilia, con Aleix Espargaró 17° e dietro anche alla KTM di Bradley Smith; mentre tra i debuttanti in MotoGP il più veloce è sempre Takaaki Nakagami, 15°, con Franco Morbidelli 18°, Thomas Luthi 22° , Hafizh Syahrin (sostituto di Jonas Folger sulla Yamaha Tech3) 23° e Xavier Simeon 24°.

CLASSIFICA DAY 2

 

Pos   Rider Team Fastest lap Lead. Gap Prev. Gap Laps Last lap
1   MÁRQUEZ , Marc Repsol Honda Team 1'29"969     91 / 97  
2   PEDROSA, Dani Repsol Honda Team 1'30127 0.158 0.158 39 / 71  
3   MILLER, Jack Alma Pramac Racing 1'30185 0.216 0.058 64 / 69  
4   VIÑALES, Maverick Movistar Yamaha MotoGP 1'30274 0.305 0.089 84 / 90  
5   ZARCO, Johann Monster Yamaha Tech 3 1'30360 0.391 0.086 53 / 60  
6   PETRUCCI, Danilo Alma Pramac Racing 1'30367 0.398 0.007 31 / 75  
7   RINS, Alex Team SUZUKI ECSTAR 1'30446 0.477 0.079 55 / 56  
8   CRUTCHLOW, Cal LCR Honda CASTROL 1'30490 0.521 0.044 75 / 85  
9   DOVIZIOSO, Andrea Ducati Team 1'30494 0.525 0.004 26 / 78  
10   LORENZO, Jorge Ducati Team 1'30"729 0.760 0.235 22 / 57  
11   IANNONE, Andrea Team SUZUKI ECSTAR 1'30"775 0.806 0.046 27 / 76  
12   RABAT, Tito Reale Avintia Racing 1'30"855 0.886 0.080 65 / 69  
13   BAUTISTA, Alvaro Ángel Nieto Team 1'30"883 0.914 0.028 83 / 89  
14   ROSSI, Valentino Movistar Yamaha MotoGP 1'30"888 0.919 0.005 22 / 65  
15   NAKAGAMI, Takaaki LCR Honda IDEMITSU 1'30"901 0.932 0.013 78 / 83  
16   SMITH, Bradley Red Bull KTM Factory Racing 1'31"113 1.144 0.212 38 / 79  
17   ESPARGARÓ, Aleix Aprilia Racing Team Gresini 1'31"130 1.161 0.017 18 / 65  
18   MORBIDELLI, Franco EG 0,0 Marc VDS 1'31"185 1.216 0.055 47 / 68  
19   KALLIO, Mika Red Bull KTM Factory Racing 1'31"598 1.629 0.413 95 / 99  
20   REDDING, Scott Aprilia Racing Team Gresini 1'31"637 1.668 0.039 20 / 67  
21   ABRAHAM, Karel Ángel Nieto Team 1'31"661 1.692 0.024 68 / 72  
22   LUTHI, Thomas EG 0,0 Marc VDS 1'31"994 2.025 0.333 36 / 71  
23   SYAHRIN, Hafizh Monster Yamaha Tech 3 1'31"998 2.029 0.004 37 / 49  
24   SIMÉON , Xavier Reale Avintia Racing 1'32"267 2.298 0.269 55 / 60
 
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