MotoGP, Brno 2016. Rossi: “Io, Lorenzo e Iannone i più costanti”

MotoGP, Brno 2016. Rossi: “Io, Lorenzo e Iannone i più costanti”
Giovanni Zamagni
Al di là del quinto posto finale, Valentino è tra quelli messi meglio sul passo. “Ma è solo venerdì, siamo ancora tutti vicini”. Su Marquez: “Ha fatto due giri velocissimi, dopo essere sempre stato in difficoltà: forse alla fine ha trovato la strada”. Sulle gomme: “Più costanti, ma sempre determinanti”
19 agosto 2016

BRNO – Il primo responso è confortante. Valentino Rossi è competitivo anche a Brno.

«Sono abbastanza contento di questa prima giornata di prove: già dalla FP1 avevo un buon feeling con la M1. Ero molto curioso di verificare il comportamento delle Michelin su una pista che in passato le metteva molto in difficoltà rispetto alle Bridgestone, invece abbiamo già girato veloce e con buon tempi. Nelle FP2 abbiamo lavorato tanto, provando tutte le gomme a nostra disposizione: le tre anteriori e le due posteriori: adesso bisogna decidere qual è la soluzione migliore e poi adattare la messa a punto della Yamaha in base alle gomme che utilizzeremo. Nelle FP2 mi sarebbe piaciuto finire nei primi tre, invece sono quinto, ma ho fatto un buon giro e siamo tutti molto vicini, con sei, sette piloti che se la possono giocare. E’ un bene per lo spettacolo e per il campionato».


Marquez ha il miglior tempo, ma come passo non sembra messo bene: qual è la tua valutazione?

«Marquez, effettivamente, ha faticato per tutto il turno, per poi fare alla fine due giri fantastici: non credo sia solo dovuto alla gomma nuova, forse ha trovato qualcosa anche nella messa a punto. Al momento, io, Lorenzo e Iannone siamo quelli più costanti e con il passo migliore, ma è solo venerdì. Bisognerà anche vedere il meteo: le previsioni danno caldo per domani e pioggia per domenica. Speriamo siano sbagliate».


Sei preoccupato in caso di gara “flag to flag”?

«Per domenica, naturalmente, spero che sia o asciutto o bagnato, perché nella situazione mista non sono esattamente bravissimo… Vediamo se abbiamo imparato dagli errori, ma in quelle condizioni la differenza tra fare la scelta giusta o sbagliata è veramente sottilissima».


Adesso la situazione delle gomme sembra più stabile e meno determinante per il risultato: è così?

«Intanto, rispetto all’anno scorso c’è una grande differenza: con le Bridgestone la scelta era praticamente obbligata sia all’anteriore sia al posteriore, mentre quest’anno con le Michelin abbiamo visto come si possa optare per gomme differenti, con grande vantaggi. Sicuramente, rispetto all’inizio del campionato sono più costanti, ma credo che molto dipenda da pista a pista, da asfalto ad asfalto: saranno ancora determinanti».


Dopo 20 anni, quali sono le motivazioni?

«Intanto provare a essere competitivo su una pista dove negli ultimi anni Lorenzo è sempre stato più veloce di me».