MotoGP, Australia 2015. Rossi: “E' solo sabato, c'è ancora il warm up”

MotoGP, Australia 2015. Rossi: “E' solo sabato, c'è ancora il warm up”
Giovanni Zamagni
Nonostante domani dovrà scattare dalla terza fila con il settimo tempo, Valentino non perde la calma. “Abbiamo ancora un paio di possibilità per migliorare: questa è una pista molto particolare, la gara cambia tanto. Sarà dura, ma ci proviamo”
17 ottobre 2015

Sarà l’età (l’esperienza), sarà questione di carattere, fatto sta che Valentino Rossi riesce sempre a mantenere la calma anche nei momenti apparentemente difficili.

«Questa è una pista molto particolare, la gara è sempre differente dalle prove: è solo sabato, c’è ancora tutto il warm up. C’è da lavorare, sappiamo quali sono i problemi, dobbiamo capire come risolverli» spiega il capoclassifica del mondiale.


Poi Valentino entra maggiormente nel dettaglio.

«Nelle FP3 sono andato subito meglio, ho fatto subito dei buoni giri. Poi abbiamo provato a lavorare sul bilanciamento della moto, sulle sospensioni, senza però ottenere gli incrementi previsti. Per le FP4 abbiamo provato a fare interventi radicali, ma sono un po’ in difficoltà, soprattutto perché la Bridgestone è stata molto conservativa con le gomme, forse preoccupata per quanto successo due anni fa (ci fu un cambio gomme obbligatorio, perché gli pneumatici si distruggevano, NDA): sono molto dure e dopo qualche giro la nostra moto scivola tanto. E’ difficile tenere un buon passo: io sono abbastanza costante, ma non sufficientemente veloce per stare con i primi. Abbiamo ancora un paio di possibilità per migliorare: speriamo di riuscirci, perché così sarebbe un po’ difficile».


I piloti Honda potrebbero anche usare la dura al posteriore invece della media?

«Per quello che so io no: dovremmo correre tutti con la stessa gomma. Ma non sono solo le Honda a preoccuparmi, perché anche Vinales ha un buon passo e, soprattutto, ce l’ha Iannone con la nostra stessa gomma: al momento è il secondo più costante dopo Marquez. Questo rimescola un po’ le carte, anche perché la Ducati va fortissimo in rettilineo e in caso di battaglia sarà difficile superarlo».


Sei sorpreso di queste difficoltà su una pista teoricamente a te favorevole?

«Sinceramente no: le statistiche, quello che è successo in passato, sono utili solo per parlare e scrivere i giorni prima del GP. Poi, sia in negativo sia in positivo, può cambiare tutto: ho tanta esperienza, so ormai che è così».


Iannone può essere un tuo alleato o un tuo “nemico”?

«Spero che dia più fastidio a Lorenzo che a me: solitamente, però, Jorge lo passa subito, io no…».