MotoGP, Assen 2015. Le pagelle del GP d'Olanda

MotoGP, Assen 2015. Le pagelle del GP d'Olanda
Giovanni Zamagni
Dieci a Rossi, perfetto; 9,5 a Marquez, doveva provarci; 7 a Lorenzo e a Iannone. 5 a Dovizioso
29 giugno 2015

VALENTINO ROSSI VOTO 10

Perfetto dal primo giro di giovedì mattina all’ultimo di sabato pomeriggio. Sempre davanti, sempre a dettare il ritmo, in prova come in gara, nell’ennesima trasformazione vincente della sua incredibile carriera. I 26 giri sono stati un concentrato di velocità, tattica, aggressività, intelligenza, pazienza e nell’ultima chicane ha dimostrato una capacità di reazione pazzesca: chiunque altro ci avrebbe impiegato qualche secondo a capire cosa stava succedendo, lui, presa la sportellata, ha fatto immediatamente l’unica cosa possibile per vincere il GP. Scegliete voi l’aggettivo che preferite.

 

MARC MARQUEZ 9,5

Un campione ci deve sempre provare all’ultima curva, non deve tagliare il traguardo con il rimorso di non aver fatto il possibile per salire sul gradino più alto del podio. La sua manovra non è stata scellerata, tutt’altro, e sarebbe stata vincente contro qualsiasi altro pilota. Ma battere Rossi è un po’ più difficile e adesso il rischio è cadere nelle “sindrome Stoner 2008”, quando Casey, dopo il famoso sorpasso di Laguna Seca, perse la testa. Valentino è un avversario tosto, ma lo è anche Marquez, nuovamente veloce come nel 2014. Guerra psicologica.

 

JORGE LORENZO 7

Pur in grande difficoltà, è riuscito a limitare i danni conquistando un prezioso terzo posto. Dopo quattro vittorie consecutive e 103 giri in testa, ci sta una gara in difesa. Umano.
 


ANDREA IANNONE 7

Ottiene il massimo risultato possibile con una Ducati decisamente in affanno rispetto ai primi GP. Fino all’anno scorso si metteva in evidenza per sorpassi incredibili, ma errori altrettanto importanti, nel 2015 esalta per la sua concretezza. Encomiabile.

 

POL ESPARGARO 6,5

Finalmente davanti al compagno di squadra sia in prova sia in gara. Ma prendere quasi un secondo al giro è un po’ troppo per un Campione del Mondo. Da ricostruire.

 

CAL CRUTCHLOW 6

Dopo tre zeri consecutivi aveva assolutamente bisogno di portare a casa un risultato e ci è riuscito senza infamia e senza lode. La sensazione è che se prova a spingere un po’ di più va per terra, se amministra finisce lontanissimo. Sotto tono.

 

BRADLEY SMITH 5,5

Reduce da tre GP positivi è tornato nei ranghi. Secondo livello.
 


DANI PEDROSA 5

Dopo le prove sembrava competitivo, ma la caduta nel warm up l’ha messo KO fisicamente, psicologicamente e tecnicamente. Eterno Paperino.

 

ALEIX ESPARGARO 7

Con la Suzuki puoi farti vedere solo in prova e lui lo fa sempre al meglio. Veloce.

 

MAVERICK VINALES 6

Sempre dietro al compagno di squadra, ma in gara gli arriva in scia.

 

DANILO PETRUCCI 6,5

Velocissimo in prova, in gara fatica di più, sia per la moto sia per le sue difficoltà nei primi giri a serbatoio pieno. Ma la sua è una prestazione più che sufficiente. All’inseguimento.
 


ANDREA DOVIZIOSO 5

Ancora una volta viene rallentato da un problema tecnico, ma fino al 14esimo giro era stato protagonista di una buona rimonta, stava rimediando a una pessima qualifica. C’è sempre qualcosa che va storto. Sfortunato.

 

ALVARO BAUTISTA 6

Ha il merito di mantenere la calma e il sorriso: non è poco nella sua situazione.

 

MARCO MELANDRI 4

Si va avanti solo perché non si trova l’accordo sui soldi: così, però, ci perdono lui e l’Aprilia. Avvilente.

 

YAMAHA M1 VOTO 9

Sette vittorie in otto gare, un equilibrio generale che gli avversari si sognano: siamo vicini alla perfezione.

 

HONDA RC213V 8

Gli amanti della tecnica saranno sconvolti nel costatare che per ritrovare competitività si è dovuti tornare alla ciclistica 2014, ma quello che conta è il risultato.

 

DUCATI GP 15 6

Forse ci eravamo abituati troppo bene nelle prime gare, ma la GP15 non graffia più: in prova è più lenta anche delle Suzuki, in gara vede da lontanissimo Yamaha e Honda.

 

SUZUKI GSX-RR 7

Manca potenza, ma è più competitiva delle aspettative.

 

APRILIA RS-GP 4

Non si vedono miglioramenti.

 

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