MotoGP anticipata alle 11.30 (12.30 in Italia) per ragioni di sicurezza

MotoGP anticipata alle 11.30 (12.30 in Italia) per ragioni di sicurezza
Giovanni Zamagni
In caso di pioggia la curva 7 non drena. L'unica soluzione è anticipare la MotoGP per avere eventualmente più libertà di posticipare l'orario
25 agosto 2018

SILVERSTONE – La comunicazione viene data durante la conferenza stampa dei tre piloti in prima fila: la gara della MotoGP è anticipata alla 1130 locali (le 1230 in Italia), mentre la Moto3 slitta alle 13 e la Moto2 rimane invariata alle 14.30. Il motivo è semplice: si proverà a disputare in tutti i modi la MotoGP, anche, eventualmente, annullando le altre categorie. Il motivo è la pioggia, che rende la pista pericolosissima. «Se dovesse piovere come ha fatto durante le FP4, non si corre» dicono all’unanimità i piloti della MotoGP (e non solo). Quanto successo durante le FP4 è stato incredibile e chi ci ha rimesso è stato Tito Rabat, caduto alla curva 7 e poi colpito dalla moto di Franco Morbidelli, che gli ha causato la frattura scomposta del femore e la frattura composta di tibia e perone. Tito ha perso molto sangue e per evitare il pericolo di un’infezione è già stato operato a Cardiff, dove rimarrà almeno per tutta la prossima settimana, prima di essere trasferito a Barcellona, dove lui avrebbe voluto essere operato. La sua stagione, probabilmente, è finita qui, ma questo è il minore dei problemi: speriamo si riprenda nel miglior modo possibile.

 

PARLA IL DIRETTORE CORSA

Una situazione veramente inspiegabile, considerando che l’asfalto è stato rifatto quest’anno e che in Gran Bretagna dovrebbero avere ben presente la possibilità che piova. Invece, il nuovo lavoro non ha eliminato le buche, ma le ha addirittura aumentate, ed essendo cambiata in alcuni punti l’inclinazione, quando piove l’acqua non drena, ma si accumula fino a creare il pericolosissimo “acquaplaning”, in particolare alla curva sette, ma anche alla otto. Una situazione davvero pericoloso e la determinazione dei piloti a non correre in caso di pioggia, ha portato all’anticipo del GP: mettendo in programma alle 11.30, si avrà eventualmente la possibilità di ritardare la partenza fino a quando c’è luce, per poi eventualmente cancellare le altre categorie. Non esiste un piano B: se la gara non verrà disputata, verrà annullata e non recuperata.
 

«In caso di pioggia normale non ci saranno problemi – spiega Mike Webb, il direttore di corsa -, come si è visto nelle FP2 della Moto2. Ma se pioverà come nelle FP4 della MotoGP, non ci saranno le condizioni per correre. Durante la notte verrà fatto tutto il possibile per cercare di migliorare la situazione nei punti critici, ma se domani dovesse piovere troppo forte, la gara verrà cancellata».

Non resta che sperare nel sole, anche se il meteo prevede pioggia per tutto il giorno, con un aumento attorno alle 13.