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Tagliare il traguardo settimo da rookie, dopo aver passato un'intero inverno in carrozzina. A Jerez si è visto tutto il talento di Guido Pini: il pilota Intact GP sta iniziando a farsi vedere nelle posizioni di vertice della categoria cadetta del Motomondiale, nonostante le difficoltà all'esordio.
"Con il settimo posto non sei mai contento, ma sono stato con il gruppo subito dopo il primo, ho lottato con tutti i piloti che almeno una volta sono andati a podio nel mondiale: il prossimo spero di essere io. Questo inverno è stato difficile, dal 20 dicembre fino a febbraio l'ho passato in sedia rotelle per un infortunio, mi sono rotto entrambe le gambe in allenamento. Sapere di fare il mondiale mi ha emozionato e caricato: iniziare non è stato facile, ma in Qatar (gara che Guido ha finito in decima posizione, ndr) abbiamo visto la luce e siamo migliorati. Fare la gara davanti nel primo gruppo cambia un po': fa vedere che ce la puoi fare. Avere Alvaro Carpe (rookie spagnolo del team KTM Ajo, ndr) davanti mi ha fatto pensare che davanti ci potevo stare anche io, volevo arrivare per forza (...)", ha commentato a Sky dopo la gara.
Classe 2008, nato a Borgo San Lorenzo, a pochi metri dal circuito del Mugello, Guido ha iniziato a correre nel 2013. Nel palmares ha un secondo posto nel campionato europeo Minimoto Junior B nel 2017 e un primo posto nel campionato europeo Minimoto Junior C nel 2018.
Nel 2020 ha conquistato un secondo nel CIV PreMoto3 e nel 2022 anno ha vinto la European Talent Cup. Nel 2023 e nel 2024 è stato undicesimo e tredicesimo nella Red Bull Rookies Cup e, sempre l'anno scorso, ha chiuso la stagione del JuniorGP al secondo posto.
Quella di quest'anno è la sua prima stagione nel Motomondiale: Pini è stato ingaggiato dal team Intact GP ed ha come compagno di squadra lo spagnolo David Munoz.
"La mia passione è nata sicuramente dall'ambiente in cui abito: abitando a pochi passi dall'autodromo si sentono i rumori che vengono dal circuito. Poi la passione per le moto mi è stata trasmessa anche dal nonno, dagli zii e dal babbo: è partito tutto da loro", aveva raccontato Guido a Moto.it ad EICMA, nel 2022.
"Non penso che ci sia una parola in italiano che possa descriverlo, ma è tutto un insieme di fattori: l'adrenalina prima della gara, il momento in cui sali sulla moto. Passa un po' tutto, rimane un po' di tensione fino a quando si spegne il semaforo e parte la gara".
Da anni inoltre, Guido Pini fa parte dei Talenti Azzurri, il progetto della Federazione Motociclistica Italiana che sostiene i giovani piloti italiani di tutte le discipline motociclistiche.
Il progetto esiste da una decina di anni e ha già avuto nel suo vivaio nomi noti come Celestino Vietti, Tony Arbolino, Filippo Farioli, Matteo Bertelle, Alberto Surra.
Nel 2023, Moto.it ha passato una giornata di allenamento con loro e, nei momenti di pausa, ha avuto la possibilità di parlare un po' con Guido e con gli altri ragazzi e ragazze.