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A sorpresa, poco prima dell'inizio della Sprint del Gran Premio di Spagna a Aragon, Luca Marini ha rilasciato una breve intervista in collegamento a Sky, rassicurando sulle sue condizioni di salute. Il pilota italiano infatti sta per tornare in Italia dopo il brutto infortunio procuratosi a Suzuka, nel corso di un test in prepazione della nota 8 Ore, lo scorso 28 maggio.
"Sono in aeroporto, stamattina ho fatto tutti gli ultimi controlli, le ultime analisi, e mi hanno detto che potevo tornare in Italia. Abbiamo preso il primo volo possibile per tornare a casa", ha esordito Marini. "Ancora è dura: diverse cose mi fanno male ancora, è stata una botta grossa, la peggiore di tutta la mia carriera, di quelle che non ti dimentichi mai. Devo capire ancora, facendo altri esami e accertamenti a casa con i dottori in Italia, quale sia la situazione e quando potrò tornare, però stiamo cercando di fare il possibile per tornare il prima possibile".
Poi, il pilota Honda ha raccontato la dinamica del suo incidente: "Diciamo che il circuito ha delle vie di fuga non adeguate alle moto moderne, perché adesso anche le Superbike vanno fortissimo, le gomme che si usano sono molto buone e ti permettono di andare veloce, le vie di fuga non sono sufficienti. Però è una cosa che si sa. In frenata di curva 1 non mi è entrata la terza, sono rimasto in una inter-marcia tra la terza e la quarta, come se la moto fosse rimasta in folle. Non ho fatto in tempo a prendere la frizione in mano che poi è entrata di colpo la marcia, si è bloccata la ruota posteriore e mi ha lanciato. Stavo andando ancora tanto forte e sono finito contro le protezioni"
"Sono stato da subito sereno, sono rimasto sempre consapevole e lucido di quello che fosse successo, sono riuscito subito a capire la gravità della situazione ma con l'ottica di rientrare quando il mio corpo me lo consentirà", ha detto. "In una settimana ho già avuto un miglioramento incredibile, poi sono stato con Marta, Angelina e mia mamma che mi hanno aiutato a stare più sereno e a prendermi questi giorni nel modo migliore possibile per ricaricarmi e per guarire nel modo migliore possibile, guardando da ieri i turni di prove che da fuori è brutto da vedere. Sono rimasto in contatto con la squadra e gli ingegneri per capire come sta andando la situazione questo weekend".
"Ho una moto simile di allenamento, è una moto che conosco bene, ma il problema è che, siccome la gara di Suzuka è una endurance e bisogna dividersela tra altri piloti, è sempre un compromesso. Per me la gara sarebbe stata complicata da sostenere, perché facevo fatica a stare nella moto per via delle altezze degli altri piloti. Sicuramente sarò al Mugello!", ha concluso.