MotoGP 2025. GP di Germania. Marc Marquez, Sprint in rimonta: "Ho rischiato per prendere Bezzecchi, ma oggi è il compleanno del capo, Gigi: è per lui"

MotoGP 2025. GP di Germania. Marc Marquez, Sprint in rimonta: "Ho rischiato per prendere Bezzecchi, ma oggi è il compleanno del capo, Gigi: è per lui"
Il fuoriclasse ha ottenuto la 10ª vittoria su 11 Sprint nel 2025. Una vittoria molto meno scontata del previsto, a causa di un errore alla prima staccata
12 luglio 2025

Marc Marquez ha vinto anche la Sprint del Sachsenring, ma è stata una vittoria in rimonta. La risalita è stata necessaria perché, dopo essere partito bene, il 93 ha staccato lungo alla prima curva, rientrando in quinta posizione.

Da lì è nata una risalita che l'ha portato a recuperare e poi passare Quartararo e Bezzecchi. Quest'ultimo è stato sorpassato nell'ultimo giro ("mi sarei divertito di più se fosse durata un giro meno").

MM, dopo la sua 10ª vittoria nelle Sprint del 2025 (16 vittorie su 21 gare complessive), ha parlato con i giornalisti in sala stampa e con la tv italiana. Di fronte alle telecamere ha dedicato la vittoria a Gigi Dall'Igna, che oggi compie gli anni e che non è presente in Germania.

Ha tirato fuori il cannibale che è in te, eri indietro di tre secondi e mezzo e avevi detto che avresti pensato al campionato... Congratulazioni!

"Grazie. Ora sorridiamo perché è finita bene e siamo molto contenti, ma a pensarci bene, abbiamo rischiato troppo, soprattutto considerando la differenza punti, che era di tre in più o meno. Comunque, sto lavorando sul mio autocontrollo, sulla gestione di tutte le situazioni, ma oggi è andata così. Ho seguito il mio istinto e ho visto che stavo andando bene, che mi stavo divertendo. Avrei potuto cadere? Sì, perché ho rischiato per raggiungere Marco, ma è andata bene, e anche questo fa parte del mio carattere, che bisogna controllare, soprattutto in allenamento e nelle situazioni in cui bisogna gestire. Come mi ha detto un mio amico prima della gara: "Hai un vantaggio? Tutti ti hanno detto che devi gestirlo, ma anche che lo puoi usare. Se cadi, hai comunque un vantaggio, quindi non puoi scendere in pista, soprattutto in quelle condizioni, pensando di non cadere"

Quando quell'istinto entra in gioco, ti piace di più, no?

"Beh, è stata la Sprint, tagliare il traguardo mi ha dato la carica più grande, ma soprattutto per la situazione, l'adrenalina e quella sensazione che provi quando sei al limite e ci sono così tante curve in cui o entri o non entri. A volte va male, e ti chiedono: "Cosa ha fatto?", "Perché ha fatto questo o quello?", ma quando va bene, vale la pena sottolinearlo"

Perché hai sofferto così tanto all'inizio?

"Ci ho messo molto tempo a portare le gomme in temperatura. Credo che sia stato anche uno dei motivi principali per cui sono stato così veloce a fine gara, perché gli altri hanno portato le gomme in temperatura prima, ma poi hanno faticato di più. Nel mio caso, è stato il contrario. All'inizio non riuscivo a raggiungere la temperatura giusta, ma quando ci sono riuscito, lì mi sono sentito più a mio agio"

Nel tuo percorso di miglioramento personale, hai mai vissuto momenti come questo?

"Un pilota non perde velocità, non la perde da un giorno all'altro. Quello che succede è che quando si entra in un circolo vizioso senza ottenere risultati, si perde fiducia. Per esempio, l'anno scorso non avrei fatto questo tipo di gara, non perché mi mancasse la velocità, ma perché mi mancava la fiducia per raggiungere tutti questi obiettivi. Ma quando le cose iniziano ad andare per il verso giusto e si acquisisce fiducia, si provano delle cose, funzionano e si entra in un circolo, come un centravanti che segna gol in tutti i modi. È un circolo vizioso di fiducia, di essere nel posto giusto e sperare di non mollare, perché è uno sport in cui il rischio è sempre presente e oggi, per esempio, uno dei punti che avevo più in mente, in qualifica e in prova, non era l'incidente, era Brno. Non è cadere qui e pensare di essere caduto, è stato saltare la gara di domani e quella di Brno, per esempio: come è successo a Morbidelli, spero di no, che si sia fatto male, ma la verità è che un pilota non può scendere in pista pensando di non potersi fare male. L'ho fatto nei primi due giri, che se le gomme, che c'è la linea bianca e questo aggiunge due secondi al cronometro in un colpo solo"

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A Sky ha detto: "Alla prima curva e ai primi due-tre giri facevo fatica a mettere la gomma in temperatura. Già in prima curva volevo frenare tardi, staccare forte per avere meno rischi, mi è uscito male. Poi ho iniziato a sentirmi meglio. Ho preso un po' di rischi per prendere Bezzecchi ma ci stava perché oggi è il compleanno del capo, Gigi: è per lui".

Ancora sulla prima curva: "Ho staccato tardi, non ho preso bene il riferimento, ho lasciato il freno davanti perché pensavo di poter rallentare dopo, nell'ultima parte, ma la gomma non era in temperatura. Potevo tenerla più stretta, ma con più rischio per la chiusura del davanti. Oggi siamo contenti, ma ho preso troppo rischio: sto lavorando sul mio stare calmo, ma l'impulso è stato buono. La prima volta, con Quartararo, potevo cadere. All'inizio non volevo rischiare, guardavo il cordolo, la linea bianca e non guidavo bene. Ho pensato di fare il mio e dire: "Se cado, cado". Il secondo posto a Le Mans, Silverstone andava bene, perché non mi riescono bene, qua no. Mi fa più paura cadere e farmi male: non ho paura di farmi male, ma la prossima settimana abbiamo Brno e non voglio saltare gare. Non puoi salire sulle moto se hai paura di cadere. Un mio amico ha detto che ho vantaggio di vincere ma ho vantaggio anche per gestire: se cado almeno ho un po' di margine per un po'".