MotoGP 2024. GP di Spagna. Pecco Bagnaia: "Con Marc Marquez bisogna giocare così, sennò perdi”

MotoGP 2024. GP di Spagna. Pecco Bagnaia: "Con Marc Marquez bisogna giocare così, sennò perdi”
Giovanni Zamagni
Il campione del mondo conquista un successo straordinario, al termine di una esaltante sfida con Marc: “La vittoria è arrivata al 60% grazie al primo giro, ma la lotta con Marquez è stata veramente bella. Un risultato fondamentale dopo due GP difficili: questo è il nostro potenziale”
28 aprile 2024

Jerez Cristian Gabarrini, ingegnere capo tecnico di Pecco Bagnaia, ha vinto gare e titoli mondiali con piloti come Casey Stoner, Jorge Lorenzo, Marc Marquez. Oltre che con Bagnaia, naturalmente.

Quindi è uno abituato - o meglio: dovrebbe essere abituato - a certi risultati. Eppure, questa volta, perfino Cristian è emozionato come poche volte nella sua straordinaria carriera.

“Sì, l’ho visto molto contento. Siamo una squadra molto unita: se siamo in difficoltà, lo siamo tutti assieme. Vincere in questo modo dà una bella scarica”

È giusto dire che è la vittoria più bella della tua vita?

“Non saprei dire qual è la più bella: sicuramente è nelle prime tre, una di quelle da ricordare. Un successo ottenuto dopo una lotta incredibile, in particolare al primo giro. Ma anche la sfida con Marquez, gli ultimi giri: è stata una vittoria “scolpita” bene”, con Marquez bisogna sempre gettare il cuore oltre l’ostacolo”

Hai visto cadere Martin davanti a te: cosa gli è successo?

“È difficile da capire: io ho staccato forte, forse lui ha frenato un po’ troppo e gli si è chiuso l’anteriore”

Quando è scivolato, hai pensato di accontentarti di guadagnare 20 punti su Jorge?

“Sinceramente no, nemmeno per un momento: non è una fase del campionato in cui devi pensare a certe cose”

Quanto ti serviva non solo la vittoria, ma anche una vittoria così: il doppio sorpasso all’esterno del primo giro, la sfida con Marquez, il primato della pista al terzultimo, giro?

“Serviva a me e alla squadra dopo due gare di fila in difficoltà. Non è stato un periodo facile: inizi a farti molte domande, devi trovare una soluzione e ci siamo riusciti: siamo stati molto bravi in questi giorni a trovare una migliore fiducia. E domani nei test finiremo il lavoro iniziato venerdì”

Ma cosa ti fa più godere tra il sorpasso all’esterno, la sfida con Marc e il giro veloce?

“Sono tre cose diverse. Sicuramente il sorpasso all’esterno è stato bello, ma anche la lotta con Marc, così come il giro veloce di forza nel finale. È stato tutto bello, però credo che il 60% del merito della vittoria sia il doppio sorpasso all’esterno. Ci avevo provato anche ieri, ma alla sei l’asfalto era bagnato all’esterno e per questo non è andato in porto"

È stato importante far vedere a Marquez di essere capace di giocare duro, con i gomiti larghi…

“Bisogna giocare così: è l’unico modo per stare davanti. Se ti tiri sempre indietro, diventa tutto più complicato. Abbiamo fatto il massimo: è stata una lotta dura, ma fatta nel modo giusto. In generale, sono estremamente contento per il risultato: è stata una bella dimostrazione di forza”

Hai temuto di cadere con Marc?

“No, anche se, solitamente, chi ha all’interno in queste situazioni ha sempre la peggio. Credo che nella MotoGP di oggi sia quasi “normale” avere dei contatti, perché chi si infila deve essere molto aggressivo per superare l’avversario. Può succedere di toccarsi”

Anche ad Aragon te l’eri giocata fino al traguardo con Marquez: sono paragonabili?

“Ad Aragon, Marc ci aveva potuto provare fino all’ultimo, qui sono riuscito a prendere un piccolo vantaggio”

Adesso sei secondo nel mondiale a 17 punti da Martin: anche sotto questo aspetto è un successo fondamentale.

“Il campionato è veramente lungo, in questo momento non serve guardare i punti più di tanto. Bisogna solo concentrarsi sulla moto, lavorare come abbiamo fatto in questo fine settimana, trovare le migliori soluzioni possibili e poi fare le gare come siamo capaci: quando ci troviamo bene, alla fine lottiamo sempre per il podio. Ed è la cosa più importante”

Nel parco chiuso vi siete abbracciati: tra di voi c’è rivalità, ma anche rispetto.

“Il rispetto è fondamentale, non solo per i piloti, ma anche per lo spettacolo e i tifosi”