MotoGP 2024. Giacomo Agostini: “Marquez con Gresini, bello, ma c’è qualcosa che non sappiamo”

MotoGP 2024. Giacomo Agostini: “Marquez con Gresini, bello, ma c’è qualcosa che non sappiamo”
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Giacomo Agostini è in treno, sta andando a Roma per festeggiare il novantesimo dell’Api, con Api si vola. Ancora non sa dell’ufficializzazione, gli leggiamo al telefono il comunicato e le parole di Marc Marquez. Ecco il pensiero del 15 volte campione del mondo
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
12 ottobre 2023

Ago appare piuttosto perplesso.

“E’ particolare, non è da tutti lasciare la Honda che è la numero 1 al mondo, e credo lo abbia fatto perché la Honda non gli ha garantito quello che lui si aspettava, lo sviluppo, eccetera. Diversamente non l’avrebbe fatto. E non capisco il fatto dei soldi. A meno che ci siano delle cose che non sappiamo: magari ha trovato un grosso sponsor che lo seguiva lì e non alla Honda. Marc trova la moto dell’anno prima in un team privato, lascia la Honda che vince in Formula 1… Ci sono tante domande e nessuna risposta….”

Ad Ago piace fare i paralleli, oggi e ieri.

“Nel ‘65 alla MV avevo di fianco un certo Mike Hailwood, quindi è stato un anno di apprendistato. Alla fine dell’anno Mike si presenta al conte Agusta e gli dice: “Io la saluto perché cambio”. Motivo? E’ giusto che ogni squadra abbia il suo pilota, lascio alla MV un grande pilota e io vado alla Honda come Read è alla Yamaha. Bene, adesso se corriamo tutti con la Ducati, da italiano sono contento, ma gli altri si sminuiscono, tutti. E non abbiamo bisogno di un monomarca ma di tutte le case principali… “

Adesso la MotoGP è più debole?

Oddio, adesso magari c’è la curiosità di vedere Marquez, e quello che potrà fare. Per imparare non deve andare a scuola dieci anni. Torno a Mike Hailwood che è stato grande, lui correva con la Honda 350 e 500 e quando andavamo al Sachsenring saliva sulla MZ due tempi e vinceva anche con quella... me lo spieghi, questo fatto?”

Forse erano moto meno sofisticate, non c’erano mille regolazioni da fare in tutti i turni…

Guarda: tutta questa tecnologia non aggiunge nulla, toglie. Quando ho chiesto agli ingegneri di eliminare un po’ di questa elettronica loro mi hanno risposto: il pilota non riuscirebbe a guidarla, la moto. Insomma hanno ammesso che il pilota conta molto meno, e io invece vorrei dare più peso al pilota. Comunque sia, Marquez farà in fretta: se ancora ha il talento, dopo due settimane o anche meno ti farà vedere lui…

Può vincere le gare?

Madonna… !

Può vincere anche il titolo?

Può vincere molto… Io credo che abbia pensato: conosco mio fratello, vedo che cosa sta facendo con la Ducati di Gresini, io che vado quattro o cinque decimi più veloce dovrei stare davanti a tutti… E infatti l’ha anche detto: voglio divertirmi… Vuole correre e vincere, diversamente starebbe a casa”.

E si dice che tu abbia un debole per lui...

La gente dice che tengo a questo e a quello. Io sono per il pilota che ammiro e che mi dà gioie, Marquez ci ha fatto godere, andava al 100 per 100 sempre, e se è vero che lui deve ringraziare la Honda è vero anche il contrario. Sono alla pari.

Cambiare fa sempre bene?

Certo, ma la verità è che probabilmente c’è qualcosa che noi non sappiamo. Cambiare fa bene, ma io sono passato dalla MV alla Yamaha, dalla MV che faceva cento moto al giorno alla Yamaha che ne faceva diecimila, al giorno...