MotoGP 2023. Loris Reggiani: “Marquez non sembra più il pilota di prima”

Giovanni Zamagni
L’ex pilota romagnolo è stato ospite della diretta #4chiacchierecon… Tanti gli argomenti affrontati: il formato 2023, Bagnaia, Yamaha, Honda, Ducati, team satelliti. Come sempre, Loris è molto chiaro e netto nelle sue analisi: ecco una sintesi di quanto ha detto
30 giugno 2023

E’ sempre interessante ascoltare l’opinione di Loris Reggiani: si può essere d’accordo o meno con lui, ma la sua analisi è sempre puntuale, molto c’entrata sull’argomento. Ecco, argomento per argomento, la sintesi di quanto emerso nella diretta #4chiacchierecon…

MotoGP 2023: “E’ una formula troppo aggressiva”

Non ho ancora le idee tanto chiare, c’è qualcosa che non torna. La Sprint, che teoricamente sembrava dovesse essere il momento pericoloso, ha ribaltato la situazione: ai miei tempi, nei primi giri della gara si prendevano le misure, non si spingeva subito dall’inizio. Invece con questa formula, sei già abituato al circuito, agli avversari, alle frenate, alle gomme e a tutto il resto; quindi alla fine sembra che i giri più pericolosi ed aggressivi siano i primi della domenica. Per quanto riguarda il formato, mi piacerebbe una formula meno aggressiva: è tutto molto rischioso. Si parla sempre di quanto il motociclismo faccia per la sicurezza dei piloti, questa è una inversione di tendenza mostruosa, urla vendetta.

Team satellite: “Può vincere il titolo solo se l’avversario è di un’altra Casa”

Può vincere il titolo quando l’avversario è un pilota di un’altra Casa. Se io fossi la Ducati, tanto per fare un esempio, e avessi la possibilità di conquistare il campionato con tre squadre diverse, mi piacerebbe farlo con il mio team interno. Se potessi, farei qualcosa per far vincere il mio e far perdere l’altro...

Bagnaia: “Campione, non si discute”

Se uno vince il mondiale è un campione, al di là della moto che ha. Non c’è solo la sua Ducati in pista, lui è fortissimo. Mi spiace solo che il titolo 2022 sia stato “viziato” dalla penalizzazione inflitta a Quartararo in Olanda.

Concessioni per Honda e Yamaha: “ Dorna deve risolvere questo problema”

Sono d’accordo con la posizione di Carlos Ezpeleta: a me non piace vedere un monomarca, anche se è italiano. Come non mi piaceva quando c’erano tutte le Honda davanti. Ma non erano otto e qualche altra moto si inseriva. Credo che anche Ducati sappia bene che se ci sono più Case competitive, chi vince ha più vantaggio a livello di immagine. Sono sempre stato nazionalista, ma così mi sembra squilibrata. Si è ribaltata la situazione: sembra che Ducati - soprattutto - ma anche KTM, abbiano a disposizione più soldi per lo sviluppo. Vedere la Honda che copia tutto, credo significhi che non hanno più il budget di prima: se Honda e Yamaha hanno delle difficoltà, è necessario che Dorna trovi il modo di risolvere questo problema. Non si possono togliere sei moto dallo schieramento, se si perdono Honda e Yamaha si torna quando nei 2T c’erano solo loro”.

Marquez: “Non sembra più il pilota di prima”

Dopo quanto si è visto in Germania, la vedo molto dura per lui. Con quella moto lì, Rins ha vinto ad Austin: mi aspettavo che su un circuito così tanto favorevole come il Sachsenring, Marc facesse la differenza. Credo che abbia risentito un bel po’ di tutte queste cadute e fratture: quando ti fai male, ti rimane nella testa. Non so se è vero che non abbia più voglia di correre con la Honda: come si è visto in Germania, si impegna sempre, ma forse non gli viene più come prima. Adesso è un rischio troppo grande anche per un’altra Casa prenderlo, per diversi motivi: non è più il Marquez di prima; se non vince la colpa è della Casa, a meno che non ci sia un altro pilota con la stessa moto che gli stia davanti. Uno che costa così tanto, lo puoi prendere solamente se sei sicuro quasi al 100% che possa vincere.