MotoGP 2023. Le pagelle del GP di Francia: Marco Bezzecchi pronto per il titolo, Marc Marquez fa la differenza

MotoGP 2023. Le pagelle del GP di Francia: Marco Bezzecchi pronto per il titolo, Marc Marquez fa la differenza
Giovanni Zamagni
I voti di Zam ai protagonisti dell'ultimo weekend del motomondiale
15 maggio 2023

Marco Bezzecchi voto 9

“Sbaglia” qualifica e sprint ma in gara fa qualcosa di grande, gestendo molto bene una velocità nettamente superiore a quella dei rivali. Fa un solo errore, l’entrata su Marquez, ma rimedia immediatamente, bravissimo a gestire un momento che avrebbe potuto destabilizzarlo. Due vittorie, come Bagnaia e come nessun altro, una costanza importante, una crescita continua: è sufficiente per dire che è in lotta per il titolo? Ancora una volta: #SimplyTheBez

Jorge Martin voto 9

Primo sabato, secondo domenica: ben tornato. Peccato per qualche errore in gara, avrebbe potuto contendere il successo a Bezzecchi. Ha ritrovato la velocità conosciuta, il momento difficile sembra superato. Ma deve confermarsi a questi livelli, perché lui può giocarsi podio e vittoria in ogni GP. Finalmente!

Johann Zarco 8

Sul giro secco fatica molto più che in passato, la sprint gli serve per sistemare meglio la moto per la domenica, ma in gara è spesso protagonista di rimonte interessanti. Da nono a terzo, al di là delle cadute altrui, è certamente un bel risultato, considerando anche quanto andava forte nel finale. Tiene alto il morale degli appassionati francesi. Maratoneta.

Marc Marquez 7,5

Per me è stato grande sia sabato sia, anzi soprattuto, domenica. Peccato per la caduta, ma io credo che sia più giusto premiare la capacità di guidare sopra i problemi piuttosto che rimarcare l’errore commesso. Non dimentichiamo che non saliva in moto dal 26 marzo, che quella di domenica è stata la sua prima gara “vera” della stagione, che ha usato per la prima volta venerdì un telaio differente. Lo si può criticare per alcuni aspetti, ma per come guida la Honda lo si può solo elogiare. Punto di riferimento.

Augusto Fernandez 9

D’accordo, in qualifica e nella sprint ha fatto male, ma nel suo caso è giusto guardare solo a quello che ha fatto domenica: una gara straordinaria. Veloce e concreto, molto regolare, nessuno sbaglio: la KTM è cresciuta, ma lui ha fatto vedere di essere un degno campione del mondo. Che bello.

Aleix Espargaro 6

È il primo a dire: “Questa volta la moto era perfetta, ho sbagliato io cadendo in qualifica”. In gara, grazie anche agli errori altrui, rimonta dalla 14esima alla quinta posizione, facendo vedere di essere un pilota veloce. Peccato, si poteva fare di più. Manca sempre qualcosina.

Francesco Bagnaia 6

Mi è piaciuto per: la grandissima determinazione nel volere conquistare la pole contro Marquez; il carattere messo in mostra nella sprint. In gara poteva puntare in alto, ma poi c’è stato quell’incrocio con Vinales, che forse - ma molto forse - poteva evitare. Nel dopo gara, un signore a giustificare in qualche modo la brutta reazione di Maverick nella sabbia. Insomma, campione in tutti i sensi.

Maverick Viñales 5

Nella sprint ha fatto male (voto 4), ma in gara la sensazione è che fosse il più veloce, che potesse puntare alla vittoria. E quel sorpasso all’esterno della 4 su Marini è qualcosa di meraviglioso. Nell’incidente con Bagnaia per me è quello che tra i due ha meno responsabilità, ma la reazione di spintonare Bagnaia, mentre era a terra e infortunato, era da evitare, anche se in quel momento può essere comprensibile. Comunque, c’è sempre qualcosa che va male. Paperino.

Brad Binder 7

Da e prende sportellate, va avanti per la sua strada e non si lamenta mai. Sotto questo aspetto è encomiabile. Porta a casa un secondo posto nella sprint e tante recriminazioni per una gara che avrebbe potuto andare in maniera molto differente. Lo ammetto: mi piace un bel po’.

Fabio Quartararo 5

Chi gli sta vicino dice che è entrato in modalità “negativa” e questo condiziona il rendimento. Lo trovo assolutamente normale, anzi, mi sembra che stia tenendo botta fin troppo. In più, ci si mette un fisioterapista che sbaglia il trattamento al braccio destro prima della gara: non è il suo momento. Stagione durissima.

Fabio Di Giannantonio 6

Sufficienza di incoraggiamento per aver mostrato un piccolo miglioramento.

Franco Morbidelli 4

Non è lontano dal compagno di squadra, ma comunque sempre dietro. Futuro incerto.

Danilo Petrucci 7

Tutti i miei dubbi della vigilia sono stati cancellati dall’entusiasmo, dalla gioia, dalla passione che ci ha messo per sfruttare al meglio l’ultima (forse…) possibilità di guidare una MotoGP. Uno di noi.

Lorenzo Savadori 5

Il distacco è troppo elevato, ma non dimentichiamo che non correva da un sacco di tempo.

Jack Miller 5

Velocissimo nelle libere, tanto da far pensare che se la potesse giocare, si difende in qualifica, ottenendo però meno di quanto ci si aspettasse e affonda nelle due gare, cadendo sia il sabato sia la domenica. Certi limiti, purtroppo, rimangono. Sempre Miller.

Alex Rins 4

Inconcepibile la differenza di prestazioni tra Austin e tutte le altre piste. Boh…

Joan Mir 4

Prima di lui, hanno fatto più o meno male Lorenzo, A.Marquez, P.Espargaro; ma lui sta facendo di gran lunga peggio di tutti. Bisogna “salvarlo”.

Luca Marini 5

Che paura, che rischio: è andata benissimo. Conta solo questo.

Alex Marquez 4

Da Austin in poi si è perso. E, spesso e volentieri, è troppo aggressivo, molte volte coinvolto in incidenti che rovinano la gara altrui: è stato giustamente penalizzato per la manovra al primo giro su Binder. Non ci siamo.

Le moto

Ducati DesmosediciGP voto 9,5: Pole, vittoria nella sprint, tre moto sul podio in gara: non serve aggiungere altro.

KTM RC16 voto 9: Alla fine raccoglie meno del potenziale messo in mostra, ma la competitività di Le Mans è per certi versi più significativa di quella di Jerez.

Aprilia RS-GP voto 9: Ancora una volta raccoglie pochissimo, ma l’Aprilia a Le Mans andava forte.

Honda RC213V voto 7,5: È inferiore alle europee, ma ci pensa Marquez a tenerla a galla. Mezzo voto in più perché comunque sta spingendo sull’acceleratore per ritrovare competitività.

Yamaha M1 voto 4: “Sono tornato all’assetto e alle scelte del 2021” ha detto Quartararo. Come dire: si è lavorato invano per due anni. Il proseguo della stagione appare complicatissimo.

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