MotoGP 2023. Il futuro di Marc Marquez, per Giacomo Agostini la strada austriaca è percorribile

MotoGP 2023. Il futuro di Marc Marquez, per Giacomo Agostini la strada austriaca è percorribile
  • di Raul Martini
L'otto volte campione del mondo ha ammesso di non poter guidare sempre come in Francia. L'amico italiano ha parlato di MM e del suo futuro
  • di Raul Martini
19 maggio 2023

Marc Marquez ha dato in spettacolo in Francia ma, come da lui stesso dichiarato, ha guidato sopra i limiti della moto. Un modo di fare redditizio ma assai pericoloso. Troppo, per un pilota di 30 anni che viene da tre stagioni incredibilmente negative dal punto di vista fisico e di conseguenza psicologico.

Marquez non può guidare per 15 GP oltre i limiti della sua moto.

Tuttavia Honda è il suo presente e il suo futuro immediato, il 2024: “Ho la Honda per quest'anno e per il prossimo e devo continuare a lavorare per migliorarmi. Ho un contratto di due anni e ci credo ancora” ha detto il 93.

Su quanto fatto in Francia: "Ho detto nel box che sono ben preparato, ho guidato come non facevo da molto tempo, ma non possiamo fare così ad ogni gara, quindi non possiamo andare al limite”.

In gara MM ha usato la gomma anteriore dura “senza averla provata. L'abbiamo testato in gara, e ci ha permesso di salvare il risultato. Giocare queste carte è rischioso ma per me la cosa più importante psicologicamente è dimostrare che ci sono, continuare con questa fiducia in me stesso e aspettare che arrivino piccole cose dal Giappone. I risultati arriveranno se la moto mi accompagna”.

Soppesando le parole di MM e la forza della RC213V il quadro che ne emerge non è idilliaco: finalmente il 93 sta bene ma le buone prestazioni in Francia sono figlie di una sua over-performance e non della buona prova della moto. Basta vedere cosa hanno fatto gli altri piloti Honda.

Le parole dell'amico Agostini

A parlare di Marquez senior è stato anche l’amico Giacomo Agostini che a Marca ha detto: “La Honda è la più grande Casa al mondo e non è facile lasciare una squadra di questo livello. Al momento la squadra giapponese sta soffrendo, proprio come la Yamaha. Ma Marc non può correre con una Ducati, perché lì hanno già tanti piloti e stanno vincendo, quindi non hanno bisogno di lui”.

“È vero che la Casa di Borgo Panigale vorrebbe averlo – ha aggiunto -, ma ha già gente che trionfa e non è giusto cambiare chi già vince. Ci sono anche Aprilia o KTM che è l'unica squadra che si può considerare candidata visti gli accordi tra Marquez e lo sponsor Red Bull che sono molto forti".

Quindi per Ago l’accordo che lega lo spagnolo alla bevanda energetica potrebbe essere la chiave di volta della situazione. Tuttavia Agostini ha chiuso la sua riflessione tornando al punto iniziale: “Sono decisioni difficili da prendere, sono convinto che Honda e Yamaha torneranno al top. Marc deve avere pazienza, un po' soffrirà, ma dopo la pioggia arriva sempre il bel tempo”.