MotoGP 2023. GP della Thailandia. Luca Marini: "Volevo stare con Jorge Martin ma non ce l'ho fatta"

MotoGP 2023. GP della Thailandia. Luca Marini: "Volevo stare con Jorge Martin ma non ce l'ho fatta"
Giovanni Zamagni
Il pilota del team VR46 è soddisfatto del suo terzo posto: “La mia idea era provare ad attaccare alla fine, ma Jorge ha preso subito un margine che non sono riuscito a recuperare. Bella e pulita la sfida con Binder. Sono fiducioso per la gara: con la dura posteriore mi trovo meglio”
28 ottobre 2023

Buri Ram - Bella gara. Luca Marini può essere soddisfatto della sua prestazione, molto consistente, anche se alla fine ha dovuto arrendersi a Brad Binder.

Ecco come l’ha vissuta Luca.

“È stata una buona sprint. Sono partito bene, però nei primi giri non ero molto veloce: Binder ed Espargaro mi spingevano molto da dietro. Ho cercato di prendere il ritmo più velocemente possibile, ma con la media posteriore non mi trovo molto bene, ho poco grip, mi si muove tanto in uscita di curva e in ingresso. Vediamo domani se con la dura al posteriore possa cambiare qualcosa, ma mi aspetto che anche gli altri piloti preferiscano quella mescola, la moto si guida meglio. Sarà una gara difficile fisicamente, fa molto caldo e sarà complicato gestire la temperatura delle gomme, più che il consumo”

Sei scattato meglio di Martin, cosa è successo alla prima curva?

“Lui ha staccato veramente forte, ma ho fatto anche un po’ di strategia, perché sapevo che Jorge aveva qualcosa in più. Il mio obiettivo era quello di fare tutta la gara vicino a lui e poi provarci alla fine. Lui, però, è riuscito subito a prendere un po’ di vantaggio nei primi giri e non sono più riuscito a recuperare. Martin è molto efficace a partire e ad andare subito molto forte; se domani scatto bene come oggi, se ho la possibilità proverò a tirargli la staccata e stare davanti io per provare a fare una gara diversa, perché oggi non sono riuscito a batterlo. Mi aspetto che anche domani lui sarà più veloce di me, però in qualche modo si può provare a batterlo”

E con Binder come è andata?

“Con lui è sempre difficile, perlomeno è stata una sfida pulita: bello, mi sono divertito. Ho cercato di staccare forte, di chiudere il più possibile all’inizio, lui mi pressava, aveva qualcosa in più. Quando mi ha passato ho visto che era un po’ in difficoltà in inserimento: ho provato subito a ripassarlo, ma staccava fortissimo e quando lui tocca il gas ha un grip incredibile, riesce subito a darti qualche metro. Poi, anche se ho la sua scia, nel dritto non vado abbastanza forte per poterlo attaccare: se fossi riuscito a tenerlo dietro altre 3-4 giri, magari ce l’avrei fatta, perché quando sei dietro la temperatura della gomma davanti sale e diventa più difficile frenare”

Con la dura si può tenere un buon ritmo?

“Credo si girerà 2-3 decimi più piano rispetto a oggi, molto dipenderà dalla temperatura. Bisognerà capire quanto calerà la gomma, soprattutto sul dritto, perché in uscita dalla curva 1 e dalla 3 la fai “spinnare” moltissimo. Se sei da solo, diventa tutto più semplice, se sei assieme ad altri la gestione delle gomme diventa complicata”