MotoGP 2023. GP dell'India. Marc Marquez: “Sempre tre opzioni per il mio futuro”

MotoGP 2023. GP dell'India. Marc Marquez: “Sempre tre opzioni per il mio futuro”
Giovanni Zamagni
Il pilota della Honda è stato tra gli ultimi ad arrivare in circuito a causa di problemi con il visto: “Sono un po’ stanco, ma non avrò problemi a guidare”. Naturalmente si parla del 2024: “Non ho novità”. Ma, a differenza del passato, non dice più di avere un contratto per l’anno prossimo…
21 settembre 2023

È stato tra gli ultimi ad arrivare in India, causa problemi con il visto (evidentemente alla Honda faticano in tutto in questo periodo, anche nella logistica…), ma Marc Marquez assicura che non sarà un problema.

“Adesso sono solo un po’ stanco, ma la mia preparazione non è cambiata: non ci saranno problemi, anche perché la differenza di fuso con l’Europa è contenuta (3,30H, NDA)”

Inevitabilmente, con Marquez si continua a parlare di futuro: Marc non dice niente di nuovo, ma come si era già notato a Misano, il cambio di strategia è evidente. Fino a due settimane fa, Marquez ripeteva. “Ho un contratto con la Honda per il 2024”; oggi non lo dice più.

“La penso come un mese fa, in questo momento non ho novità. Non so se altri hanno piani per il futuro, io non ce li ho”. Poi, quando gli si fa notare che con l’annuncio (scontato) di Franco Morbidelli in Pramac viene meno una opzione, lui replica deciso: “Le mie possibilità rimangono tre

Quindi: Honda, Gresini e? La terza rimane una incognita (Marc ha scartato più volte la possibilità dell’anno sabbatico), Marquez sembra giocare su questo. Non se ne può più, speriamo che l’annuncio arrivi presto.

Nella conferenza stampa, l’intervistatore di Dorna parte chiedendogli dei test a Misano.

“Userò la stessa moto con cui ho corso nell’ultimo GP, il prototipo provato nei test va uguale o un po’ peggio… Quindi preferisco continuare con la RC213V che conosco: poi, se ci sarà da testare qualcosa di nuovo, lo farò”

Mattew Bird, l’intervistatore di Dorna, continua con quanto successo a Misano, prima in gara e poi nei test.

“Ho fatto una buona prestazione, ho tenuto un buon passo, che però mi ha fatto spendere troppe energie: per non ripetere l’errore di Le Mans, quando ero caduto, ho preferito rallentare nel finale. Ma la velocità c’era. Per quanto riguarda i test, io e Nakagami abbiamo preferito la RCV vecchia, Mir e Bradl la nuova: per quello che si è visto, abbiamo fatto un piccolo passo in avanti, ma per essere competitivi nel 2024 serve altro. Diciamo che abbiamo migliorato un decimo, per essere veloci ne servirebbero 0”6-0”7… Ci sono delle differenze, come, per esempio, la posizione di guida, ma il tempo sul giro non cambia. Dobbiamo migliorare in uscita di curva, in entrata non siamo messi così male”

L’ultima considerazione è sulla grafica speciale del casco.

“È un omaggio all’India”