MotoGP 2023. Enea Bastianini: “In Ducati fanno di tutto per mettermi a mio agio”

MotoGP 2023. Enea Bastianini: “In Ducati fanno di tutto per mettermi a mio agio”
Giovanni Zamagni
Per la prima volta in una squadra ufficiale, Enea sembra non soffrire troppo la pressione: “Mi trovo bene con tutti, Rigamonti ha un carattere tranquillo, quello che serve a me”. Sulla GP23: “Per il momento, la 22 è meglio, ma ha tanto potenziale: ci vuole un po’ di tempo”
10 febbraio 2023

Sepang - È sempre il solito Enea Bastianini: pacato, molto tranquillo nei suoi giudizi. La pressione, chiaramente, è molto diversa da quella che aveva fino all’anno scorso nella famiglia del team Gresini, ma Enea sembra subito essersi adattato bene alle nuove responsabilità.

“È stato molto bello tornare in moto e su una MotoGP. Mi sono divertito, le sensazioni sono state subito positive. Abbiamo iniziato presto a lavorare sulla moto nuova e fare delle comparative con la vecchia: in generale è stata una giornata positiva. La GP23 ha un buon potenziale, direi che siamo al 60%. Ho fatto molti giri con una, poi tanti con l’altra per capire le sensazioni: la GP22 è già a posto, al 100% e più di lì non può andare. La GP23 non è ancora al meglio, ci vuole del tempo”.

Con quale delle due hai fatto il tuo miglior crono?

“Con tutte e due…”

Dove deve migliorare la GP23?

“Dobbiamo capire come sfruttarla meglio al massimo angolo di piega, soffriamo ancora un po’: in quella fase, la GP22 è meglio”

E dove è meglio?

“Non te lo dico…”

Come ti sei trovato nella squadra ufficiale Ducati?

“C’è sempre emozione quando metto questi colori: sarà sempre bello, anche quando passerà l’euforia della nuova squadra. L’aspetto più importante è che mi trovo bene con i ragazzi, c’è un buon rapporto, dobbiamo continuare così”

Senti la responsabilità di dover indirizzare lo sviluppo?

“Sì e non è stato facile all’inizio, devi dare sempre il commento giusto. Quando ero incerto, dicevo: “non lo so”… ma credo che le impressioni riportate siano state buone e giuste, simili a quelle di Pecco. Credo di aver fatto un discreto lavoro”

Com’è fermarsi al box e avere attorno tanti ingegneri che ti ascoltano?

“Diciamo che per il momento hanno un po’ rivisto questo modo di fare per farmi ambientare meglio: ho un microfono così mi possono sentire tutti… Mi hanno lasciato tranquillo, ma prima o poi arriveranno tutti a sentire anche me”

Come va con Marco Rigamonti, il tuo nuovo capo tecnico?

“Bene: ci dobbiamo ancora conoscere meglio, ma credo che andremo d’accordo, ha un carattere tranquillo, quello che serve a me”