MotoGP 2022, test a Misano. Marc Marquez: “Rientro positivo, ma è presto per dire se sarò ad Aragon”

MotoGP 2022, test a Misano. Marc Marquez: “Rientro positivo, ma è presto per dire se sarò ad Aragon”
Giovanni Zamagni
Dopo 100 giorni di assenza, il pilota della Honda ha totalizzato 39 giri, con anche un buon ritmo: “All’inizio è stata dura, solo all’ultima uscita ho cominciato a divertirmi. Come è normale che sia, è stata però più la sofferenza. Sono soddisfatto per oggi, domani torneremo in pista, poi faremo le valutazioni"
6 settembre 2022

Misano Adriatico - Il piano era effettuare 40 giri: ne ha totalizzati 39, tutti al mattino. Il migliore il 28esimo, in 1’32”395, 0”864 più lento dell’1’31”531 di Aleix Espargaro. Marc Marquez non è solo tornato in moto, ma anche effettuato prove di aerodinamica - due carenature differenti - per la Honda: insomma, il rientro è più che positivo. Nel pomeriggio, fosse stato per lui avrebbe anche continuato, ma i medici, giustamente, lo hanno fermato.

“Mi sono potuto allenare solo per due settimane, è chiaro che adesso sono un po’ stanco. C’è ancora tanta strada da fare, ma mi sento bene. All’inizio non me la sono goduta troppo, le moto sono troppo veloci. Poi ho cominciato a divertirmi un po’ di più, guidando solo d’istinto. E’ normale che sia così dopo tanti giorni. Il tempo sul giro non è stato male, ma non era quello l’aspetto più importante di oggi. Quello che contava di più era verificare il mio corpo e tutto sta procedendo per la giusta direzione. E’ chiaro che non posso fare tanti giri consecutivi: il braccio sta funzionando nella maniera corretta, ma ovviamente non ho potenza sulla moto”.

Proverai anche domani?

Sì. Per questo oggi avevamo pianificato di fare 40 giri, effettuati tutti nella mattinata. Ho anche chiesto se potevamo farne altri nel pomeriggio, ma mi hanno fermato: è solo il primo giorno, dobbiamo lavorare per tornare in pista domani. Adesso ghiaccio e fisioterapia, fisioterapia e ghiaccio per recuperare forze. Il dolore è limitato, ma devo recuperare mobilità. Domani continuerò a pilotare: se potrò fare più giri di oggi, li farò.

In definitiva, ti sei divertito, o no?

Ho iniziato a divertirmi nell’ultima uscita, ma, onestamente, ho sofferto di più di quanto mi sia divertito. Ma è normale che sia così il primo giorno: anche se fai una preparazione invernale ottimale, il primo giorno in Qatar soffri. Queste moto hanno un sacco di cavalli, sono fisiche. Quando sono entrato in pista, tutti gli altri erano già molto veloci, vengono da una gara fatta qui: mi sono solo concentrato su di me, sul mio stile di guida. Non è andata male, domani cercheremo di fare un altro passo in avanti.

Hai provato la nuova aerodinamica: cosa puoi dire?

Sì, oggi ci siamo concentrati molto sul pacchetto aerodinamico e lo faremo anche domani: io ho ancora una possibilità di omologazione sulla mia moto. Oggi ho capito qualcosa, ma le sensazioni devono essere confermate domani, perché dopo 100 giorni che non guidi una moto, puoi anche essere veloce, ma non puoi fare valutazioni troppo accurare. L’aspetto positivo è che i miei commenti coincidono con quelli di Bradl (il collaudatore HRC che oggi è sceso in pista con l’aerodinamica provata da Marquez e con il prototipo 2023, nda).

E’ troppo presto per dire se sarai ad Aragon o quando tornerai in pista?

E’ troppo presto per capire: oggi sarebbe impossibile fare tutta la distanza della gara. Al massimo ne potrei fare 10, ma 25 o quelli che sono no di sicuro. Sono molto lontano dal poterci riuscire. Domani capiremo meglio: è importante tornare in moto domani, capire come reagisce il mio corpo e poi vedere anche cosa succede giovedì dopo i test. In questo momento bisogna procedere giorno per giorno, valutare sul momento cosa sta succedendo, capire cosa sta succedendo al corpo.

L’osso come è messo?

E’ a posto al 100%. Sento un po’ di dolore, anche sulla spalla, ma sono ok.