MotoGP 2022. Pramac pronta a ripetersi. Anzi, a migliorare

Giovanni Zamagni
Presentata la squadra toscana, “un secondo team ufficiale”, come ha sottolineato il direttore sportivo di Ducati Corse, Paolo Ciabatti. Nel 2021, la formazione di Paolo Campinoti ha conquistato tre titoli: miglior debuttante dell’anno (Martin), miglior pilota indipendente (Zarco) e miglior team. Ma punta ancora più in alto
2 febbraio 2022

Pramac vince - per distacco - il premio, inventato oggi, della migliore data per la presentazione della sua squadra MotoGP: il 2/2/22 alle ore 22 (della Malesia, dove sabato e domenica inizieranno i test in vernali). Confermatissimi, naturalmente, i due piloti Johann Zarco e Jorge Martin; confermatissime le moto, due DesmosediciGP22 ufficiali a tutti gli effetti; confermatissimo l’impegno totale di Paolo Campinoti, in MotoGP con la sua squadra da 21 anni. Leggermente nuova la colorazione, con più blu che piace tanto a Zarco, al debutto come team manager Claudio Calabrese, che sostituisce Francesco Guidotti, passato dopo 10 anni di Pramac alla KTM.

“Sono pieno di curiosità e passione per questo nuovo progetto: so che non sarà facile, ma allo stesso tempo sarà eccitante, non vedo l’ora di essere in pista” dice Claudio, da anni nella famiglia Pramac, con anche una esperienza da team manager nel progetto MotoE.

 

Martin/Zarco: due piloti molto interessanti

Calabrese dovrà gestire due piloti molto forti, con grandi ambizioni. 
“Nel 2021 - sono le parole di Martin - ho raggiunto il mio obiettivo: essere il debuttante dell’anno. Ho vinto una gara, ho fatto delle pole (4, NDA), per il 2022 le aspettative sono ancora più alte: finire il campionato nei primi 4-5 piloti. L’anno scorso mi sono fatto male a Portimao: credo di aver imparato tanto da quell’incidente”. 

Anche Zarco vuole migliorare da quanto appreso nella passata stagione.
“Sono ancora in fase di preparazione, i test fanno parte di questa preparazione: spero di aver fatto tutto meglio rispetto all’anno scorso. Il 2021 ho imparato nuovamente che una stagione è lunga, dopo che nel 2020 era stato tutto compresso in pochi mesi. L’anno scorso ero partito forte, ma poi ho avuto un calo: bisogna essere più costanti”.

Una squadra di riferimento, “un secondo team ufficiale”, come sottolinea giustamente Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse. Una bella realtà tutta italiana, con due piloti - uno spagnolo e uno francese - dalle grandi ambizioni: secondo molti, Jorge Martin è il campione dell’immediato futuro. Le qualità le ha. Johann Zarco deve vincere il suo primo GP in questa categoria: dovesse riuscirci, potrebbe fare un salto in alto importante.