MotoGP 2022. GP delle Americhe ad Austin, Pecco Bagnaia: "Ducati funziona bene su questa pista”

MotoGP 2022. GP delle Americhe ad Austin, Pecco Bagnaia: "Ducati funziona bene su questa pista”
Giovanni Zamagni
Il pilota della Ducati è decisamente sereno: “Finalmente possiamo pensare solo a come migliorare nella guida. Con le gomme usate ho un ottimo passo, nelle FP3 potrò fare due tentativi per entrare direttamente in Q2: è molto importante. Ho ritrovato ottime sensazioni”
9 aprile 2022

Austin - L’inizio è sicuramente incoraggiante: cinque Ducati nei primi dieci. Pecco Bagnaia è nono, ma, come suo solito, il venerdì si è preoccupato soprattuto del passo, non del giro secco. Normale, quindi, che Pecco sia molto sereno.

“Da come siamo partiti, è evidente che la Ducati funziona bene su questa pista. Qui, finalmente, abbiamo potuto iniziare in una maniera più “normale”: l’assetto è praticamente quello dell’Argentina, posso solo pensare a come migliorarmi in pista. È un bel modo di affrontare il fine settimana. Adesso l’obiettivo deve essere quello di entrare in Q2: avendo fatto un solo tentativo oggi, nelle FP3 ne avrò a disposizione due. Questa sarà una gara lunga e difficile per le gomme, bisognerà lavorare bene in questa direzione durante le FP4 per essere pronti negli ultimi giri”.

Insomma, hai ritrovato la fiducia?

“Abbiamo dovuto sistemare un po’ tutto sulla moto, ma non è male essere arrivati alla quarta gara con questo feeling, con la possibilità di pensare solamente a come migliorare nella guida”

Chi ti è sembrato competitivo nelle FP?

“Oltre alla Ducati, è andata bene la Suzuki, l’Aprilia, soprattutto con Vinales, e Marquez. In questo momento mi sembra che la Ducati sia molto forte, dobbiamo continuare su questa strada. Sarà importantissimo entrare in Q2: oggi abbiamo fatto un buon lavoro con le gomme usate, mentre con quelle nuove ho fatto un errore alla 11. Ma le sensazioni sono positive”

Come ti sembra il nuovo asfalto?

“Sicuramente è stato fatto un buon passo in avanti, ma non capisco perché non si possa fare un lavoro “definitivo”. E’ chiaro che avranno le loro ragioni, ma facendo così, l’anno prossimo si ripresenterà lo stesso problema, perché ci sono curve, come la 20, dove l’asfalto non è mai stato rifatto ed è davvero consumato. Comunque la situazione è decisamente migliore rispetto al 2021”