MotoGP 2021. Il GP di Valencia. Valentino Rossi: "Dal 2001 al 2005 il Valentino più forte"

MotoGP 2021. Il GP di Valencia. Valentino Rossi: "Dal 2001 al 2005 il Valentino più forte"
Francesco Bagini
Il pilota della Yamaha è in difficoltà su una pista tradizionalmente ostica: "Spero il meteo migliori perché oggi è stata difficile". Sul 200esimo podio: "Farmelo regalare dagli avversari? Sfortunatamente è impossibile, ma sarei molto contento"
12 novembre 2021

Valentino Rossi ha terminato l'ultima giornata di prove libere della sua carriera in ultima posizione, sia nelle FP1 bagnate, sia nelle FP2 asciutte.

"E' stata una giornata difficile, le condizioni erano pessime, con molta acqua in pista", commenta il 9 volte campione del mondo.

"Nel pomeriggio il tracciato si è un po' asciugato, ma non completamente. Qui non mi sono mai trovato a mio agio, per il layout e il poco 'grip'. Spero che il meteo si rassereni, così il circuito potrà migliorare e di conseguenza anche la nostra moto".

Oggi hai chiuso 21esimo con un distacco di 1.3 secondi dal primo. Con lo stesso 'gap' 10 anni fa saresti stato quinto.

"Sì, è impressionante. Anche in Portogallo, ad esempio, avevo un distacco di appena 8 decimi ed ero già 18esimo, nonostante Portimao sia un tracciato molto lungo. I piloti di oggi sono molto preparati, su tutte le piste. In MotoGP ormai sono tutti campioni del mondo. Inoltre le moto sono simili, anche quelle non ufficiali".

E se domenica gli avversari ti regalassero il podio rallentando?

"Sfortunatamente penso sia impossibile, ma sarei molto contento di salire per la 200esima volta sul podio. Li pagherei a fine gara o li inviterei al party alla sera (ride, n.d.r.)".

Avessi l'età di Fabio Quartararo, saresti competitivo come lui con queste moto e queste gomme?

"Difficile da dire. Penso di sì, dai. Sarei più giovane e potrei lottare con lui. Voglio rispondere di sì".

Come è stato lavorare con David Munoz?

"Mi sono trovato benissimo. E' un capotecnico molto bravo, di nuova generazione, con le 'palle'. Insieme a lui mi sono trovato bene, peccato non averlo avuto prima. E' una brava persona, anche con me ha imparato a sua volta qualcosa. L'anno prossimo sarà con Luca (Marini, n.d.r.) e lo aiuterà molto, ne sono sicuro".

Come cambierà il tuo apporto verso i piloti della Academy?

"Rimarrò una figura importante per i nostri piloti. Verrò ovviamente a vedere molti GP, seguirò gli allenamenti e darò i miei consigli. Penso di poterli aiutare con la mia esperienza. E poi, al di là delle vicessitudini della pista, siamo anche molto amici".

C'è un pilota della Academy a cui consegneresti il tuo testimone?

"Per me è difficile fare un nome. Ci alleniamo spesso insieme, mangiamo o giochiamo alla PlayStation. Per me sono tutti importanti allo stesso modo. Ovviamente ora lo passerei a quelli che faranno la MotoGP nel 2022. L'anno prossimo ci sono Pecco, Franco, mio fratello e Bezzecchi".

E invece come valuti Celestino Vietti?

"Lui è un pilota con un grande talento. Ha sofferto più di quanto mi aspettassi il passaggio in Moto2, perché arrivava da 'top rider' della Moto3. Sta facendo però un bel finale di campionato e si sta riscattando. Delle volte ha un carattere un po' difficile, ma nel 2022 penso possa lottare per la vittoria".

Il pilota di Formula 1 Lando Norris vorrebbe correre in auto con te, cosa ne pensi?

"Sono spesso in contatto con Lando. E' un mio fan e a Monza ha corso con un casco speciale simile al mio. Lo seguo, anzi, l'anno prossimo avrò anche più tempo per andare a vedere dal vivo la F.1. Norris è un grande talento, nonostante sia molto giovane. Ed è anche un ragazzo simpatico. Per me sarebbe fantastico dividere l'abitacolo con lui".

Abbiamo visto le tue moto campioni del mondo qui. Su quelle che hai a casa ci sali ogni tanto?

"Le vedo ogni giorno e, sì, ogni tanto ci salgo sopra. E faccio anche il rumore del motore, soprattutto prima di andare a letto (ride, n.d.r.)".

In quale stagione abbiamo visto il Valentino più forte?

"Dal 2001 al 2005".

Sei un grande appassionato di sport, hai un ricordo su Giampiero Galeazzi (scomparso oggi all'età di 75 anni)?

"Mi dispiace molto non ci sia più. Lui è diventato mitico con le telecronache dei fratelli Abbagnale nel canottaggio. Ma poi era bravissimo come commentatore sportivo in generale. Era un bel personaggio, mi faceva ridere l'imitazione di Nicola Savino su 'Radio Deejay', che lo prendeva in giro mentre parlava al telefono e poi quando chiudeva mandava tutti a... quel paese (ride, n.d.r.)".