MotoGP 2020. Johann Zarco: "Penalizzarmi sarebbe assurdo"

MotoGP 2020. Johann Zarco: "Penalizzarmi sarebbe assurdo"
Giovanni Zamagni
Il pilota francese è convinto di non aver sbagliato settimana scorsa: “Non ho fatto nessuna pazzia, non potevo fare niente di differente: ero davanti e sono stato toccato. Quanto è accaduto è chiarissimo: non vedo proprio perché dovrebbero punirmi”
20 agosto 2020

Domani non sarà in pista, ma non perché penalizzato: secondo le nuove regole, bisogna aspettare 48 ore dall’intervento chirurgico perché un pilota possa effettuare la visita medica per essere giudica “Fit” (idoneo) o “Unfit” (non idoneo) dopo un infortunio. Per questo non vedremo Johann Zarco domani nelle FP1, mentre per quanto riguarda una eventuale penalizzazione, alle 19,25 non è ancora stata comunicata. Zarco, in ogni caso, il suo verdetto o ha già emesso: “Sono innocente”. 
“Hanno ascoltato la mia versione: adesso hanno ben chiaro che non è stato fatto niente di fuori dal mondo, la spiegazione di quanto avvenuto è chiara. Io ero davanti: questo non significa che Franco abbia sbagliato e debba essere punito, ma non è colpa mia. Con Franco ci siamo “messaggiati” tanto domenica scorsa, ci siamo chiariti: siamo due piloti intelligenti, abbiamo capito cosa è successo. Ci siamo sentiti anche dopo l’operazione”.

Quindi ritieni che non debbano penalizzarti?
“Una penalizzazione sarebbe assurda, non ho fatto niente di fuori di testa: come potevo evitare il contatto quando ero davanti? Personalmente non potevo far niente di differente: ero davanti, sono stato toccato. Non vedo proprio perché dovrei essere penalizzato. Sinceramente sono sorpreso: capisco la sua posizione, ma quello che è accaduto è chiarissimo”.

Ma non hai lasciato spazio, come poteva evitarti?
“In quel punto, non puoi lasciare più spazio, non lo puoi fare considerando il tipo di curva: chi è dietro deve controllare lo spazio che c’è. La mia manovra non è stata pazza, anche altri piloti Ducati fanno quella traiettoria (quando sono da soli, però, non quando c’è un altro avversario, NDA)”.

Quindi nessuna manovra scorretta.
“Ho sentito tante cose sbagliate: frenare davanti a un pilota sarebbe pericoloso anche per me: queste moto non sono facili da gestire, a volte gli incidenti accadono. Io cerco di fare la mia strada, ma per me che non sono “nessuno” non è facile arrivare in cima alla montagna. Anche l’anno scorso in Australia dicevano che era colpa mia: è la seconda volta che mi trovo coinvolto in un incidente ad alta velocità, ma non sono io il colpevole”.

Come è andata l’operazione?
“Bene, ma sono state giornate intense. Dopo un lungo viaggio in macchina per andare a Modena, ho dovuto sottopormi ai test del Covid-19 e quindi l’operazione è stata fatta solo mercoledì pomeriggio. Per questo domani non sarà in pista: prima di avere il via libera dai medici devono essere passate almeno 48 ore dall’intervento”.

Eventualmente, sarà un problema perdere una giornata di prove?
“Non più di tanto: abbiamo tutti i dati di settimana scorsa”.