MotoGP 2020. Il GP di Portogallo da 0 a 10

MotoGP 2020. Il GP di Portogallo da 0 a 10
Giovanni Zamagni
Da zero a dieci: numeri, statistiche e voti sul GP di Portogallo. Un modo per ripercorrere quanto accaduto a Portimão, non solo in pista e non solo in MotoGP
24 novembre 2020

Non accadeva da 39 anni

Nel corso della stagione, in questa rubrica, sono stati fatti notare spesso i primati negativi della Honda. Non è quindi una sorpresa, ma sapere che la prima Casa motociclistica del mondo non sia riuscita a vincere nemmeno un GP, è davvero particolare. Non accadeva dal 1981, 39 anni fa: incredibile. Ma vero.

Zero, come le vittorie Honda in MotoGP

 

La peggior stagione di sempre

Valentino Rossi ha chiuso al 15 posto con 66 punti, con un solo podio conquistato: è la sua peggior stagione nel motomondiale. Nemmeno con la Ducati nel 2011 era andato così male: allora aveva chiuso la stagione al settimo posto, sempre con un podio e un quarto posto come migliori risultati.

Uno, come i podi di Rossi

 

Dominio (quasi) assoluto

Enea Bastianini campione del mondo, Luca Marini secondo: mai in Moto2 i piloti italiani avevano fatto doppietta. Se si aggiunge che Marco Bezzecchi ha finito quarto, ecco che il futuro fa ben sperare. Peccato non aver conquistato anche il titolo della Moto3.

Due, come i piloti italiani ai primi due posti in Moto2

 

Quante coincidenze

Il 3 è un numero speciale per Enea Bastianini, che non a caso ha conquistato il titolo con il numero 33, scelto per aver iniziato a correre a 3 anni e 3 mesi. Ma tre anche come la posizione conquistata in qualifica e in gara nel primo GP in Qatar, tre come i piloti italiani che hanno conquistato il titolo in Moto2…

Tre, come il numero magico di Bastianini

 

Come Quartararò, Morbidelli e Petrucci

Miguel Oliveira è il quarto pilota ad aver vinto un GP nel 2020 rimanendo al comando dal primo all’ultimo giro. Prima di lui ci erano riusciti: Quartararò (a Jerez2); Morbidelli (Misano1, Aragón2, Valencia2, ovvero tutti i GP vinti…); Petrucci (Le Mans). Più nello specifico, ecco quanti giri hanno percorso al comando i piloti della MotoGP: Morbidelli 97; Quartararò 58; Rins 31; Oliveira e Petrucci 26; Viñales 25; Miller e Bagnaia 15; Mir e Dovizioso 11; Binder 9; P.Espargaró 6; M.Márquez 2.

Quattro, come i piloti in MotoGP in testa dal primo all’ultimo giro in almeno un GP

 

Ducati, campione del mondo costruttori

Per la seconda volta nella sua storia, la Ducati ha conquistato il campionato del mondo costruttori: era già successo nel 2007, quando Casey Stoner vinse anche il mondiale piloti. Nella classifica costruttori si tiene conto solo del punteggio più alto ottenuto da uno dei piloti di ciascuna Casa. Nello specifico: Dovizioso e Miller hanno portato punti alla classifica Ducati in cinque GP ciascuno; Zarco: due GP; Petrucci e Bagnaia: un GP.

Cinque, come i piloti Ducati che hanno contribuito alla conquista del titolo

 

Il più veloce in prova

In una stagione nella quale i tre campioni del mondo non hanno conquistato nemmeno una pole (secondo le mie statistiche non era mai accaduto prima), Il pilota che è partito più volte di tutti dalla prima casella è stato Raul Fernandez in Moto3: sei pole per il pilota spagnolo. Non è un primato in questa categoria: Jorge Martin, nel 2018, era partito per 11 volte davanti a  tutti. Sempre Martin, aveva conquistato 9 pole nel 2017, mentre Rins nel 2013 e Miller nel 2014 ne avevano ottenute 8; 7, infine, per Cortese nel 2012.

Sei, come le pole di Fernandez

 

Bastianini come Mir

Sia in MotoGP sia in Moto2, il campione del mondo ha conquistato complessivamente sette podi. La differenza è che Bastianini ha vinto tre gare in Moto2, mentre Mir ne ha conquistata una sola. Per Joan tre secondi e tre terzi posti, per Enea un secondo e tre terzo posti. In Moto3, invece, Arenas ha ottenuto cinque podi: tre vittorie, un secondo e un terzo posto.

Sette, come i podi ottenuti dal campione del mondo MotoGP e Moto2

 

Arbolino
Arbolino

Secondo nel mondiale, ma…

Tony Arbolino ha conquistato il secondo posto nel mondiale, a soli 4 punti da Albert Arenas, pur avendo perso una gara non per colpa sua, ma per aver viaggiato in aereo assieme a un passeggero positivo al Covit, e di conseguenza messo obbligatoriamente in quarantena. Su questo è giusto recriminare, ma, secondo me, è anche giusto sottolineare come Arbolino abbia reso un po’ al di sotto delle aspettative, perlomeno delle mie. Ritengo Tony il più forte di questa stagione, come ha dimostrato anche nell’ultima gara arrivando quinto partendo dalla 27esima posizione (per colpa sua), ma durante l’anno ha sprecato troppe occasioni, spesso battuto nel finale.

Voto otto, a Arbolino

 

Coraggio e determinazione

Dopo le prove, sembrava che Sam Lowes non riuscisse nemmeno a correre. “Mi fa male, non ho forza, può essere pericoloso” ha confidato ai suoi uomini rientrando ai box dopo una caduta. Ma in gara ha dimostrato di avere un grandissimo coraggio e tantissima determinazione, arrivando addirittura a giocarsi la vittoria, nonostante qualche errore in frenata proprio per i problemi alla mano destra. In ogni caso, ha dimostrato di essere un gran pilota.

Voto nove, a Lowes

 

Campione del mondo!

Non serve aggiungere altro, ogni commento non ha la stessa forza: Enea Bastianini campione del mondo.

Voto dieci, a Bastianini