MotoGP 2020. I commenti dei piloti dopo il GP di Aragon

MotoGP 2020. I commenti dei piloti dopo il GP di Aragon
Giovanni Zamagni
Le dichiarazioni di Morbidelli, Vinales e Quartararo dopo il GP di Aragon
18 ottobre 2020

Franco Morbidelli: “Oggi mi è mancata la velocità e l’aggressività nei primi giri. Ho presto tanto tempo con Fabio, ho perso tempo quando mi ha superato Rins e quando mi ha passato Marquez. L’ho pagata, perché alla fine ero veloce. Io credo che settimana prossima avremo meno problemi, non dico che sarà più facile, ma ci sono aspetti dove lavorare che già conosci. Sicuramente diminuiranno i problemi fare un altro GP qui, anche in condizioni difficili.

Ho capito al terzo giro che non sarebbe più stato un GP Yamaha, quando ho visto Rins superarmi così presto. Ho capito che sarebbe stata una gara molto diversa dalle prove. Mi sono dimenticato, a quel punto, delle Suzuki e delle Honda, perché noi con poco grip ci stacchiamo un po’ da terra, ho fatto la gara sulle altre Yamaha. E’ stato uno schiaffo, ma non più di tanto, perché l’ho capito subito, ho avuto tempo di metabolizzarlo e fare qualcosa di differente.

Noi in prova possiamo girare da soli e fare le nostre linee. Io dopo un sorpasso di Rins ho girato 1”2 più piano, e anche dopo il sorpasso di Alex 1” più piano. Se perdi l’inerzia giusta fuori dalla curva, fatichi a recuperare, perché ti manca accelerazione e velocità. Questa è la prima ipotesi che mi viene da fare”.

 

Fabio Quartararo: “Pensavo di potermi giocare la vittoria, invece è successo qualcosa di strano con la gomma anteriore. Credo di aver fatto la giusta scelta di gomme: nei primi tre giorni mi sentivo benissimo. Ma dopo solo tre giri la pressione è salita, puoi immaginare cosa succede a metà gara o a fine GP. E’ stato difficile, non potevo fermare la moto.

Fisicamente non ho avuto problemi. Sembra che le Suzuki siano molto veloci, ma credo che noi possiamo lottare con loro in circuito come Valencia dove solitamente siamo veloci. A novembre ero stato molto veloce, quindi sono fiducioso.

Non ho imparato granché, non sono andato piano per colpa mia, ma per un problema tecnico, è successo qualcosa di molto strano e difficilmente spiegabile. Io credo che tutto sia dovuto alla pressione della gomma anteriore.

Prima della partenza era tutto ok, i primi tre giri sono stati perfetti, avevo un feeling con l’anteriore migliore che in prova. Ma non sappiamo perché la pressione è salita tanto. Difficile capire cosa è successo, dobbiamo scoprire esattamente qual è stato il problema.

Non solo la Suzuki, ma anche la Honda: Marquez ha fatto un grande passo in avanti, non me lo aspettavo: credo che il podio gli abbia dato una grande confidenza. Per quanto riguarda la Suzuki, loro sono molto efficaci, sono sempre sul podio. Loro hanno un po’ più di velocità di noi e sono più consistenti.

Oggi è stata una giornata disastrosa, ma poteva anche andare peggio considerando i risultati dei miei avversari, con Marquez che ha finito davanti a Mir e Vinales, Dovizioso più indietro. La pressione non è su di me, io non devo vincere il titolo, lo devono vincere i piloti ufficiali”.

 

Maverick Vinales: “Quando ero davanti, riuscivo a controllarla abbastanza bene, ma quando mi ha passato Rins non ho potuto fare niente. Nei primi quattro, cinque giri sono stato veloce, poi le gomme hanno avuto un calo importante che non mi aspettavo, specie a sinistra, avevo grandi problemi in entrata di curva: forse era sbagliata la pressione. Questa volta non ho fatto tanti cambiamenti sulla moto, quando li facciamo facciamo più confusione: ho cercato di guidare e basta. Dobbiamo forse pensare di migliorare i punti forti, senza preoccuparci troppo di quelli deboli. Non penso al mondiale, non mi interessa, questa è una stagione particolare, non puoi fare previsioni”.

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