MotoGP 2020. GP di Stiria. Davide Brivio: “Espargaro non punito perché siamo in Austria”

MotoGP 2020. GP di Stiria. Davide Brivio: “Espargaro non punito perché siamo in Austria”
Giovanni Zamagni
Il team manager della Suzuki commenta velenoso quanto accaduto all’ultima curva: “La regola è chiara: se metti le ruote sul verde nell’ultimo giro, perdi una posizione. Ma qui siamo a casa della Red Bull e della KTM…”. Espargaro risponde: “Non ho guadagnato, ma perso, sono stato portato fuori: non potevo fare altro”
23 agosto 2020

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Davide Brivio, team manager Suzuki, schiuma rabbia da tutte le parti. Comprensibile: la bandiera rossa ha interrotto una fuga di Joan Mir che lo avrebbe portato, quasi certamente, alla vittoria. Dura da digerire. Ma è naturalmente quanto accaduto all’ultima curva di gara2 che fa arrabbiare Brivio: secondo lui, Pol Espargaro avrebbe dovuto perdere una posizione per aver messo le ruote sul verde. Così, però, non è stato. “Siamo in Austria, a casa della Red Bull e della KTM…” butta benzina sul fuoco. 

“Non riesco a capire la direzione gara - entra subito nella questione -! C’è un regolamento chiaro: quando un pilota esce dalla pista e va sul verde, deve perdere una posizione. Ma, guarda caso, stavolta non viene fatto nulla, mentre si è intervenuti in altre situazioni analoghe in Moto3 e in Moto2: evidentemente conta che siamo in Austria, a casa loro. Così, però, noi siamo ingiustamente fuori dal podio. Perché a volte si interviene e altre volte no?”.

Brivio non si ferma. “Di sicuro troveranno una scusa, ma le regola è chiara. Oggi Mir, dopo essere andato sul verde in partenza, ha ceduto subito una posizione, ma Pol Espargaro non viene punito e non si capisce perché. Sicuramente troveranno qualche cosa, ma la regola c’è e deve essere applicata. A me questa regola non piace, ma c’è e va rispettata. Non si può interpretare in maniera soggettiva, ma oggettiva. Oltre al danno di aver perso una vittoria molto probabile, anche la beffa di perdere il podio”.

Davide non vuole sentire ragione, secondo lui non è vero che Pol Espargaro non poteva fare altrimenti, avendo Miller all’interno. “Ripeto, non è una questione soggettiva, ma oggettiva: la regola c’è e va applicata”. Poi, però, non si capisce perché Suzuki abbia deciso di non fare reclamo ufficiale. “Abbiamo fatto una segnalazione scritta”. Boh: secondo me, se sei così certo, andava fatto un reclamo. 

 

Inutile dire che Pol Espargaro la pensa in maniera completamente differente. “E’ chiaro che sono andato sul verde: semplicemente non potevo fare altro, Miller mi ha spostato sul verde. La regola dice che devi essere punito se guadagni con quella manovra, non se perdi: io avevo già perso una posizione, mi sembra troppo che ne avrei dovuto perdere un’altra”.