MotoGP 2020, GP di Andalusia. Valentino Rossi: "Yamaha deve credere in me"

MotoGP 2020, GP di Andalusia. Valentino Rossi: "Yamaha deve credere in me"
Giovanni Zamagni
Decisamente più veloce rispetto a cinque giorni fa, Valentino chiede aiuto alla Casa giapponese: “Politicamente non è facile fare certi cambiamenti, ma io ho bisogno di qualcosa di differente dagli altri piloti. Siamo migliorati, ma possiamo fare di più”
24 luglio 2020

Tutto un altro Valentino Rossi rispetto a soli cinque giorni fa. Questo non significa che Valentino può puntare alla vittoria - non ancora, perlomeno - ma essere competitivo sì.

"La gara scorsa è stata difficilissima, andavo abbastanza piano, per colpa di un problema che ci portiamo dietro da tempo. Per questo abbiamo provato a fare una modifica all’assetto e mi sono trovato subito meglio, mi sono trovato bene, ho sensazioni positive sulla moto. Ho un buon passo con le gomme usate e ho fatto un buon tempo quando ho montato le gomme soffici nuove per il time attack. Nel pomeriggio ho faticato un po’, ma siamo più forti di settimana scorsa”"

Non si potevano fare prima questi cambiamenti?

Abbiamo cambiato un po’ di cose nella squadra, per cercare una direzione tecnica differente. Ci vuole tempo. E anche politicamente è sempre un po’ difficile fare certe modifiche: da fuori sembra facile, ma non è così. Ho bisogno che la mia squadra e la Yamaha mi supportino, che credano in me, che io possa andare forte: io ho bisogno di cose differenti rispetto agli altri piloti Yamaha. Posso essere più competitivo di così, dobbiamo trovare la via giusta”. (A proposito di questo, andate a sentire nella nostra diretta di oggi come ha commentato la situazione Fausto Gresini: molto interessante la sua opinione).

Come è andato il turno del pomeriggio, quello più critico per te?

Ho sofferto di più, ma nel complesso non è andato male. Nelle FP2 ho girato sempre con gomme usate: ci sono ancora due o tre punti della pista dove non sono fantastico. Devo migliorare, ma nel complesso sono soddisfatto. Adesso bisognerà assolutamente stare bei 10 nelle FP3 e fare un buon tempo in qualifica.

Molti piloti, tra cui te, hanno usato la media posteriore: può essere un’opzione per la gara?

Credo che l’asfalto sia in migliori condizioni e la media può essere un’opzione. Probabilmente domenica ci saranno scelte differenti e non univoca come nello scorso GP in base allo stile di guida e alla moto.

Qual è la tua opinione sul nuovo sistema per le bandiere gialle?

L’idea è buona e interessante per la sicurezza, perché tutti dovranno rallentare. Ma, sicuramente, sarà più difficile da gestire, si creeranno delle polemiche: bisogna sperare che tutti giochino pulito. Diventa più complicato: se stai facendo il giro buono e viene esposta la bandiera gialla, il tuo giro è andato. E, spesso, ne hai solo uno a disposizione, perché al secondo passaggio le gomme già calano.