MotoGP 2019. Rossi: "Niente è divertente come la MotoGP"

MotoGP 2019. Rossi: "Niente è divertente come la MotoGP"
Giovanni Zamagni
Tanti piloti che hanno corso con lui si sono ritirati, ma Valentino conferma di non avere nessuna intenzione di smettere: “Dieci anni fa ho capito che tutto è meno bello di correre in moto: per questo vorrei continuare ancora…”. Sulle FP: “Non so da quanto tempo non cadevo due volte in una giornata”
15 novembre 2019

VALENCIA - Caduto nelle FP1 alla curva 4 e nelle FP2 alla 10: nemmeno Valentino Rossi si ricorda l’ultima volta che era scivolato due volte nella stessa giornata (“Non so quando è successo, sicuramente molto tempo fa”). Due episodi che, naturalmente, hanno condizionato il risultato finale (14esimo), ma Rossi non è messo così male.

“Sicuramente è stata una giornata difficile: qui è sempre complicato nelle curve a destra, in particolare con queste temperature invernali. Nelle FP1 ero veloce ma ho fatto un errore stupido, spingendo subito al primo giro con la soffice nuova anteriore. Nelle FP2 stavo girando con una media davanti, era già il settimo giro consecutivo, non ho fatto nulla di differente rispetto ai passaggi precedenti, ma mi sono ritrovato a terra senza capire perché. Fortunatamente non mi sono fatto male, lì si va anche veloce. Stavo girando con un buon passo, poi, però, non ho fatto il “time attack”, preferendo girare per riprendere confidenza con la moto”.

Credi che nelle FP3 si possa migliorare per entrare nei dieci?
“Sicuramente ho tanto margine di miglioramento, ma molto dipenderà dal meteo”.

Secondo Marquez, la Michelin ha fatto la giusta scelta di gomme; sei d’accordo?
“Non credo sia un problema di gomme, ma di data: è il 15 novembre, è inverno, fa freddo. E’ questo che fa la differenza, non le Michelin: solitamente con una temperatura così bassa, 11 °C, si sta nel box, non si gira in moto”.

Se non altro, prima delle cadute eri competitivo.
“Sì, nelle FP1 ero terzo e nelle FP2 quinto/sesto: l’obiettivo è stare in quelle posizioni”.

Che effetto ti fa vedere che tutti i piloti che correvano con te si sono ritirati?
“Dieci anni fa, non avrei mai pensato di smettere dopo Pedrosa e Lorenzo. Ma come ho detto ieri, ognuno ha il suo orologio (agonistico, NDA): questa è una vita difficile, la puoi fare solo se hai le motivazioni e ti diverti. Non c’è una scelta giusta o sbagliata, è molto personale: è giusta la mia come la loro”.

Cosa vedi oltre alle corse in moto o in auto?
“Sicuramente la famiglia, fare dei figli. Ma credo che niente sia divertente come la MotoGP: l’ho capito già 10 anni fa… Per questo vorrei continuare ancora un po’…”.

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