MotoGP 2019. Rossi: "Bisogna fidarsi delle sensazioni"

MotoGP 2019. Rossi: "Bisogna fidarsi delle sensazioni"
Giovanni Zamagni
Valentino è stato fantastico a montare le slick in Q1, mentre tutti avevano le rain: questo gli ha permesso di passare alle secondo qualifiche e conquistare un buon quinto posto. “Quest’anno la moto è più efficace in condizioni di asfalto misto. Per domani, situazione molto incerta”
18 maggio 2019

LE MANS - Da ultimo a migliore dei piloti Yamaha: in pochi minuti Valentino Rossi è riuscito a ribaltare una situazione critica. E lo ha fatto con la “fame” di un ragazzino, dimenticandosi di avere 40 anni e di aver vinto tutto e di più. Così, in Q1, quando tutti gli altri piloti sono entrati in pista con le rain, lui ha scelto le slick nonostante l’asfalto fosse molto insidioso: è stato ripagato con il miglior tempo e il passaggio in Q2, dove ha conquistato un positivo quinto posto.
 

«Per me era importantissimo andare in Q2, perché se parti dalla quinta fila, come mi è successo a Jerez, fai troppa fatica a rimontare. Nel 2019 con questa M1 mi sento meglio in condizioni di asfalto misto: in passato faticavo, ero in crisi. Quest’anno va meglio, e nelle FP4, pur essendo abbastanza veloce con le gomme rain, ho visto che si era arrivati al limite, che non si poteva scendere con i tempi. Prima di partire per le Q1 ho visto che c’era poca acqua sull’asfalto, e le previsioni dicevano che non avrebbe piovuto: ho deciso di rischiare e ha pagato. Ho provato a fare la stessa tattica anche in Q2, ma c’era troppa acqua. Ho dovuto montare le rain e ho ottenuto un buon risultato, considerando che per conquistare la pole o la prima fila avrei dovuto sfruttare i primi minuti».

 

Cosa è cambiato rispetto al passato, quando faticavi tanto in queste condizioni?

«Abbiamo provato a modificare più parametri sulla messa a punto per avere più feeling con la moto, ma, soprattutto, quest’anno la moto permette di essere più efficace, come si era già visto anche ad Austin, quando in condizioni miste avevo ottenuto il terzo tempo in prova. Abbiamo fatto un passo in avanti anche con l’elettronica».

 

Ci vuole coraggio, però, a entrare in pista con le slick in quelle condizioni...

«Più che coraggio, bisogna affidarsi alle proprie sensazioni: ho esperienza e capisco se posso andare bene. In passato, mi è mancata soprattutto questa fiducia con la moto».

 

Se in gara si dovesse ripetere una situazione come quella in Q2, le gomme reggeranno fino al traguardo?

«Come nelle Q2 si è in una situazione molto incerta: tutto dipende da quanta acqua ci sarà eventualmente sull’asfalto. Se si dovesse correre con le rain in condizioni di mezzo asciutto sarà dura arrivare alla fine, ma ci si può riuscire».