MotoGP 2019. Petrucci: "Occasione da sfruttare"

MotoGP 2019. Petrucci: "Occasione da sfruttare"
Giovanni Zamagni
Danilo finalmente in prima fila: “Abbiamo fatto una buona strategia in una situazione molto complicata. Domani sarà difficilissimo: basterà un niente per vincere o perdere la gara con facilità… Márquez proverà subito a scappare, bisogna provare a rimanergli vicino”
18 maggio 2019

LE MANS - Danilo Petrucci, finalmente: solo Marc Márquez è riuscito a batterlo. Per tutti i piloti è importantissimo partire dalla prima fila, per lui ancora di più: a causa del peso, della sua corporatura, delle sue caratteristiche di guida, Danilo consuma più dei rivali le gomme. Se devi rincorrere da dietro, tutto si complica, ma scattando dalla seconda posizione Petrucci può puntare in alto, anche se sul GP incombe l’incognita meteo.


«Sicuramente sarà difficile, sembra proprio che venga a piovere dalle 13 alle 15, quando toccherà a noi. Sicuramente oggi abbiamo fatto un ottimo lavoro stando davanti, e siamo veloci in tutte le condizioni. Sono molto curioso di vedere come potrò gestire questa gara partendo dalla prima fila, perché nei GP precedenti sono sempre scattato dalla terza in giù. Sono arrivato vicino a lottare per il podio, ma mi è sempre mancato qualcosa: parto un po’ meglio delle altre volte».

 

In caso di condizioni simili a quelle della Q2, le gomme reggono tutti i giri della gara?

«Non lo so, sarà veramente un terno al lotto. Purtroppo quando ci sono in ballo queste condizioni, un rischio, fare una scommessa sulle gomme, potrebbe essere la mossa vincente, come una tragedia. Sarà complicato: non so se le gomme reggeranno tutti quei giri, ma anche in FP4 la situazione era molto differente. Io sono andato subito molto forte, pensavo di poter fare lo stesso in qualifica, ma era tutto diverso. L’asfalto è molto scuro, si fa fatica a capire dove sia bagnato e dove asciutto. E’ la situazione che tutti temono di più: si può vincere o perdere con pochissimo sforzo, in entrambi i casi».

 

E’ il primo obiettivo top che centri in questa stagione: quanto è importante?

«Nelle altre qualifiche mi era sempre mancato qualcosa, non avevo ottenuto quello che volevo. In gara sono migliorato rispetto al 2018, ma mi è sempre rimasto il dubbio che se fossi partito davanti me la sarei potuta giocare, soprattutto a Jerez. Stavolta ho fatto quello che volevo: mi è piaciuto! Non era facile, ma con il team ho fatto una buona strategia: ho spinto subito, perché le condizioni potevano peggiorare. Abbiamo lavorato bene: abbiamo ritenuto corretto andare in pista con le rain per capire le condizioni, provare a spingere per fare subito un buon tempo e poi, eventualmente, uscire con le slick. Ma non c’è stata questa possibilità: in Q1 Rossi ha sfruttato perfettamente la finestra, ma la situazione è sempre caotica».

 

Secondo la mia analisi, quelli che ne hanno di più sono Márquez e Márquez in entrambe le condizioni; condividi questa analisi? E se sì, considerando che Viñales parte 11esimo, Márquez potrebbe scappare un’altra volta?

«Sì, credo che Márquez  e Viñales   siano i più veloci. In realtà non abbiamo girato troppo sul bagnato, ma credo che nemmeno domani ci sarà tanta acqua in pista. Marc ha il vantaggio di partire davanti, e quest’anno sembra non aspettare più gli ultimi giri per vincere. Proverà ad andare via: noi dobbiamo sfruttare l’occasione come nel 2018: stargli vicino e poi, magari, provare ad attaccare negli ultimi giri,  se ci fosse la possibilità».

 

Non si può pensare di provare a star davanti a Márquez per rallentarlo?

«Non lo so, vedremo in gara. Abbiamo un buon passo, ma “stopparlo”...non so. L’anno scorso non riuscivo a passarlo, sarà complicato, ma cercherò di rimanere nelle posizioni di testa».

 

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