MotoGP 2019. Le pagelle del GP di Assen

MotoGP 2019. Le pagelle del GP di Assen
Giovanni Zamagni
Nove a Marc Marquez, sempre fortissimo e 9 anche a Fabio Quartararo, grande prestazione. Sette a Andrea Dovizioso, Franco Morbidelli e Danilo Petrucci. Quattro a Valentino Rossi e ad Alex Rins
1 luglio 2019

MAVERICK VINALES VOTO 10 E LODE

Una gara convincente, una vittoria cercata e voluta a tutti i costi, costruita nel migliore dei modi. Durante il GP, come tutti, ha commesso qualche errore, ma ha sempre replicato alla grande, vincendo poi la sfida con Marquez, con il quale la rivalità è altissima. Bravo, bravo, bravo: sembrava un altro anno molto complicato per lui, invece ha finalmente sfruttato il suo grande talento. Pilota ritrovato?

 

MARC MARQUEZ 9

Meno esplosivo che in altre occasioni, ma anche quando è in difficoltà rimane fortissimo, ancora più maturo che in passato, perché non si fa accecare dalla frenesia di stare davanti a tutti i costi a Vinales, come probabilmente avrebbe fatto qualche anno fa. Quando va male, arriva secondo. Campionato (quasi) finito.

 

FABIO QUARTARARO 9

Un’altra grandissima prestazione, un’altra pole e un altro podio: il pilota più giovane del mondiale è fortissimo. Per me, l’aspetto più impressionante è la tranquillità assoluta, la capacità di non sentire la pressione e di non sbagliare. Ormai è costantemente ai vertici. Uno in più da battere.

 

ANDREA DOVIZIOSO 7

A volte, soprattutto in prova, sembra essere un po’ demotivato, come se non credesse più nella possibilità di “far voltare” (per dirla con le sue parole) la moto. In gara, però, sfrutta al meglio il materiale a sua disposizione, riuscendo comunque a limitare i danni. Ma per battere Marquez, lui e la Ducati devono fare di più. In difesa.

 

FRANCO MORBIDELLI 7

Perde nettamente - sia in prova sia in gara - il confronto con il compagno di squadra, ma dopo due giorni complicati, ritrova smalto e velocità nel momento più importante. Bello il sorpasso finale su Petrucci. In casa ha un bel problema, ma è bravo a non avvilirsi. Tiene botta.

 

DANILO PETRUCCI 7

Corre in una condizione psicologica difficilissima e non certo per colpa sua. Ha patito più degli altri il caldo, ma ha confermato di meritarsi il posto che occupa. Da riconfermare al più presto.

 

VALENTINO ROSSI 4

Tre Yamaha nei primi cinque posti sono la peggiore sentenza: qui la moto era super competitiva, lui e la squadra non sono stati all’altezza. Un GP da dimenticare. 

 

JOAN MIR 7

Sta crescendo: è anche stato al comando, seppure per un paio di curve. Talentuoso.

 

ANDREA IANNONE 7

Ha fatto male in qualifica, ma venerdì e domenica ha portato l’Aprilia a un discreto livello. Speriamo serva a tutti come incoraggiamento.

 

POL ESPARGARO 6

L’unica nota positiva è aver portato la KTM in Q2: l’unico sprazzo di un GP complicato.

 

JACK MILLER 5

Opaco per tutto il fine settimana.

 

PECCO BAGNAIA 5

Dopo quattro zeri consecutivi, aveva l’obbligo di finire il GP. La velocità arriverà in altri circuiti.

 

ALEX RINS 4

Un’altra occasione sprecata: sembrava un pilota da “gara”, freddo e spietato, invece negli ultimi due GP ha commesso degli errori propio quando poteva essere protagonista. Passo indietro.

 

YAMAHA M1 VOTO 9

Giulio Bernardelle l’aveva detto alla vigilia e il GP ha confermato le parole del nostro “ingegnerone”: ad Assen è stata nettamente la moto migliore. Speriamo non sia un episodio.

 

HONDA RC213V VOTO 8

Quando si parla di Honda, si fa rifermento solo alla moto di Marquez: per lui è competitiva. Qui, però, meno del solito.

 

SUZUKI GSX-RR VOTO 8,5

Molto equilibrata anche su questo tracciato: poteva giocarsi la vittoria.

 

DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 7

Quando mancano lunghi rettilinei dove sfruttare il “motorone”, i difetti superano i pregi. Purtroppo.

 

APRILIA RS-GP VOTO 6

Vince per la prima volta la sfida con la KTM. Come si suol dire: piuttosto che niente, è meglio piuttosto…

 

KTM RC16 VOTO 5

Gara molto complicata: dove conta la ciclistica, mostra parecchi limiti.

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