MotoGP 2019. Le Pagelle del GP della Repubblica Ceca

MotoGP 2019. Le Pagelle del GP della Repubblica Ceca
Giovanni Zamagni
Dieci e lode a Marquez, fenomeno in prova e dominatore nella gara di Brno. Nove a Dovizioso, recuperato dopo due GP difficili, otto e mezzo a Miller, sette a Rins e sei e mezzo a Rossi
5 agosto 2019

Ecco le pagelle di piloti dopo il GP della Repubblica Ceca 2019 (leggi tutti gli articoli).

MARC MARQUEZ, VOTO: 10 E LODE
Meriterebbe 10 e lode solo per quello che ha fatto in qualifica, anche se in gara fosse caduto… Ma in gara non è caduto, anzi ha vinto: non sembra avere punti deboli. E’ una spanna sopra gli altri per controllo della moto, velocità, ferocia agonistica, ambizione, squadra, gestione della gara. Si potrebbe andare avanti all’infinito a elencare i pregi. Imbattibile.

ANDREA DOVIZIOSO 9
Dopo due GP difficilissimi, è tornato lui: la pausa gli è servita. Ha sfruttato bene la pista amica, ha fatto tutto quello che doveva, ha provato in tutti i modi a stare attaccato a Marquez, senza però avere una sola possibilità di metterlo veramente sotto pressione. Purtroppo ha ragione quando dice che contro questo Marquez non basta fare tutto bene. Bisogna fare di più: ma come? Consistente.

JACK MILLER 8,5
Una gran bella gara, la sua. E che bella la reazione nel finale, quando il podio ormai sembrava perso: è cresciuto tanto in questa stagione, nella quale ha già conquistato due podi. Si è meritato sul campo la riconferma. Maturato.

ALEX RINS 7
A pochi giri dalla fine, sembrava potersi mangiare in un boccone Dovizioso, invece è stato mangiato da Miller. Non ha fatto errori clamorosi, ma ancora una volta ha dato la sensazione di raccogliere meno di quanto potesse. Può fare di più.

CAL CRUTCHLOW 6,5
Non fa una brutta gara, anzi e per un po’ di giri ha anche realizzato gli stessi tempi di Marquez. Non ha entusiasmato, ma ha fatto comunque il suo dovere più che dignitosamente. Senza acuti.

VALENTINO ROSSI 6,5
Ritorna a essere il primo pilota Yamaha al traguardo, dopo essere stato anche il più veloce in qualifica. In altre parole, con la M1 qui non si poteva fare meglio. Ma è una magra consolazione. Strada lunga, lunghissima.

FABIO QUARTARARO 6
Meno efficace rispetto al solito, ma con più di una scusante, perché sabato c’erano condizioni difficilissime per un debuttante e per lui perdere una giornata di lavoro è più critico che per i rivali decisamente più esperti. Si cresce anche con gare così. Mezza conferma

DANILO PETRUCCI 5
Lento, senza sapere perché: preoccupante, più ancora del deludente ottavo posto. Il peggior GP stagionale. Può capitare.

MAVERICK VINALES 4
Venerdì sembrava avere il passo per giocarsi la vittoria, ma la pioggia di sabato l’ha mandato completamente fuori fase. E’ fortissimo, ma troppo incostante: deve lavorare tanto su se stesso, oltre che sulla moto.

PECCO BAGNAIA 6
Dopo tante gare difficilissime, una piccolissima soddisfazione: speriamo che sia l’inizio di una obbligatoria inversione di tendenza.

ANDREA IANNONE 5
All’ultimo giro, in un impeto di orgoglio, batte il compagno di squadra, in grandissima difficoltà con le gomme. Ma è sempre troppo poco.

HONDA RC213V, VOTO: 9
Esce dalle curve come un fulmine, anche la prestazione di Crutchlow, questa volta, è stata positiva. Sicuramente Marquez fa una differenza pazzesca, ma la RC213V non è affatto male.

DUCATI DESMOSEDICIGP, 8,5
Qui è tornata competitiva, ma non basta. E rispetto all’anno scorso, sembra consumare di più le gomme nei confronti della Honda.

SUZUKI GSX-RR, 8,5
Mancano sempre un po’ di cavalli, ma la moto è competitiva.

YAMAHA M1, 7,5
Un netto passo indietro rispetto agli ultimi GP: soffre troppo i cambiamenti dell’asfalto.

KTM RC16, 7
Sabato una prima fila storica, per la verità fortuita per le condizioni dell’asfalto, sabato una più che dignitosa prestazione con Pol Espargaro (voto 7): sta crescendo.

APRILIA RS-GP, 4
Un GP difficilissimo. Albesiano ha dichiarato che l’obiettivo è stare costantemente nei dieci, ma a Brno i primi dieci erano lontanissimi sia in prova sia in gara.