MotoGP 2019. Le Pagelle del GP d'Austria a Zeltweg

MotoGP 2019. Le Pagelle del GP d'Austria a Zeltweg
Giovanni Zamagni
Stavolta il dieci e lode va ad Andrea Dovizioso. Nove per un Marquez mai domo e nove anche al rookie Quartararo, sempre più maturo. Sei a Valenti Rossi e cinque a Vinales, sua la terza Yamaha al traguardo
12 agosto 2019

Ecco le pagelle di piloti dopo il GP d'Austria 2019 (leggi tutti gli articoli).

ANDREA DOVIZIOSO VOTO 10 E LODE
La sua vittoria più bella per velocità, determinazione, coraggio, tattica, capacità di resistere al tentativo di Marquez di scappare. E, soprattutto, per quel sorpasso meraviglioso all’ultima curva, paragonabile a quelli più incredibili che hanno fatto la storia del motociclismo. La Ducati ha nel box il pilota per battere Marquez, inutile cercarne altri. Come dice Rossi: campione vero.

MARC MARQUEZ 9
Per la sesta volta su sette scontri diretti all’ultima curva - Qatar 2017 (per il secondo posto) , 2018 e 2019; Austria 2017 e 2019; Giappone 2017; Thailandia 2018 - viene battuto da Dovizioso, ma forse è la prima occasione che perde la sfida pilota contro pilota, perché Honda e Ducati a Zeltweg sono sembrate sullo stesso piano. Prende paga, ma regala sempre spettacolo, provandoci ogni volta che può. Comunque grande.

FABIO QUARTARARO 9
Miglior pilota Yamaha in qualifica e in gara: come dire, non si poteva fare di più. E che bella quella immagine al sesto giro, che seppure sverniciato in rettilineo da Marquez, non si arrende e si rimette davanti in staccata alla tre (dove Marc era fortissimo…), per poi venire sverniciato nuovamente nel rettilineo successivo. Nel paddock si dice che con una moto competitiva potrebbe mettere costantemente in difficoltà Marquez. Chissà se è così, certamente ha un gran talento. Bravissimo.

VALENTINO ROSSI 6
Come spesso accade si complica la vita in qualifica, ma ha comunque avuto la possibilità di lottare per il podio: Quartararo è semplicemente stato più veloce di lui. Anche grazie alla gomma morbida che pure Zarco, in passato, montava sulla Yamaha, cosa che lui non riesce a fare. Per inciso: è di nuovo lui il miglior pilota con la M1 in classifica generale. Grande esperienza.

MAVERICK VINALES 5
Aveva il passo per giocarsela con Quartararo, ha finito dietro anche a Rossi, dopo un’altra partenza sbagliata. E’ uno dei piloti più veloci in assoluto della MotoGP, ma non riesce a dare costanza al suo talento. Peccato.

ALEX RINS 5
La Suzuki non aveva niente di meno della Yamaha, ma ha perso la sfida diretta con tre M1: ultimamente fatica a essere incisivo come lo era stato nelle prime gare della stagione. Involuzione.

PECCO BAGNAIA 8
A Brno, dopo le FP di venerdì, era ultimo. Avrebbe potuto scoraggiarsi, ma insieme al box ha trovato una via di uscita, conquistando in qualifica (5) e in gara (7) il suo miglior risultato stagionale. Bravo, non era facile riprendersi da tante difficoltà. Caparbio.

MIGUEL OLIVEIRA 8
Il debuttante guida la KTM molto meglio di chi era stato preso per fare la differenza. Qui ha fatto un garone e non solo: è stato competitivo per tre giorni. Da applausi.

DANILO PETRUCCI 4
Il peggior GP dell’anno, fortemente condizionato dalla caduta in Q2 che lo ha fatto scattare dalla 12esima posizione. La gara, poi, è iniziata subito malissimo e non è riuscito a metterci almeno una pezza. Prestazione preoccupante.

FRANCO MORBIDELLI 4
Costantemente ultimo tra i piloti Yamaha: brutto segno.

JOHANN ZARCO 4
Ha chiesto la recessione del contratto: questa moto non riesce proprio a guidarla. Il suo futuro si fa sempre più nebuloso.

ALEIX ESPARGARO 6
Limita i danni.

ANDREA IANNONE 4
Doppiato sulla pista dove nel 2016 vinse il suo primo GP (e per ora unico). Non ha grandi colpe, però dovrebbe provarci di più, ma è chiaro che psicologicamente è difficilissimo. Scusabile.

JACK MILLER 5
Chiude con una caduta (mentre era quarto) un GP psicologicamente molto complicato.

CAL CRUTCHLOW 5
Cade non per colpa sua - è vero - ma ha sbagliato completamente la partenza, perdendo nel primo giro tre posizioni. Poi, quando sei così indietro nel gruppone, può anche capitare di essere coinvolto in un incidente.

DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 9
Zeltweg rimane Casa Ducati: 4 GP, 4 vittorie. Questa volta, però, la differenza l’ha fatta soprattutto il pilota. Ma la GP19, ovviamente, l’ha assecondato al meglio.

HONDA RC213V VOTO 9
Accelerazione e velocità massima da riferimento, grande stabilità in frenata, ottima percorrenza di curva: sembra non avere punti deboli. Perlomeno con Marquez…

YAMAHA M1 VOTO 8
La differenza in accelerazione rispetto a Honda e Ducati è imbarazzante, ma la M1 è andata molto meglio del previsto su una pista da sempre ostica.

SUZUKI GSX-RR VOTO 8
Sullo stesso livello della Yamaha, anzi forse un pelo meglio nelle prestazioni del motore.

KTM RC16 VOTO 7
Pol Espargaro ha avuto subito un problema tecnico, ma la prestazione di Oliveira dice che la RC16 sta crescendo. Un GP positivo.

APRILIA RS-GP VOTO 4
Negli ultimi due GP sono stati fatti passi indietro preoccupanti, con un nuovo problema da affrontare: il “chattering”, la vibrazione della ruota anteriore alla massima inclinazione. La MotoGP è durissima.