MotoGP 2019. I commenti dei piloti dopo le FP a Le Mans

MotoGP 2019. I commenti dei piloti dopo le FP a Le Mans
Giovanni Zamagni
Le dichiarazioni di Marquez, Vinales, Lorenzo e Petrucci dopo le FP2 del GP di Francia 2019
17 maggio 2019

Maverick Vinales: “Posso pilotare a mio modo, impostare le linee come più mi piace. Sia nelle FP1 sia nelle FP2 avevo un ottimo feeling e Le Mans è una pista che mi piace molto: riesco a sfruttare bene le caratteristiche della moto. C’è ancora da migliorare, ma nelle FP4 di Jerez abbiamo trovato una buona soluzione cambiando completamente l’assetto. Tanti piloti vanno forte: Marquez, Crutchlow, le Ducati”. 

 

Jorge Lorenzo: “Dopo la caduta nelle FP1 è stato difficile rimanere calmi, ma abbiamo fatto una modifica e adesso mi sento molto meglio sulla moto: siamo tornati alla sella “standard” della Honda, con questa mi sento meglio. La mia esperienza in Yamaha mi aveva fatto fare delle modifiche alla sella anche per la Ducati ed ero convinto che funzionasse pure sulla Honda, ma non è stato così. Sono soddisfatto perché non ho fatto solo un giro veloce: sicuramente il mio feeling con la moto è migliorato, ma bisogna dimostrarlo in gara. Il mio obiettivo sull’asciutto è finire più vicino al vincitore. Mentalmente non è facile essere ottimista e positivo, ma io continuo a crederci: stiamo cercando di migliorare in frenata, diciamo che l’avantreno non è il punto forte di questa moto”. 

 

Danilo Petrucci: “Non abbiamo ancora il miglior set up, ma siamo lì, non lontano dai migliori. Purtroppo la caduta a inizio FP2 mi ha fatto perdere un po’ di tempo, perché avevamo due moto con assetti differenti e non ho potuto effettuare le prove comparative previste. Cercheremo di capire qualcosa in più nelle FP3: dobbiamo trovare più grip. Come passo, Marquez e soprattutto Vinales sembrano quelli messi meglio; noi siamo stati più efficaci nelle FP1, dobbiamo migliorare quando non c’è tanto grip. Bisogna assolutamente fare bene in qualifica, puntare alle prime due file per potersi giocare il podio. La pioggia? Ormai non perdo più energie a guardare le previsioni: bisogna essere pronti e stare sempre nei primi dieci. Credo di poter essere competitivo sia con l’acqua sia con l’asciutto”.

 

Marc Marquez: “Nelle FP1 ho fatto un grande salvataggio, ma anche nelle FP2 ho avuto il mio bel da fare. Ma per le seconde libere c’è una spiegazione tecnica: ho montato una gomma dura al posteriore, ma la temperatura sull’asfalto non era sufficientemente elevata e faticava a scaldarsi. E’ vero, però, che quando spingo molto e sono più aggressivo, la RCV si muove parecchio, ma sono sempre rimasto dentro al limite, non ho preso rischi. Rispetto a Jerez non c’è nessuna novità, siamo intervenuti solo sull’elettronica per adattarla al circuito, con buoni risultati. Nelle ultime gare ho cambiato un po’ strategia, attaccando subito: ho avuto la possibilità di farlo, così prendi meno rischi. Devi anche adattarti all’avversario che hai di fronte. Alla fine del campionato conta molto la costanza, non bisogna salire sulle montagne russe (traduzione: non bisogna fare una volta benissimo e male in quella successiva, NDA): in questi anni, Dovizioso è stato il più costante. Oggi Andrea nelle FP2 non è stato velocissimo, ma ha sempre girato con le gomme usate, quindi è competitivo. Le Yamaha sembrano andare molto bene con Vinales e Quartararo: continuo a pensare che ci sono quattro moto che si giocano il mondiale. Lorenzo? E’ stato molto veloce, gli manca solo un po’ di costanza”. 

 

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